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Musica gli operanti ricevono seralm, non cquivoche testimonianze del pubblico aggradimento. Nella prima si distin guono ed ottengono i più lusinghieri applausi l' Attrice Elisabetta Marchion ni, e gli attori Antonio Belloni, e Carlo Catani ed è stato pure accolto con generale gradimento il noto attore Pietro Andolfati, al cui primo comparire diede il pubblico la maggior prova di sensibile, ed amoresa accoglienza. Quanto alla musica riceve sempre i meritati applausi la rinomata Cantante Rosa Prosperi; come pure il p. mezzo Caratt. Federigo Fedi, in gene rale poi ciascheduno agisce con zelo, e premura, nell' adempimento de' re spettivi doveri talchè riportano quel desiderato compenso, ch'è la merce de più stimabile per i seguaci delle bell' Atti.

PISA 2. Gennajo.

Il Governo Toscano, che fino del dì 2. Dicembre scaduto si compiacque ordinate la riapertura dell' Università di Pisa, avendo preso in considerazio ne che isCollegiali Sapientini non pos sono nel corrente anno scolastico go dere nel Collegio di Sapienza il posto come vi hanno goduto in passato, con suo Decreto del primo Gennajo stante ha provvidamente ordinato che a cia scuno degli Studenti che godono del benefizio pel posto suddetto siano pa gati scudi sei al mese, nel tempo del le lezioni del corrente' anno scolastico. BRESCIA 29 Dicembre .

Il passo del Mincio è un fatto de' più gloriosi, nella storia della presen te guerra: L'Armata d'Italia ha ga reggiato con quella del Reno, ed am bedue vanno del pari nelle loro vitto riose operazioni. Si accennò il detto passaggio con brevità nello scorso fo glio; le circostanze meritano che se ne dia una più estesa notizia. I Tedeschi avendo preveduto che i Repubblicani volevano tentare il passo del Fiume, si postarono alla difesa, aven do guarnite le sponde con circa 40. pezzi di artig'eria. L'ala diitra comandata dal General Dupont, sostenu

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ta da una divisione del General Sue chet, e da un corpo di Cavalleria, attaccò il nemico alla Volta il dì 25. per forzare da quella parte e gettare i ponti; la battaglia fu sanguinosa, Granatieri seguitati da' Guastatori var carono francamente il fiume a muoto, mentre le altre truppe battevano le diverse posizioni: quasi tutta la giorna❤ ta durò il fiero combattimento; verso la sera gli Austriaci dovettero abbandonare i posti, e cedere il campo lasciando inclusive molti attrezzi, de' quali i Francesi se ne servirono per formare un ponte. Passato il Fiume si riaccese la battaglia; la cavalleria nemica urtò la vanguardia Francese, e siccome solo questa con una divisione della sinistra erasi avanzata, dover. te un poco retrocedere; ma riordinatasi ne seguì un azione delle più micidiali; in tanto il Mincio era passato da porzione dell' Armata del centro rinforzando i suoi che combattevano circondati da ogni paite: i ridotti al fianco di Peschiera facevano pure un fuoco vivissimo; Valeggio fu preso e ripreso; come ancora tutte le posizioni trincerate del Fiume dovettero superarsi colla bajonetta: La battaglia du rò fino a notte avanzata ; finalu erré la bravura de' Repubblicani superò qualunque ostacolo; il campo restò a' Francesi; furono fatti 5 mila pri gionieri presi 20 cannoni, e diver se bandiere. Il nemico dovette ritirarsi verso l'Adige e sotto Verona, a vendo perduto ne' diversi combatti menti succeduti fino al 26. da 15. mila uomini fra morti, feriti, e prigionie ri, e 25 pezzi di cannone.

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che il nostro Quartier Generale si avanzi da Valleggio a Villafranca. Intanto sono due giorni che continua atente arrivano prigionieri e feriti; il numero de' primi è più di 3. mila, tra quali molti Ufiziali; i feriti sono da mille 500. Ierisera giunsero i Ge 'neral Chinel e Saint Cyt feriti, e si dice che quattro Reggimenti di caval Ieria nemica sono disfatti, e che un altro intero Reggimento si è reso poi gioniere.

