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Sabato 8. detto.

Fu portato al Sagro Fonte un figlio mafchio. ed è il primo del Sig. Carl' Antonio Guafconti, fotto Direttore dell' Ufizio delle Revifioni, ec. e della Sig. Anna Pagnozzie fu nomin. Mario Salvadore; ec. Aun'ora e mezz. pomeridiana entrò in Firenze un Corriere di Spagna proveniente da Napoli con dei difpacci per quefto Sig. March Luigi Viviani Miniftro, ec. e fubito s'incamminò alla volta di Parma Parti verfo Pifa il Sig. Giuseppe VallemaniNobile d' Affifi. Molti piccoli Teatri in cafe particolari fi fono aperti in quefto Carnevale; ed in tal fera con nuovo diftinto applaufo delle RR. AA. LL. e di tutto la Nobiltà accorfavi, fu recitata la folita fefta, e commedia nel Teatro di Piazza Vecchia, ec. dalla defcritta nobil compagnia, non oftante la mancanza delle due Dame, che recitavano nella medefima, alle quali furono foftituite la Sig. Coftanza Gianfigliazzi Uguccioni, e la Sig. Lifabetta Gianfigliuzzi fua forella, e fu univerfalmente ammirato il talento, e lo fpirito di quefte Sigg. che avevano avuto poche ore di tempo, fpecialmente la prima, per prepararfi ad una tale impegnofa funzione.

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Nel Teatro di Porta Roffa fu fatta da alcuni Affociati una fefta di - ballo per i Cittadini con nomine gratis, la quale riuscì decorofiffima. Domenica detto.

Il Sig. Dott. Guglielmo Martinetti di Caftelfranco di fopra, il quale nel tempo, che efercitava l' impiego di Giudice a Volterra, colpito - da fiero accidente d' Apoplefia era rimasto balbuziente, e ftorpiato a fegno di non poter più efercitare la fua profeffione, è ftato clemen- tillimamente graziato da S. A. R. d' una menfual penfione di Sc. 6. quali dovrà effo rifquotere dalla fua Regia Depofiteria. Tranfitarono quindi da Roma per Bologna fenza punto trattenerfi il Sig. Con. Brandi, ed il Sig. Niccolò Giani nobili Ferrarefi. Parti da quefta Città verfo Bologna il Sig. Cav. Malerviz Capitano - del Reggimento Viff, in fervizio di S. M. Fedeliffima

Fece di qua partenza alla volta di Pifa in quefta matt. la Sig. March. Laura Capponi Tempi, ad oggetto di fare una vifita al Sig. March. Leonardo fuo figlio in quella Città dimorante.

Si fparfe la funefta notizia per la Città d'effer paffato agli eterni ripofi verfo l'ora del De profundis nel Real Palazzo dei Pitti, dove faceva foggiorno, in età d'anni 48. dopo 14. giorni d' una fiera complicata malattia, il degno e probo foggetto il Sig. Con. Fran cefco di Thurn, e Valfaffina Ciamber. Contig. Int. Attuale di Stato delle LL. MM. II. e RR. AA. ec. ec. Ten. Marefc. Comm. dell' Ord. di S. Stefano Re d'Ungh. e Gran Ciamber. di S. A. R. il Seren. Arcid. Pietro Leopoldo Gran - Duca di Tofcana, precedentemente muni

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to dei SS. Sagramenti, ed affiflito dai Sacerdoti fino all'ultimo del viver fuo, la perdita del quale è ftata univerfalmente compianta, fpecialmente dai RR. noftri Sovrani, che hanno dati i più vi vi contraffegni del di loro difpiacimento.

A ore 10. in circa della fera fu fpedito d'ordine di S. A. R. un Corriere con fuoi difpacci alla Corte di Vienna.

Lunedì 10. detto.

Era efpofto in questa matt. ai fuffragi nella Chiefa della SS. Annunziata il Sig. Con. Carlo M. de' Conti Della Gherardefca fecondogenito, defunto la fera del dì 8. del corrente in età d' anni 69. il quale fu appreffo ivi collocato nella Tomba di fua antichif. famiglia. Anche in quefta fera vi furono diverfi trattenimenti in Teatrini privati, sì di Commedie, come ancora di fefte di ballo.

Martedì 11. detto.

