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titi della loro condotta tenuta a motivo di alcuni male intenzionati, i quali gli avevano afficurati, che i loro Ufiziali gli avrebbero abbandonati, e venduti alla compagnia dell' Indie Orientali per 10. ghinee per tefta. Nei primi iftanti del tumulto i fediziofi maltrattarono i loro Ufiziali Superiori, e Subalterni, i quali furono obbligati a falvarfi mafcherati. Del resto tutti gli avvisi convengono, che in mezzo alla confufione non commeffero altri ecceffi.

E' ftata pubblicata una lifta efatta dei noftri legni da guerra, la quale prova, che la marina Britannica fi aumenta a difmifura. Efi confiftono attualmente in 182. Vafcelli di linea, dei quali 113. in commiflione; 23. di 50. cannoni, dei quali 18. in commiffione; 180. Fregate, delle quali 112. in commiffione; 261. Brigantini, Scialuppe, Brulotti ec. formando infieme un totale di 646. Navi di differente rango, indipendentemente da quelli che fono ora in costruzione, e che devono effere terminati, nonostante il ritabilimento della pace. PAESI

BASSI

HAYA 11. Febbrajo.

Jeri il Duca de la Vauguyon Ambafciatore del Re di Francia ebbe una lunga conferenza col Penfionario d' OJanda. Niente fi trafpira riguardo alle negoziazioni di pace, è certo però, che i noftri Miniftri a Parigi non hanno ancora fottofcritta cofa alcuna, e fembrano fempre più determinati ad infifte re fopra le domande della Repubblica, cioè la reftituzione di tutte le Piazze, e una rindennizzazione delle perdite fatre.

Si pretende, che i 6. Vafcelli da guerra, e le Navi armate della Compagnia dell' Indie Orientali, la di cui partenza era fata fofpefa, debbano effere pronte a metterfi alla vela il dì 6. del proffimo mefe; dal che fi può dedurre, che quantunque la pace fuffe conclufa, le LL. AA. PP. fono nella ferma intenzione di mettere quei noftri ftabilimenti in un ragguardevole ftato di difefa contro ogni improvvifo

attacco.

GERMANIA

VIENNA 13. Febbrajo.

I preparativi di guerra, i quali da qualche giorno erano alquanto rallentati hanno ripreso un nuovo vigore. Offervano alcuni, che dopo l'arrivo d' un Corriere di Pietroburgo diretto a quefto Sig. Principe di Galitzia, che ha avare in feguito varie confercaze con queito Gran Cancelliere, fono itate fpedite nell' Ungheria 15. mila tende oltre efsere ftata fatta la provvista di 6. mila bovi per tutte le parti di quel Regno. Sia ciò un indizio di vicina guerra; fia un effetto dell'attività del noftro Sovrano, fempre pronto ad ogni avvenimento, noi riportando il fatto non azzardiamo decidere per una parte, o per l' altra; tantopiù, che quantunque fembri, che gli affari abbiano prefo un buono afpetro fra quetta Corte, e la Porta, nulladimeno fi ftà attendendo la rifoluzione, che farà per adottare la Mofcovia in quefta importante pendenza. Il problema refterà meglio fciolto allorchè la Corte di Pie troburgo, e quella di Coftantinopoli a vranno ricevuta la notizia della conchiufa pace nel Ponente.

Viene afsicurato che effendo ora le Colonie Americane una Potenza affoluta, fpediranno un Miniftro refidente a quefta Imperial Corte, e che da effa ne farà inviato uno a Filadelfia, per la qual carica fi è prefentato un di quefti pris marj Cavalieri, offerendofi a fubire del proprio la maggior parte delle fpefe.

Sappiamo da Praga, che in quella Chiefa Parrocchiale di S. Wenceslao fi è già incominciato con figolare divozione del popolo a cantarfi, invece della folita mufica nel tempo della Meffà folenne, delle Sacre Canzoni in lingua tedefca. Quindi affinchè una tal mid niera di lodare Iddio fi vada più di latando, la Ces. Reg. Commiffione delle Scuole normali fi è prefa la cura di fare una raccolta di Sacre Canzoni, e di darla alle ftampe.

Sulla rappresentanza fatta dalla Città d'Infpruch dell'eftrema careftia de' grani in cui trovai tutto il Tirolo Italiano, S. M. l'Augufto noftro Sovrano fiè

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compiaciuto di afsegnare fopra questa Regia Caifa la fomma di 24000. fiorini, i quali faranno diftribuiti in preftito alle Comunità più bifognofe da impiegarfi quindi nella compra de' neceflari geneti.

E' ftato pubblicato un Editto Aulico, il quale abolifce intieramente ciò che rimaneva ancora dell' antica fervitù in alcuni luoghi dell' Auftria. Il medefimo è concepito ne' feguenti termini. I. Sarà libero a tutti i fudditi : di contrar matrimonio, purchè ne abbiaho domandata la permiffione ai loro refpettivi Signori che glie l'accorderanno gratuitamente. II. Ogni abitante farà padrone d' abbandonare la Contea dove è nato per andare a ftabilirfi in qualche altra Provincia dell' Auftria Quelli che vorranno espatriare faranno nonostante obbligati a munirfi di una dimifforia che non farà mai loro negata, ma prima di partire dovranno metter qualcheduno in loro luogo, affinchè le terre non rimangano prive di colti vatori. III. Tali lettere dimifforiali non cofteranno che due fiorini anche nei Distretti, ne' quali qualche ufunza ftabilita ne esigeffe da vantaggio; in quanto alle Province, dove fi pagava meno, o niente bisognerà ftarfene al confueto. IV. Ciafcuno potrà apprender l'arte, o il mestiere che giudiche rà a propofito. V. Siccome qui non fi tratta che di render libere le perfone, è dimostrato che i diritti riguardanti i fondi rimarranno full' antico piede. Quefta franchigia però non cfime i fud. diti dall' obbedienza che effi debbono ai loro refpettivi Feudatari.