VILLAFRANCA 29. Dicembre.

Il Generale in capite B ne è quì giunto in quest' oggi in conseguenza di una sanguinosa battaglia succeduta nello scorso giorno, con vittoria de' Francesi. L' Armata Austriaca, si era ritirata in un accampamento trincerato da ogni parte, nelle pianure di Verona; i Repubblicani Partaccareno da tutti i lati in un sol tempo; il fuoco fu vivissimo, e l'ardore fu grande da ana parte e dall' altra; dopo lungo con trasto riesci però a' Repubblicani di sloggiare il nemico, e d'impadronirsi del campo di battaglia: furono presi 12 Ridotti, circa 100 pezzi di arti glieria, Io. mila prigionieri, e 6 ban diere, restando il suolo coperto di morti e feriti. Molti corpi Tedeschi rimasti quà e là si arrendono di mano in ma o. Fra i feriti giunse qui jerisera il primo Ajutante di Campo del General Bellegarde, e morì poco dopo: noi pu re si è fatta la perdita fra i diversi Ufiziali, del Gen. Delton.

Le posizioni della nostra Armata sono le seguenti: i posti avanzati si trovano a S Lucia; le due Divisioni Watrin e Monnier occupano la dritta davanti Dossobono; altre due Divisio

i di riserva del Gen. Michoud, sono più in là di Dossebono; Suchet è a Castelnuovo, e Delmas a Bostrengo e Gussolergo, e il Gen. Pollacco Dem. brouw ky è incaricato dell' assedio di Peschiera. Vi è grande speranza che in breve possiamo essere a Verona;, i nemici si sono, ritirati tutti dietro all' Adige Sappiamo inoltre che una Di, visione di Macdonald è discesa a Salò;

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un'altra è davanti al Tonale, trattenuta dalle altissime nevi; e la terza di Baraguey è sopra Bergamo; la Roc. ca d' Anfo è in poter de' Repubblica. ni, è la Divisione Rochambeau è a Riva, e minaccia Roveredo.

In questo momento arriva un Cerriere dell' Armata del Reno colla notizia di una nuova vittoria ripertata sopra i Tedeschi: 10 mila prigionieri erano stati fatti da' Francesi prima che fosse spedito; ed assicura che si avanzavano per lungo tratto di paese nell' Austria.

MILANO 30. Dicembre.

La valorosa Armata di Brune, dal punto che ha aperta la campagna, conta tante vittorie, quanti sono i giorni che ella combatte: attendiamo da un momente all' altro di sentire che il prele dato Generale in capite sia entrato in Verona, sapendosi che dopo le accadute battaglie, e avere scacciato il nemico di là dall' Adige, egli si era avanzato fin sotto le mura di detta Città, già quasi abbandonata dagli Au striaci. Intanto l'Amministrazione Di partimentale ha ordinato con suo Pro clama, che la gioja universale accom pagni questi gloriosi avvenimenti: di mani sarà cantato solenne le Deum nel Duomo, verrà distribuito un su sidio a' poveri infermi, e nella sera yi sarà Festa di ballo gratis."

Continui sono i rinforzi che rice ve l'Armata d'Italia; ultimamente giunse una brigata, e sono arrivati de' Distaccamenti di cavalleria e d'isfanteria: grande pai è il numero de' pri gionieri venuti da Brescia, di dove se ne aspettano de' grossi Corpi.

Vi è notizia giunta da Parigi per via straordinaria, che la Flotta Fran cese di Brest è escita da quel Porto, insieme con la Flotta Spagnuola, cen molte truppe da sbarco.. GRAN-BRETTAGNA LONDRA IO. Dicembre.

