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Atribuirono in feguito ai Poveri della Cura una non indifferente quantità di pane, e altri commeftibili, per implorare dal Datore d' ogni Bene la confervazione del benefico Regnante. Questo Stabili imento farà utiliffimo al Pubblico, giacchè in tutto il Vicariato non efiftono al. tri luoghi per l'educazione e custodia delle Ragazze, nè comodo di Scuole gratuite. Terminata che farà la Fabbrica, il che feguirà colla poffibile follecitudi ne, attela la diligenza, e premura dell' Operajo Sig. Claudio Tolomei, fi fpera che molti Individui profitteranno d'un così vantaggiolo Stabilimento.

COLLE 21. Marzo.

Con Lettera della Segreteria del Regio Diritto è ftato notificato al Sig. Cav: Decio Portigiani Operaio di quefto Confervatorio di S. Pietro, che S. A. R. fi era benignamente degnato per mezzo di veReratiffimo Moraproprio del di 23. dello fcorfo Febbrajo d'ordinare: che fiano pa gaci i Confervatorio medefimo dalla fus Real Depofiteria fcudi cinquecento a ti colo di fovvenzione. Gli Individui det medesimo per tanto fenfibili a tal munificenza, col configlio dell' Operaio, fino dalle ore 9. della mattina del di 19. fe cero efporte nella loro Chiefa l'Auguftiffimo Sacramento, e celebrare molti Sacrifizi. Eu grande il concorfo del popolo, e alle ore 5. pomeridiane coll' incervento del noftro Monfig. Vescovo Niccolò Sciarelli, e del Sig. Perfio Falcon. cini Vicario Regio, dopo varie preci, ed il canto dell' Inno Ambrofiano venne im- : partita al popolo la triplice benedizione.. Nella fuddetta martina fu diftribuita ai Poveri delle Cure un abbondante elemofina sin pane, il tutto col giusto fine d' impetrare da Dio ogni felicità al benefico Sovrano, e Real Famiglia.

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PISA 21. Marzo.

Fino dalla fera del di 11. comparve qui Monfig. Scipione de' Ricci Vefcovo di Pitoja e Prato, e dopo aver fatta una core fa a Livorno, di dove tornò lunedì sera, in questa mattina avanti il Mezzogiorno fi è reftituito alla fua Refidenza. Esso ha avuti diversi colloqui con S. A. R.; ha inchinata la Reale Granducheffa, eiRR Arciduchi, ed è stato distinto non fola dalla Corte, ma ancora dai migliori penfatori, che riconoscono il di lui vero me rito Prefe Quartiere in quefta Cafa de' Sigg. Baldovinetti, ed il Popolo è ftaros molto curiofo di vedere e conoscere quefto infigne Prelato. Nel tempo del di lui foggiorno abbiamo fentito efferf il piiffimo Sovrano rifoluto di tenere ali Capitale un' Affemblea de' Vefcovi dello Stato nel promo Aprile: i Buoni fa gurano con fondamento, che da questa Affemblea ripeterà il fuo principio l'uni formità della Difciplina Ecclefiaftica, el eftenfione della fana Dottrina nella Chie fa Tofcins, in fequela delle religiofe pr mure del Reale fuo Protettore.

Lo zelante Prelato aveva in fua com 'pagnia il pio e dotto Sig. Abate Vincen zio Palmieri, al quale previo l'affenfodi S. A. R. conferi ne' decorfi giorni un Ca nonicato nella fua Cattedrale di Piftoj Quefto illuftre Soggetto fi era già fatto diftinguere per i fuoi talenti e per il fuo merito nel tempo che era Membro dell' Oratorio di S. Filippo Neri di Genova fua Patria, dove rifentirono quei Sacer doti tanto difpiacimento nel perderlo, che in atestato di ftima lo hanno diftinto con la più ampla facoltà di potere ritornare in quell' Oratorio ogni volta che egli lo creda opportuno. E' ftato ora anche prefcelto da S. A. R. a cuoprire la Cattedra di Storia Ecclefiaftica in quefta Univer tà, la quale ha fatto in Ecclefiaftico si degno e si dotto un vero acquisto.

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Il Sig Abate Vincenzio Panerai ha dato alla lece il II. Libretto di Solfeggi in tutti i Tuoni e Tempi con Baffo continovo. Quefti fono compofti ful moderno gufto con le difficoltà folite incontrati nel cantare, e accompagnare. Onde alli Studiofi di Mufica riufciranno atti a intuonare, ftendere, è agilitar la Voce; come pure utiliffimi per un corfo di accompagnatura. Si trovano unitamente alle Suonate preffo Rinaldo Bonini Librajo in Piazza del Duomo.

La Stamperia Vefcovile di Prato non cammina più fotto il nome di Vincen zio Veftri, ma bensì di Angiolo Cafini, non effendo più il primo al fervizio di detra Stamperia.

