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1778. do con chi fuppone di aver le stesse pretenfioni, All' incontro è cofa molto nociva all'Impero medefimo, che l'adempimento di una tal convenzione venga intorbidato da chi non vi ha il menomo inte reffe, ingerendofi incompetentemente nelle ragioni degli altri, e volendoli privare di trattare fu ciò che loro appartiene; in fine non riufcendo ad incuter timore con le fue minaccie, paffa alla forza aperta, è ricorre a farfi giustizia con le armi. La ficurezza dell' Impero, e la fua costituzione stabilità per mantenerla, fi fondano Spezialmente fopra il doverfi ventilare avanti alla Dieta Germanica tutte le conteftazioni, che poffono nafcere tra i diverfi Co-Stati, efporre le ragioni degli uni e degli altri, per fentirne la fu prema decifione, e non paffare alle vie di fatto. Con amichevole convenzione conchiufa ai 3 del paffato gennajo tra la Corte di Vienna, eil Sereniffimo Elettore Palatino, non fi è trattato che di due femplici Ducati, che non hanno a che fare cofa alcuna con l' Elettorato, e che furono fempre paefi feparati, nè fiè offerta nel tempo ifteffo, a chi potea aver qualche giufto diritto, la via legale, o della giustizia. Con la ci tata convenzione fi è ampiamente provveduto alla ficu rezza, e alla costituzione dell' Impero, e certamente tutti que' Co-Stati, che bramano la confervazione della pace e della pubblica tranquillità, fi faranno rallegrati nel vedere, che le parti che credevano avere an ifteffo diritto, fianfi accordate fu quefto propofito nella più lodevole e pacifica maniera. L'equilibrio del Corpo Germanico non confifte nel poterfi arroga re uno de' fuoi membri una facoltà preponderante, e un tuono prepotente per dar leggi agli altri nel riportarfi tutti alle Jupreme fue decifioni. L'il luftre Cafa Arciducale si è legalmente conformatá a quefta obbligazione, mentre che la Corte di Berling

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ba pretefo ufurparfi l'arbitrio di violare tutte le 1778.. leggi. Le LL. MM. han fatti tutti i paffi neceffa rj per mantenere la pubblica tranquillità in Germania, e quindi hanno anche sofferto con moderazione e pazienza l'incompetente predominio del Re di Pruffia, che ha fpinta l'ingiustizia fino a ricorrere alla via dell' armi, armi che non fono prefe, come fi pretende, per la difefa della libertà Germanica, ma piuttosto per opprimerla, giacchè s'impiegano per for Zare uno Stato ad accettar per forza la legge, che gli fi vuol prefcrivere da un fuo confimile. Si lafcia decidere a tutto il mondo imparziale, fe l' occupazione di un paefe, che non ha di rendita che poco più di un milione all' anno di fiorini, è un oggetto tale da incuter timore di un rovesciamento del fiftema dell'Impero non meno che dell' equilibrio dell' Europa, mentre che le LL. MM. fi preftavano ad annuire la riunione agli Stati di Pruffia de' Margraviati di Anfpah e Baraith, che fruttano più del doppio, e le davano una influenza decifa nel Circolo di Franconia, ed hanno offerto fino di acconfentire alla permuta di que' paefi con le due Lufazie, febbene foggetta a grandi e più importanti rischi pel regno di Boemia. Per la qual cofa non vi ha dubbio, che il pubblico tutto, che non ha parzialità per alcuno, conofcerà infuffiftente affatto il tanto decantato pericolo così efagerato dalla Corte di Berlino, e che questa altro non cerca, che di pescar nel torbido fotto mafchera di proteggere gli oppreffi, e difendere la libertà Germanica, affine d'ingrandirsi in qualunque maniera o direttamente o indirettamente.

Trovatifi dunque a fronte l'un dell' altro Federigo e Giuseppe, e lafciata la guerra della penna, onde appigliarfi alla ragione più fufficiente del cannone; l'armata Pruffiana fi accinfe a paffag

1778. l'Elba per unirfi al Principe Enrico, e venire a battaglia come avrebbe voluto fare il Principe ereditario di Brunswich, che era il primario Generale fotto il Re. Più volte fi azzardarono i Pruf fiani di tranfitar quel gran fiume affine anche d'internarsi nella Boemia; ma fermo fempre l'efercito ove ftava l'Imperatore, nella vantaggiofa fua pofizione, fenza dividerfi, come avrebbe voluto il nemico, refe fempre inutili tutt'i fuoi tentativi. Il piano fatto a Vienna era quello, come fi è ac cennato, di ftar da principio fulla difenfiva, per paffar poi alle operazioni offenfive, onde il predetto Principe Enrico alla tefta di 70 mila uomini ebbe tutto quanto l'adito di sboccare nel paese Auftriaco, sforzando i paffi di Gabel, e di Vademburg. Per l'altra parte le truppe Imperiali fecero delle irruzioni nella Lufazia, vollero da Zittau 100 mila tallari e 32 mila ftaja di avena, e gli Ungheri e i Croati giunfero a mettere in contribuzione alcuni paefi della Saffonia, della Slefia, e della Lufazia Pruffiana, nel tempo che l'armata Pruffo-Saffone facea l'ifteffo dal canto fuo, e i diftaccamenti del Re s' inoltravano qualche volta a devaftare le frontiere della Slefia Auftriaca e quelle della Moravia. Queft'ultima riportò un piccol vantaggio fopra un corpo d'Auftriaci mal fituati nel bofco di Tollenstein che dovettero renderfi con alcuni cannoni e bandiere, ed allora fu che il maresciallo Laudon fi moffe con 60 mila combattenti per opporfi agli ulteriori fuoi progreffi. Ecco dunque quefto gran Generale, e il prefato Principe Enrico, che non avevano mai sbagliato, che ftanno a guardarfi attentamente per attendere il momento favorevole, di guadagnare con una vittoria una decifa fupe