Con magnifico lugubre apparato, e maeftofa pompa di faci, d'or dine di S. A. R. a fpefe del fuo Regio Erario, fu efpofto ai pubblici fuffragi nella Chiefa di S. Felicita fopra un eminente, e ben intefo Feretro, efattamente rivestito di velluto nero fregiato tutto di copiofi ricami in oro il fopramentovato defunto Sig. Conte Francesco di Tburn ec. nel fun proprio abito di Militare, e colle fue diftintive divife del bafton del comando, e fpada nuda appreffo. Si vedeva fecondo l'ufo della Germania, il di Lui Stemma Gentilizio fpeffamente replicato non tanto ful Feretro, ed intorno alle fiaccole, quanto ancora fui neri drappi, che quella Chiefa circondavano, nella parte fuperiore del quale. veniva efpreffo il fuo nome, e titoli, e nell' inferiore leggevali il dì, ed anno della fua nafcita 17. Settembre 1718. e quella della fua morte il dì 9. Febbrajo 1766. Fu fuffragata l'Anima di quell' illuftre Perfonaggio con ab.. bondante copia di Sagrificj, Notturno folennemente cantato, e Meffa in mufica, alla qual fagra mesta funzione, oltre un gran numero di Nobiltà, e Cittadinanza, intervennero tutte le Primarie Cariche di Corte, tutti i Sigg. Ufiziali di quefte Milizie, e tutti i Sigg. Ciamberlani efpreffamente invitati la fera precedente da Sua Eccell. il Sig. Duca e Ciamberlano Don Ferdinando Strozzi Gran Maitre ec. i quali facevano quati corona al macitofo Catafalco. Terminate le folenni Efequie colla confueta affoluzione, nell' atto che fi deponeva il corpo da quella funerea macchina per- doverfi tumulare fi udì il triplice fparo de' Cannoni a queft' oggetto trasportati ful Ponte Vecchio, e tre volte anche quello dei Facili una numerofa truppa di Granatieri in bell'ordinanza difposti fulla Piazza avanti la detta Chiefa di S. Felicita.

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Arrivò in questa Città il Sig. Baron Garofani Cavalchini, Gentiluomo

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di Camera di S. M. il Rè di Sardigna, affieme con un fuo Figlio, Paggio del nominato Regnante.

Fu molto applaudita la decorofa Fefta di Ballo, che in quefta fera fu fatta per i Signori Nobili, che andarono in copia, nel Teatro di Via S. Maria, la quale continuò fino alla mezza notte. Nel ritornarfene alla fua abitazione il Sig. Cav. di Malta Simone degli Aleffandri, ad un'ora in circa dopo la mezza notte, effendo ftato affrontato da perfone incognite, fra le quali eravi ancor qualche donna in vicinanza d'Orfanmichele, fu obbligato a difenderfi colla fpada, ma non fervirono tali cautele contro i colpi dei faffi, da uno de' quali reftò non gravemente percoffo nel capo; onde accorfi al rumore i Famigli della Guardia notturna, catturarono un uomo, ed una donna di quella compagnia, effendofene gli altri fuggiti. Mercoledì 12. detto.

Affiffa alle porte delle Chiefe fi leggeva in quefta mattina la pubblicazione e spiegazione dell' indulto dell' uova, e latticini per la prefente Quadragefima accordato dal Som. Pont. Regnante alle preci del noftro Monfig. Arcivescovo, in cui fi vede la profonda, foda, e religiofa dottrina del commendato noftro Prelato, che non tralafcia in quella di fare i troppo giufti, e meritati elogi all' efemplariffima edificazione, fcienza, e zelo delle RR. AA. LL. Ritrovandofi infermo in quefto Spedale un certo Luigi Poletti di Verre nel Cantone di Borna, di Religione Calvinifta, ne fece l' abjura, ed oggi appunto da Monfig. Arcivescovo gli è stato conferito il Sagramento della Crefima.

Giovedì 13. detto.

E' ftato efiliato dai feliciffimi Stati di S. A. R. ed accompagnato per due miglia fuori di Porta a Prato dai Famigli un cert' uomo, che vestito con abito da Romito chiedeva con impertinenza, e quafi minacciofamente l'elemofina.

NOTIZIE PER LA FUTURA SETTIMANA.

Dom

Om. 16. Febbrajo, e prima di Quadragefima. Efpofizione del Santiffimo in molte Chiefe, e specialmente in S. Spirito, ne'SS. Apoftoli, ec. Per tre confecutive Domeniche da oggi fuori della Porta a S. Gallo vi è la fiera, ed in questa Domenica ta scoperta la miracolofa Immagine della Madonna della Toffa.

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Lunedì 17. detto, Festa a' PP. de' Servi del B. Aleffio della Nobil Famiglia Falconieri Fiorentino, che fu l'ultimo de' Sette Beati, che fe ne vold al Cielo vifibilmente in forma di Colomba.

Giovedì 20. detto, nella Chiesa di S. Michele dagli Antinori stanno esposti alla venerazione dei Fedeli i gloriofi Corpi dei SS. Mario, e Maria mart. Appreffo Anton Giuseppe Pagani Librajo dalle Scalere di Badia.

)( 8. X

GAZZETTA PATRIA'

FIRENZE.

Venerdì 14 Febbrajo 1766.

Ono talmente replicati, e continui i tratti efpreffi della provida cura, e beneficenza del Sereniff. noftro Real Padrone, che non fi poffono numeratamente defcrivere, non effendovi momento di tempo, in cui non ne comparifcano dei nuovi. In quefta mane effendofegli prefentate due perfone della Campagna con del pane affai inferiore, che nei di loro refpettivi Paefi fi vende, fu quello attentamente of fervato dal commendato Sovrano; il quale fece dare loro qualche mancia, e le confolò in appreffo colla ficura fperanza di dar pronto riparo ad un fimile inconveniente.