Preffo Anton-Giuseppe Pagani Stampatore, e Librajo dalle Scalere di Badia ·

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FIRENZE 31. Marzo.

Entefi da Pifa, che i noftri Augufti O Sovrani, e tutta la R. Famiglia vi goun ottimo ftato di falute. S. A. R. o del dì 27. s' incamminò verfo Vicofano per paifar quindi in altri Terrirj, di dove fi crede, che farà quanto ima ritorno in quella Città.

Lunedì fera fi attaccò il fuoco nelle anze della Bottega di un Fornajo. L' Terfi a tempo scoperto l'incendio, e le ronte cautele appreftate, impedirono o ni ulterior progreffo alle fiamme.

Scrivono da S. Sepolcro, che con deberazione del, General Configlio di quel Comunità del di 22. Febbrajo 1787, ftò vacante la Condotta di primo Ceafico della Città con l'obbligo di tutta ara gratis per la fola Città fuddetta, ed 1 Campagna nel folo cafo d' impotenza el Cerufico di Campagna, con lo ftipenio di lire cinquecentofeflantaotto, foldi ., e denari 8., con più lire 98. l'anno a perciperfi dallo Spedale di S. Maria. arimente fu determinato di eleggerfi un econdo Medico per la Campagna coli' bbligo di tutta cura gratis nella fola Campagna, ed in Città nel cafo d'impoenza del Profeffore della Città medefima collo ftipendio di lire fettecento. Chiunque pertanto voleffe concorrere, potrà prefentare i faoi recapiti nella Cancelleia della Comunità di S. Sepolcro dentro tutto il di 20. Aprile 1787, per averfi in confiderazione nell' Adunanza del Configlio Generale a tenore degli Ordini.

Sentiamo da Chianni, che nella mattina del di 20. del cadence Mese fu dato pubblicamente principio in quel Caftello alle Teologiche Adunanze, che dovranno in avvenire tenerfi in vari tempi dell' anno, a norma delle Iftruzioni di quel vigilantiffimo Prelato. Precede alle medelime una ben intefa Differtazione Latina del Reverendo Sig. Arciprete Fran cefco Graziani Paroco attuale di Rivalto. La medefima meritò l' univerfale ap

provazione, e ratificò la ftima di quell' illuminato, e meritevole Paftore.

Con i nomi di Antonio, Maria, Pietro, Paolo, Cafimiro, Baldaffarre, fu alzato al facro Fonte dal Nobile Sig. Niccolò Cattellaci un Figlio del Sig. Cavaliere Luigi Maria Niccolò Gafpero Ulivi, e della fua Conforte la Nobile Sig. Lu f. Mofci del Nente

Ricevè 'Acque Battefimali con i nomi di Giulia, Maria, Terefa, Giuseppa, Gafpera una Figlia di Sua Eccellenza il Sig. D. Lorenzo Strozzi, Duca di Bagnolo, Principe di Forano ec. ec. Cavallerizzo Maggiore di S. A. R. il Gran Duca di Tofcana, e di Sui Eccellenza la Signora Ducheff Donna Ludovica Strozzi, nata Altieri. Le fu Cmpare Fra Ifidoro da Fibbiana C pouccino.

PISTOJA 26. Marzo.

D. quefto Monfig. Vefcovo, dopo il fuo ritorno da Pifa, è stata trafmeffa ai Parochi della Diocefi la feguente Circolare, colla quale accompagna due lettere scritte al medefimo per ordine di S. A. R. relativamente al noftro Sinodo Diocefano Questi documenti fono una prova dell' infufsistenza delle ciarle, che fono ftate fparfe, da quelli che fi fono lafciati fedurre da un certo fcritto fabbricato prima in Roma, col farlo paffare fotto il nome rispettabile di un Vescovo della Toscana, e dipoi introdotto quà furtivamente.

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Molt. Rev. Sig Offervandiffimo.

A Circolare dei 17. marzo della Se,greteria del R. Diritto, con cui s' intimano tutti i primi Paftori a un' Af femblea da tenerfi in Firenze preparatoria al Concilio Nazionale della Chiefa Tofcana, mi obbliga ad intereffare tutti i miei Cooperatori nel miniftero paftorale in un' affare, in cui il Religiofifsimo noftro So vrano non ha in veduta che il bene della Reli. gione, la riforma degli abufi introdotti nella difciplina ecclefiaftica, lo ftabilimento delle buone maffime per la iftruzione del Po polo, i buoni ftudj del Clero, l' uniformi❤s