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riorità. Avrebbe il Principe voluto metter Lau- 1778. don fra i due fuochi, fe mai aveffe avuto luogo la bramata unione col fratello, e fece più volte con tal difegno de' movimenti condotti con la maffima intelligenza per far cadere il fuo gran competitore nella rete. Tutta l'Europa avea gli occhj fiffi fopra di loro, e ftette in afpettazione qual delle due ftelle, la cui luce era fempre egualle foffe , per ofcurar l'altra. Laudon dal canto fuo fempre guardingo rimafe accampato fulle rive del fiume Ifer, e al fuo folito ftava in moto giorno e notte per tener fempre all' erta il nemico. Non vi era aftuzia militare, che il fagace condottiero lafciaffe intentata per confondere il Principe ed invilupparlo, lafciandogli aperta perfino la ftrada di andare a Praga. Il Gen. Pruffiano Mollendorff pieno di vivacità, avrebbe vo luto avanzarfi fino a quella capitale, effendofi inoltrato fulla ftrada maeftra, che guida a quella volta; ma Enrico conofciuto l'aguato, e il cafo imminente di vederfi intercettati i viveri, gli comandò efpreffamente di retrocedere. Il mondo che afpettava gran fatti luminofi da armate sì numerofe ufcite in campo, e fpargeva ogni gior no a larga mano voci d'ideate battaglie, e ftragi immenfe o per una parte o per l'altra norma dello fpirito di partito, che agitava le menti, rimase delufo. In quefto frattempo arri vò al campo ifteffo del Re di Pruffia il Barone di Thugut con lettera del Principe di Gallitzin miniftro di Ruffia a Vienna ed altra dell' Imperatrice Maria Terefa diretta a Federigo con un nuovo piano di pacificazione * Dopo alcune

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(*) La lettera del Principe di Galitzin, e l'altra dell' Imperatrice Regina sono le seguenti

1778. difcuffioni Thugut fu dal Re inviato a trattarè con i fuoi miniftri, il principale de' quali era il

SIRE.,, S.M.l'Imperatrice Regina mi ha confidata la rifoluzione da lei prefa di spedire verfo V. M. il Barone di Thugut con una lettera conciliatoria ben capace di arreftare i progreffi della cattiva intelligenza in orta fra le due Corti. Ella m' ha richiesto di munirlo di un palfaporto fotto il nome di qualcheduno addetto al fervizio della mia AuguftaSovrana, egualmente che di una lettera per la M.V. Non ho eftato punto ad obbedire a un tal ordine,fupponendo che la commiffione di cui è incaricato il Sig. Thugat non fia per di piacere a V. M. Niente potrebbe eguagliare la mia felicità, fe dopo aver fervito d' inftrumento ad incamminare l'azione più gloriofa del fuo regno, quale è quella di render la pace alla Germania alla tefta delle fue potenti armate, poteffi ancora lufingarmi, che la M. V. fi degnerà gradire gli omaggi the umilio ai fuoi piedi ei sentimenti del più profondo rifpetto col quale fono "

SIRE di V. M.

Umilifs. Dev.mo Ofs.mo. Ser.
Il Princ. DEMETRIO di Gallitzin.

Lettera dell' Imp. Regina al Re di Pruffia.
Signore mio Fratello e Cugino,

» Dal richiamo del Barone di Riedefel, e dall' ingrefJo delle Truppe di V. M. in Boemia, vedo con eftrema senfibilità e difpiacere fufcitarsi tra noi una nuova guerra. La mia eta egualmente che i miei fentimenti inclinano alla confervazione della pace, enon faprei darne una prova più verace, che col paffo che fo al prefente, Il mio cuore materno è giustamente intimorito nel mirare all'armate due de' miei figli e un genero da me sommamentě amati; lefcrivo quefta lettera fenza averne prevenuto Imperator mio figlio, e le chiedo perciò il fegreto, qualunque ne fia il fuccesso. I miei voti tendono a far rinovare ta negoziazione di pace, diretta fin qui dall' Imperatore medefimo, erotta con mio gran rammarico. Il Barone diThugut munito delle opportune infrazioni ne farà il -la

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