Nella Chiefa de' SS. Apostoli era esposta (ad efferne fuffragata l'Anima) la Sig. Felice Carducci Bonfi, Conforte del Sig. Cav. Cofimo Guglielmo da Fortuna Sangalletti Cocchi Donati, nel giorno avanti defunta, in età d' anni 54. e fu ivi fepolta nella Tomba dei Sigg. Carducci, da effa eletta, per effer l' ultima di quel ramo.

Se ne volò al Cielo in età d' otto giorni il figlio del Sig. Carl' Anton Guafconti annunziato nell' ultima gazzetta.

Furono recitate belliffime Compofizioni poetiche in quefta fera nella nuova Accademia degli Armonici in Borgo dei Greci in lode del defunto Sig. Con. di Thurn, oltre le confuete finfonie, e cantate, alla quale intervennero molte perfone di diftinto rango,

Sabato 15. detto.

D' infuperabil malattia di polmoni in pochi giorni passò jeri a miglior vita il Sig. Ricovero Uguccioni Cav. del Sacro Milit. Ord. di S. Stefano P. e M. Commiff. del Regio Spedale degl' Innocenti, e Provved. dei Carcerati nelle Stinche, in età d'anni 59. uomo indefeffo, affiduo, e vigilante nei fuoi impieghi, fpecialmente nella vafta agenzia del mentovato Spedale, zelantiflimo nell' amminiftrazione, e cura delle tenere creature, ed amorevole verfo quelli, a cui è fidata la cuftodia delle medefime, a prò delle quali ha progettato, ed eseguito i più utili e vantaggioli provvedimenti : religiofiffimo, grato agli amici, compianto non folo dalla Nobiltà, e dal Popolo, ma parzialmente da quella numerofa famiglia, ed in questa mattina era efpofto ai pubblici fuffragj nella Chiefa anneffa allo Spedale predetto, ed ivi, dopo la folenne affoluzione,

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fu fepolto fecondo la fua volontà antecedentemente dichiarata Dal Reverendiff. Sig. Filippo Venuti nobile di. Cortona, e Propofto di Livorno, è stato renunziato la dignità di quella Propofitura, la quale da S. A. R. è stata conferita al Sig. Profpero Franceschi nobile di Pifa, Decano di quell' Infigne Colleg. col pefo di dover paffare un' annua penfione di 300. Pezze al renunziante.

E' stato foftituito pro interim dal Sereniff. Real Sovrano a far le veci del Gran Ciamberlano nelle pubbliche funzioni, come uno dei Ciamberlani più anziani, il Sig. Cav. Antonio Serritori. All' ore 10. della matt. pervenne a quefto Sig. March. Luigi Viviani un Corriere di Spagna proveniente da Napoli, e confegnatili fuoi difpacci fe ne partì alla volta di Parma.

Domenica 16. detto.

I piiffimi noftri Sovrani, atlieme colla di loro Corte, andarono in quefta mattina alla Chiefa di S. Felicita, dove appreffo la folenne Meffa in mufica fi trattennero ad udir la Predica del Molto Rev. P. M. Anton Maria Negri Minor Conventuale, di cui è ufcita alle ftampe l'Orazione funebre da effo recitata in occafione delle folenni Efequie fatte in quefta Metropolitana per il defunto Imp. I Cavalieri, che nel decorfo Carnevale avevano operato nella Commedia nel Teatro della Piazza Vecchia di S. M. Novella, fi portarono tutti afheme al Real Palazzo a render grazie all' AA. LL. RR. dell' inefplicabile benignità, colla quale i erano degnate d'andare ad afcoltargli, e prefentarono Loro un elegante Sonetto allufivo all'Opera da' medefimi recitata. Furono efi ricevuti dagli amorevoliffimi Sovrani con i più vivi contraffegni di gradimento, ammeffi all' onor del bacio della mano, ed efpreffamente ringraziati. Da notizie di Vienna abbiamo, che dall' Auguftiff. Imp. Regina Vedova ec. in congiuntura, che il Sig. Co. di Salm fuo Gran Ciamberlano fi trova da qualche tempo indifpofto, fu incaricato il Sig. Cav. Commendatore Fra Zanobi de' Ricci Fiorentino a softener le di lui veci, e dalla medefima con fuo motuproprio gli fu benignamente accordato un annuo augumento di cinquecento fiorini da decorrere dal dì 1. di Settembre dell' anno fcorfo 1765.: come pure aver terminato di vivere il dì 6. ftante il Sig. Marefciallo Co. di Daun un'ora dopo il mezzo giorno in Vienna, e fecondo la di lui difpofizione fu fenza alcuna formalità ed accompagnamento dovuto al fuo rango portato a feppellire nella Chiefa dei PP. Cappuccini indi non molto diftante.

1 Sereniffimi Reali Sovrani andarono in quefto giorno nelle di Loro refpettive mute con decorofo Corteggio a fare una paffeggiata per il Corfo della Fiera fuori la Porta a S. Gallo.

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