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tà della Dottrina, l'abolizione di tutte le difunioni e partiti, la quiete e la tranquil· lità dei Popoli. I miei venerabili Fratelli i Parochi, che fi fono tanto degnamente occupati nel Sinodo Diocefano in queft' intereffanri oggetti, e che hanno fupplicato il Principe della convocazione d'un Sinodo Nazionale per il maggiore, e più uniforme ftabilimento delle verità e delle provvidenze abbracciate, debbono rallegrarfi nel Signore delle attuali Sovrane difpofizioni, e debbono rivolgerti al Datore Supremo di ogni bene perchè nell' ordinara Affemblea preparatoria lo fpirito di Sapienza e di unità, di prudenza e fortezza a l'ani ma delle deliberazioni dei primi Paftori, che in tante occafioni hanno dimostrata la loro dottrina e zelo edificante nella fpiriruale amministrazione dei Popoli. A quefto confolante oggetto VS Molto Rev. farà fapere ai Sigg. Pievani del fuo Vicasiato, che dal giorno 23. aprile, in cui fi aprirà la detta Affemblea dovrà nelle Meffe aggiungerfi la Colletta dello Spirito Santo, e faranno efortati i Fedeli ad aver fempre in mira nelle loro particolari orazioni l' ottimo riuscimento d' un'opera che oltre il bene grande che produrrà allo Stato, potrà fervir d'efempio, come riflette il Religiofo noftro Sovrano „alle Chicse degli altri Pae

Significherà poi ai medefimi Reverendi Pievani, che è piaciuto a S. A. R. il differire la pubblicazione del noftro Sinodo Diocefano, e la celebrazione degli altri del Gran Ducato fino alla terminazione del Concilio plenario che dovrà tenerfi dopo J'Affemblea . La lettera che fi è degnato di farmi fcrivere fu tal propofito, e di cui le annetto copia, fervirà d'un nuovo documento a vantaggio del Sinodo che abbiamo tenuto. Un Principe Religiofo ed illuminato, che ha letti con fodisfazione gli Atti Sinodali che tutto ha trovato fatto colla maggiore regolarità, e che dichiara non effervi cofa alcuna contraria alle Leggi dello Stato, dice quanto può dirti per una vera consolazione di tutti quei che męco concorfero come Giudici a formarne i Deereti. Il motivo unico della dilazione a pubblicarfi da effo indicato ferve a me di giuftificazione per l'indugio; e però quando non aveffi un precifo ordine del Principe di comunicare ai miei amatissimi Parochi que fta Lettera, anço il folo impegno di non comparir negligente in quello che è di mio ufizio, e che effi pure mi aveano commello, mi obbligava a darne loro parte . Ciò mi

era poi tanto più neceffario di fare, in quanto che da perfone eftranee era stata prenanziata da qualche tempo come immi nente la pubblicazione del Sinodo, fenza penfare che le molte cautele che ho dovu to ufare perchè foffe con esattezza ftampa to, e perchè non fe ne alteraffe altrove il testo in qualche furtiva edizione non per mettevano tanta follecitudine. In queft circostanza fono anche in dovere di avver tire VS Molto Rev. e per fuo mezzo tutti gli altri Cooperatori del fuo Vicariato, che farebbe un far grave torto al Pio Sovrane, e un dar grave fcandolo al Gregge a noi commeffo. fe alcuno per questa dilazione fi credeffe autorizzato ad abbandonare quei provvedimenti e quelle pratiche di pietà che per le mie infinuazioni, e per i loro fuggerimenti fi fono liberamente e volontariamente introdotte in quali tutte le Chiefe della Diocefi con edificazione e van taggio dei Popoll. Anzi a confortar tuni in quefto fanto e doverofo impegno io cre do opportuno il metterle fotto gli occhi anco l'altra Lettera di S E. il Sig. Cav. Francefco Seratti, giɔcchè da ambedue re fultano e lo zelo instancabile del noftro Religiofo Sovrano per le utili provvidenze, t la fodisfazione che fi è degnato di manife ftare nella lettura delle nostre Costituzioni Sinodali Sia riparato anco in questa guisa alle voci, che potetfero fpargere i femina tori di zizzania. Finchè non comparifca al Pubblico la ftampa del Sinodo, che è il te ftimonio e il trionfo della noftra Dottrina, i nemici di ogni bene preverranno i fempli ci, e gl'indifporranno contro le unanimi noftre determinazioni. Sà ognuno con qua le animofità fi fono fcagliati con ftampe e manoscritti indecenti, che propagarono per tutta la Italia perlone o mile inform te o maligne, e con quale ingiustizia ten tarono di render fofpetta la nostra fede e la nostra dottrina lo stesso più d'ogn' altro venni direttamente attaccato da chi abufava d'un carattere che non dovrebbe mai comparire, fe non colle divife di mo derazione, di gravità, di decenza Non rammento io tutto ciò per qualche spirito di amarezza contro chi ha forfe peccato per difordine di zelo e per mancanza di lumi; ma ho voluto dirlo per prevenire contro altri che poteffero inforgere a deformare le prove più nobili dello zelo di curei i Paftori e della loro fermezza a vantaggio di quetta Diocefi. Sicuri della protezione del illuminate Seyrano che ci eccitò al Sine