La nuvola che si formava da lungo tempo nel Nord, è sul punto di scoppiare sulle nostre teste: il momen to di esaminare i privilegi delle Poten

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ze neutrali è stato accellerato dalle ri soluzioni del G binetto di Pietroburgo; e quì non si dubita più che quello di Berlino non entri in questa lega straor dinaria, il cui scopo, o almeno le conseguenze ci chiuderanno tutti i Porti dell' Europa, fuori che quelli di Lisbona e di Costantinopoli: è probabile che un cangiamento così funesto per le cir costanze, ce ne recherà uno più gio vevole nella condotta de' nostri Ministri. Questo paragrafo è estratto dal foglio ministerale il Times:) il medesimo ci dà ancora i dettagli delle se dute della Camera de' Comuni; esse di vengono ora molto importanti perchè rigua dano i grandi oggetti della pace e della guerra. Nell' adunanza del di il Sig. Sheridan fece un quadro della situazione dell' Inghilterra, e delle sue alleanze; in seguito si aggi rò sugli affari dell' Egitto, e sulla con venzione firmata con Kiber rigettan de su' Ministri tutto il torto e le conseguenze funeste dalla rottura di quet sta convenzione: il Sig. Sheridan parlò ancora della negoziazione aperta colla Repubblica Francese per un trattato di Pace: e sebbene applaudì alla negati va data sull'armistizio marittimo, co me misura contraria all' onore ed agl' interessi della nazione, si espresse ne' termini della più forte disapprovazione sulla maniera colla quale questa Ne. goziazione era stata condotta da' Mi nistri: l'Oratore terminè col dire, che una buona pace non poteva esser conclusa dal Ministero attuale, e indicò il Signor Fox, come la persona la più capace per così grand opera, e per stabilire la costituzione su' suoi veri fondamenti: egli concluse col proporre un indirizzo al Re per pregare S M di prevalersi di tutte le occasioni per fare una pronta ed onorevole pace, e di non sanzionate verun altro nuovo im pegno che si opponesse ad un tal fi

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proposizione. E' interesse del fat ghilterra di ricusare assistenza delle Potenze straniere, e di sopportar s0• la tutto lo sforzo della guerra - n Sig Grey parlò contro il Segretario, combattendo tutti i suoi ragionamenti citando contro di lui un passo di Swift; paragonò i Ministri a de' domestici, che dopo aver serrati de gatti in una camera, nella quale avessero poi fatto del danno, dicessero tranquillamente, chi l'avrebbe mai previsto? - Il Sig. Sheridan volle ancora parlare, ed argomento principalmente sull' occupa zione di Cuxhaven fatta dal Re di Pruse sia, e su' movimenti della Russia. Malgrado però la sua eloquenza e le sue ragioni: la mozione ebbe la sorte di tutte le altre e fu rigettata ad una grande majorità.

Nella seduta del dì 4: il Sig. Jomes fece altra mozione relativa alla guerra, nella quale disse che i soli Ministri e gli Agiorori avevano potuto trovarvi il loro conto; e dimostrò che si pagavano annualmente più di 600. mila lire a degli ausiliari stranieri, senza contare i sussidi che la nazione paga a' diversi Governi dell' Europa.,, La guerra, esclamò, è un principio di vita pe' provveditori e di morte pe'. proprietari; pare che i primi vogliane continuar la finchè non resti a' secondi che un pezzo di pane secco da ammolfire colle loro lagrime. Il Sig. Jones esaminò in seguito la tassa de' poveri, fece un lungo elogio della pazienza del popole, e terminè la sua veemen. te orazione col domandare, che S. Mfosse umilmente supplicata di non prestare più orecchia a' consigli de' Ministri attuali che hanno messa la Gran Brettagna sull' orlo della sua perdita. -A questo discorso non fu replicato, ma la mozione essendo stata posta a' voti, non ottenne che tre dici suffragi.

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Nella notte scorsa, il Sig. Scott, uno de' Messaggeri di S. Mè stato spedito con Dispacci a Vienna; ed un altro espresso ha inviato il Gover no all' Armata Austriaca. E' qui giunto il Barone d' Erensward Mini

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tro straordinario di Svezia: egli è incaricato dal suo Governo di fare delle rimostranze al nostro, sull' insulto fatto alla Bandiera Svedese nel Porto di Barcellona.

