Giosue Carducci

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N. Zanichelli, 1901 - 376ÆäÀÌÁö

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24 ÆäÀÌÁö - Che se d'affetti Orba la vita, e di gentili errori, È notte senza stelle a mezzo il verno, Già del fato mortale a me bastante E conforto e vendetta è che su l'erba Qui neghittoso immobile giacendo, II mar la terra e il ciel miro e sorrido.
202 ÆäÀÌÁö - Van lungo il nero convoglio e vengono Incappucciati di nero i vigili, Com' ombre; una fioca lanterna Hanno, e mazze di ferro: ed i ferrei Freni tentati rendono un lugubre Rintocco lungo: di fondo a l'anima Un eco di tedio risponde • Doloroso, che spasimo pare. E gli sportelli sbattuti al chiudere Paion oltraggi: scherno par l'ultimo Appello che rapido suona: Grossa scroscia su
310 ÆäÀÌÁö - ... insegna il nostro gran Leopardi, è più degna e più naturale all'uomo che non sia l'altra. E così farò in ogni circostanza, in che il bisogno pubblico lo richieda, avendo io dato studio alla vita meditativa a punto perché l'attiva ci era vietata dalle condizioni del paese nostro infelicissimo ». Questo si chiama trarre frutto dallo studio dei classici!
50 ÆäÀÌÁö - Un bello e orribile Mostro si sferra, Corre gli oceani, Corre la terra : 1 Corusco e fumido Come i vulcani, I monti supera, Divora i piani, Sorvola i baratri; Poi si nasconde Per antri incogniti, Per vie profonde; Ed esce; e indomito Di lido in lido Come di turbine Manda il suo grido, Come di turbine L'alito spande: Ei passa, o popoli, Satana il grande.
51 ÆäÀÌÁö - Corusco e fumido Come i vulcani, I monti supera, Divora i piani; Sorvola i baratri; Poi si nasconde Per antri incogniti, Per vie profonde; Ed esce; e indomito Di lido in lido Come di turbine Manda il suo grido, Come di turbine L'alito spande: Ei passa, o popoli, Satana il grande. Passa benefico Di loco in loco Su l'infrenabile Carro del foco. Salute, o Satana, O ribellione, O forza vindice De la ragione! Sacri a te salgano Gl'incensi ei vóti Hai vinto il Geova De i sacerdoti.
167 ÆäÀÌÁö - Dunque chiedo perdóno dell'aver creduto che il rinnovamento classico della lirica non fosse sentenziato e finito co' tentativi per lo più impoetici di Claudio Tolomei e della sua scuola e nei pochissimi saggi del Chiabrera : chiedo perdóno del non aver disperato di questa grande lingua italiana, credendola idonea a far con essa ciò che i poeti tedeschi dal Klopstock in poi fanno assai felicemente con la loro : chiedo perdóno dell'avere osato recare qualche po' di varietà formale nella nostra...
312 ÆäÀÌÁö - ... da tutti gli arcadi di tutti i tempi; e così correranno i tuoi tre anni di studi sulla letteratura latina, sulla quale perderai molti giorni senza imparare altro che date.... Per la letteratura greca avrai due uomini che il greco lo sanno; sentirai che dissertazioni calorose, infiammate, vulcaniche sulla funzione degli aoristi ! sentirai declamata con l' enfasi epica la genealogia de' tempi de' verbi, come se fosse la genealogia degli Eacidi ; ma della filosofia di cotesta divina letteratura...
114 ÆäÀÌÁö - ... sul cielo, non solo l'abolizione di tutta la tetraggine medioevale del cristianesimo — inveterata malattia di fegato del mondo civile —, ma il sereno e pieno e sodisfatto possesso della vita terrestre, contentezza che deriva dal possesso della chiave de' suoi secreti e delle sue leggi.
336 ÆäÀÌÁö - ... lontano. E questo grande effetto tutto di scrittore antico, me lo fa sebbene le cose da lui trattate sieno vili, sciocche, risibili, quando non sono abominabili. Tremendo uomo che fa leggere con ammirazione le imprese de...
276 ÆäÀÌÁö - Meste ne l'ombra de le nubi a' golfi stanno guardando le città turrite, Muggia e Pirano ed Egida e Parenzo, gemme del mare; e tutte il mare spinge le mugghianti collere a questo basti'on di scogli onde t'affacci a le due viste d'Adria, rocca d'Absburgo; e tona il cielo a Nabresina lungo la ferrugigna costa, e di baleni Trieste in fondo coronata il capo leva tra

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