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Diocefano, e ci confortò in tante amovoli guife nella celebrazione del mede10, noi dobbiamo feguire le vie della ovvidenza, e negligere le infuffiftenti ngetture, e le declamazioni irragionevoche poteffero farfi. "

..I Sigg. Pievani della Città effendo connuti nella trafmiffione di questa mia ttera nell' Adunanza straordinaria tenuin questo giorno, io la indirizzo fubito a 5. Molto Rev., affinchè la partecipi in tto il fuo Vicariato. E con perfetta ftia, mi dico. "

Di VS. Molto Rev.

Piftoja 23. Marzo 1787.
Ser. e come Fratello Affezionatifs.
Scipione V. di Piftoja, e Prato.

Illms. e Rmo Sig. Sig. Pron. Colmo,

Ua Altezza Reale avendo prefo in confiderazione gli Atti del Sido di Pitoja da VS. luftrifsima, e Everendifsima prefentatile per la fua provazione, e pubblicazione, ha offer to con foddisfazione, che il medefimo era ato tenuto nelle forme più regolari, e che el contenuto nei medefimi non vi è nulla contrario alle Leggi, e Ordini vegliannel Granducato.,,.

Ma attefa unicamente la già intimaConvocazione dei Vefcovi per l' Affemlea loro preparatoria al Sinodo Nazioale, crede opportuno di differire di darli er ora la fua approvazione, come pure la. ermiffione che fieno pubblicati colle ftamfino alla terminazione del Sinodo Naionale.,,

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Nel parteciparle ciò fono con diinto offeque

II.

Di VS. Bluftrifs. e Reverendifs.
Pifa 16. Marzo 1787.

Devot. Obblig. Servit. v.
Francefco Seratti.
Illmo. e Rmo Sig Sig Pron. Colm.
Ua Altezza Reale ha prefe in con-

le fono ftate prefentate per parte di codefto Sinodo Diocefano.

Sopra la prima trova giufto che la promeffa di Sponfali non dia azione alcuna nel Foro per obbligare i Promittenti ad effettuare il Matrimonio, ma dia fol-tanto l'azione civile per i danni, e spe-fe. E qualora fopra tale articolo convenga formarne una Legge, quefta farà pubblicata. 29

Rispetto agli articoli, che riguardano.

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Relativamente alla feconda Memoria la R. A. S. fi è pienamente perfuafa delle riflefsioni fatte dal Sinodo fopra i Giuramenti. E' determinata di abolire ficuramente tutti quelli che fi prestano per impieghi, dottorati, e altre fimili occafioni di formalità. E per ciò che spetta ai giudizj civili e criminali lo farà nel torale, o quafi nel totale, come già ne fono state date in parte le difpofizioni, rilasciando ai Vefcovi la facoltà di abolirgli affatto in quel che riguarda affari Ecclefiaftici.,,

,, Sopra di ciò che fi propone nella terza Memoria S. A. R. farà riprendere in efame. la Legge del 1749. fopra le Fefte, e le deroghe che vi poteffero effere ftate fatte.,,

E non avrà difficoltà di ordinare, che indistintamente reftino ferrate tutte le botteghe nei giorni d'intero Precetto nelle ore dei Divini Ufizj da fiffarfi in ciafchedun luogo. »

L'abolizione di tutte le Fefte, ecces tuara la Domenica, il toglier l'obbligo. della Meffa nelle Fefte riformate, e la traslazione dei digiuni, faranno articoli, che per rendere il fiftema uniforme in tutta la Tofcana faranno esaminati nel Sinodo Na zionale.,,

,. Approva la R. A. S. interamente quanto fi propone nella quarta Memoria fopra i Circondari delle Parrocchie, onde VS. Illuftrifs., e Reverendifs. potrà prefentare al Governo per l' approvazione le fue propofizioni rispetto alla fua Diocesi,,

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quella dei primi, quali pr effi vi abbiano fatti i fecondi, quali fiano i metodi, che potrebbe proporfi per il miglioramento, perfezione di an arte la più utile e indifpenfabile alla umana fociet Tatto quanto ha propofto detto Si Canonico è ftato accolto con piac re, e verrà ancora al fommo gradi quanto farà per dirci in avyepire provando i noftri Concittadini fon mo trafporto non tanto agli Studi quefta Accademia di Antichità, cl alla miglior cultura delle loro car pagne. Si venne quindi all' elezion di vari illuftri Accademici, trái q li S. E. il Sig. March. Mank Ajo delle LL. AA. RR. gli A chi di Tofcana, e i Monfignori gini, e Cefarei Auditori della

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