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Sono stati spediti tre Cotter, miglior velieri che abbiamo, per an dare in cerca della nostra Flotta mercantile che si rende nei Baltico, ad og getto di farla rientrare ne' nostri Pr ti: si spera che la troveranno a temp; in caso diverso sarebbe uno de' maggiori danni, poichè questa è una delle più ricche Flotte che il nostro commercio abbia fatte partire pel Bal

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PIETROBURGO 18 Novembre. Nel dì 2. corrente giunse alla Corte Imperiale il Principe de' Calmucchi cof gran Lama, o sia il loro prin cipal Vescovo, ed un illustre seguito: questi soggetti hanno avuto l' onore di cssere ammessi all' udienza di S. M. Imp. per prestare il giuramento di fedeltà: l' I. M. S. gli ricevè sotto il trono, permesse loro di baciarle la mano, e dette al Principe un piccolo baston di comando: quindi il Consi ghere intimo Kostoptickin consegnò a' medesimi le Patenti Imperiali ed il Consigliere intimo Laschkaren pre sentò al primo de' Gellongis un casco ed una corazza; dopo di che facendo le dovute inch.nazioni, escirono dall' udienza.

Sentesi che per ordine del Governo sono stati sigillati in tutti i Porti della Russia, tutti i magazzini ne' qua li si trovano delle mercanz e spettanti agl' nglesi; ed è stato intimató a' pro prietari di presentare una nota esatta e dettagliata di tali mercanzie.

GERMANIA
VIENNA 13. Dicembre.

S. M. l'Imperatore aveva prefisse di portarsi in persona alla grande Ar mata prima dell' apertura della Campagna, e gà erano partiti diversi equipaggi Impecali: una leggiera indispo sizione sopravvenuta alla M. S. I la tzaitenne dall' esecuzione di detta gi

ta: essendosi quindi ristabilita ha in trapreso un altro breve viaggio, e giovedì scorso, la M. SI unitamente a S. M. l'Imperatrice, la Regina di Napoli, le LL. AA. RR il Granduca e Granduchessa di Toscana, e l' Arciduca Antonio, partirono alla volta di Esterhazy per vedere sfilare la nuova Armata Ungarese.

MONACO 15. Dicembre.

La condotta del Gen. Moreau lo spiega benissimo da' politici, dopo si accadute circostanze: essi rilevano che egli cercò di troncare le comunica. zioni dell' Arciuca Giovanni cel Ti. rolo, spingendo la sua ala dritta al di là di Wasserburgo: questa è la stessa manu a con la quale taglio all' apertura della campagna l'Armata di Kray dal Voralberg: oggi come allora il suo progetto è di forzare gli Austriaci a gettarsi dall' altra parte del Danubio. Il dì primo Dicembre la sua linea era appresso a poco paralleta all' Ian; il 2. era parallela al Danubio: in quel giorno l'ala dritta della sua Ar maca si era appoggiata sul Chiem-See; il centro ad Haag, e la sinistra sull' Iser: questo cangiamento pare che ab bia avuto par causa I. Il disegno di tagliare gli Austtiaci nel Tirolo 2. L' improvviso arrivo del Conte di Klenau, che veniva da Ratisbona. 3 L'altro arrivo dell' Arciduca Ferdinando che veniva da Braunau: la vigorosa diver sione opposta da Klenau, fu in qualche maniera un colpo da disperato; ma preso alle spalle dal Gen. Colaud, dopo un' ostinata difesa, fu costretto a fare un giro, lasciando sul campo delle cent aja di morti e prigionieri. Quanto al Corpo del Gen. Simbschen si trattenne troppo ne' contorni di Bamberga e questo ritardo lo messe in mez. ze alle Divisioni Souham e Colaud, talchè fu tagliato fuori e non potette agire.

SALISBURGO 18 Dicembre.

Dopo la battaglia del dì 3. l'Ar mata Imperiale si ritirò di quà dall' Inn verso la Salza, non rimanendo af di là del fiume che le guarnigioni di

Muhtdorff e Wasserburgo; mi queste vennero abbandonate nel dì 10. e le truppe si riunirono al Corpo principale. Il seguente giorno giunse quì l' Ar. ciduca Giovanni col suo stato maggio re, e l'Armata si accampò alle due sponde della Salza, formando un se micerchio, appoggiandosi da un lato all' Uternsberg e dall' altro al Plain. berg. I Francesi proseguendo la loro marcia attaccarono il 12. i posti avanzati dell' Armata Austriaca; nella sera si videro qui giugnere de' feriti, e dalle disposizioni si rilevò che i Tedeschi si disponevano a sostenere la presa po siziono; difatti il giorno dopo, l' ala sinistra dell' Armata Imperiale si op pose col maggior vigore a' Francesi, che cercavano di sloggiarla da una go la di montagna; il cannoneggiamento durò fino a notte avanzata, e gli Au striaci si mantannero ne' loro posti ma il dì 14. fu la giornata decisiva e sanguinosa alle ore 8. della mattina le due intere Armate erano alle mani facendo un fuoco terribile da ambele parti, tanto di artiglieria che di moschet teria: i dragoni a cavallo, i caccia tori, e la cavalleria leggiera sì Austriaci che Francesi erano mescolati al fuoco, e si battevano colla sciabla e colle pistole; non vi è memoria di una simil tragedia: la battaglia fino a mezzogiorno, fu favorevole per gli Au striaci: essi sostennero sul primo il fue co dell' ala dritta Francese, poi l' ar taccarono, e la respinsero nelle pia nure di Walser; questo vantaggio ob bligò inclusive i Repubblicani ad ab.bandonare il parco di Klesheim e riti rarsi ne' boschi. Pareva che l'azione andasse a terminare, quandoad un trat to il Generale in capite Moreau com. parve alla testa dell' ala sinistra, formata in colonne serrate, e a passo di carica piombò sugli sparsi corpi Imperiali: così resosi padrone de' boschi e delle alture minacciò di tagliare la ritirata all' Armata Imperiale verso l' Austria. L'Arciduca Giovanni aveva rinforzata la sua dritta con della Cavalleria ed Infanteria; ma i soccorsi

furono vani, avanzandosi sempre i Fa cesi, e retrocedendo gli Au tria i Una tal circostanza dobligò pertanto l' Arciduca ad ordinare che Armata si ritirasse verso l' Austria non passando per questa Città, ma bensì sul ponte di barche gettato sulla Salza al con fine del sobborgo Muhla: a ore 4. co• minciò il tragitto dell' Infanteria, con cannoni e convogli, protetti da alcu ni pezzi di artiglieria, e da vari distac camenti a cavallo, in ordine di guer ra: l'Armata prese la strada di Linte e proseguì tutta la notte a marciare sen za essere inquietata. Il campo di bat taglia rimase coperto di soldati uccisi, di semivivi, di cavalli e di attrezzi militari: è impossibile di valutare la perdita da una parte e dall' altra: sappiamo bensì, che l' armata Imperiale era forte di 55. mila uomini, e che perirono degl' interi squadroni di cavalleria; fra morti si trovano molti u fiziali Inglesi e fra questi il Colonnello Bing. La mattina del 15. l'Ar mata Repubblicana si avanzava verso Salisburgo; fu perciò spedita una De putazione al Campo Francese, che venne gentilmente accolta dal Vincitore: intanto proseguì la marcia delle truppe che attraversarono la Città: dopo le ore 3 pomeridiane comparve il Generale in capite Moreau, e in compagnia del General Desolles andò ad alloggiare nel la Residenza Arcivescovile: il comando della Piazza fu conferito al Gene. ral di brigata Durot, che fece pubbli care il seguente Proclama.

Abitanti di Salisburgo. L'osti. nata battaglia or ora succeduta sorto le vostre mura, vi ha mostrato lo spettacolo della guerra, e vi avrà atterriti siate senza tema; i momenti del disordine son passati: la vittoria conduce i Francesi nelle vostre mura: siate certi, che una Nazione, la qua le trionfance de' suoi irreconciliabili nemici, offre loro l' ulivo della pace, non è venuta a gettare lo spavento ed il terrore nelle vostre pacifiche abita zioni: siate dunque tranquilli e senza affanno. Le vostre proprietà, i vostri

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