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AUGUSTA 15. Febbrajo.

Alcuni politici, che ti credono a portata di tutte le cofe, hanno fatto inferire, fu diverfe Gazzetté il feguente paragrafo. L' Auftria, la Ruffia, la

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Pruffia, ed anche la Porta fono perfettamente d'accordo fopra tuttociò , che fi trama contro i Turchi: il Sul,, tano, come anche i Grandi del fuo Impero incapaci di farfi obbedire dai , loro fudditi, continovamente in pericolo di effere affaffinati dai loro fchia vi, hanno reclamato il foccorfo de

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gli Auftriaci, e de' Ruffi col pregare queste due Potenze di volere ri,, ftabilire l'ordine, e la tranquillità fra i Muffulmani. In riconoscenza, fi dice, che la Corte Ottomanna fia intenzionata di cedere pèr' fempre ,, all' Imperatore la Servia, la Bofnia, Belgrado, e tuttociò che appartene», va in paffato all' Augufta Cafa d' Auftria; la Ruffia avrà la Crimea, ed il resto della Tartaria in Euro» pa. Finalmente la Prufsia farà messa ,,in poffeffo della Gallicia,,. Efratto d' una lettera delle Frontiere della Turchia in data del dr 5. Gennajo. TN mezzo alle difpofizioni guerrie re che fi offervano in questi luoghi, particolarmente per parte della Ruffia, il Ministero Ottomanno fa tuttociò che è poffibile, per evitare i pericoli d' una guerra, la quale, fecondo tutte le apparenze, non potrebbe fare a meno di effergli funefta. Scrivono da Coftantinopoli, che alla partenza dell' ultimo Corriere per Pietroburgo, la Porta aveva fatta una dichiarazione verbale, per mezzo della quale in confeguenza delle Memorie prefentate ultimamente da' Miniftri delle due Corti Imperiali effa acconfente al libero paffaggio dei Vafcelli Ruffi armati dal Mar Nero per il Canale dei Dardanelli verfo l'Arcipelago, come anche il loro ritorno. Promette inoltre lafciar godere ai Principati di Vallachia, e di Moldavia i privilegj, che loro fono ftati aflicurati per mezzo del Trattato di Kaninardgy, di maniera che gli Ofpodari di quelle due Provincie non faranno più depofti arbitrariamente, ma rimarranno inamovibili nella loro dignità, pagando un tributo certo, ed invariabile loro vita durante. Sfortu natamente per la Porta a mifura,.che fa dei facrifizj, gliene vengono dimandati dei nuovi, e fecondo il corfo, ordinario degli affari in politica una conceffione dal canto fuo fembra dare il diritto di chiederne un' altra. Il Kan dei Tartari effendo stato riconosciuto indipendente, e rimeffo ful Trono della Crimea, ora pretende varic Pią ze

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anneffe al Territorio Turco; chi fa quali poffano effere le pretenfioni d'. altre Potenze confinanti? La fermentazione però, che regna nella Capitale dell' Impero Ottomanno fembra annunziare, che il Sultano, che fi dice molto inclinato per la continuazione della pace, non cederà così facilmente tut tociò, che gli vien domandato, attefo il pericolo, che gli sovrasta di perdere la vita, ed il Trono. „,

ITALIA

MILANO 18. Febbrajo.

Effendo reftati vacanti alcuni Benefizj femplici Ecclefiaftici in quefta Città, nella Diocesi di Como, ed in Pavia, con un avvifo in ftampa è ftato fatto noto a chiunque afpirarvi poteffe, perchè nel termine d'un mefe deva prefentar la propria fupplica a S. A. R. che poi per la via della Terna pafferà all'elezione per i fopradetti Benefizj..

BOLOGNA 17. Febbrajo.

Il Criftiano, illuminato, e pieno di quello zelo che è fecondo la fcienza, leggerà con piacere il feguente Avvifo Paftorale di Monsignor Vescovo di Mantova.

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Avvifo Paftorale al Clero.

I prego, Fratelli, e caldamente vi prego nel Signore, perchè fia in voi il medefimo Spirito col voltro Vefcovo, che certamente non potete non fapere, che è uno di quelli, i quali Cristo Signore ha coftituiti nella fua Chiefa,, Paftori, e Dottori a pafcere, ed ammaeftra,, re la fua Greggia, affine che non » più quali vacillanti Fanciulli fian quà, e là portati da ogni vento di Dottrina per i raggiri degli Uomini, per le aftuzie, onde feduce l' errore. Porgendo voi pertanto umiJi preghiere a Dio per l'Auguftiffimo Cefare fiate a quefto riconofcenti, e grati, mentre ai molti altri titoli di efultazione per si gran Principe, qual padre de' Sudditi, fi fono aggiunti varj clementifsimi Decreti, coficc hè non folo maggiore è divenuta la fiducia del Clero Secolare, che abbiano ad essere per mezzo de' foliti concorfi ai Benefizj Curati, e giufte le fcelte, e mode rate le fpefe, ma tutta ancora la Greg.

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gia ne riporta risparmio di denaro, di tempo, giacchè ne' bifogni di Difpenfe Matrimoniali ( eccettuanfi le fole del fecondo grado di confanguinità) non farà per l'avvenire necessario ricorrere ad altri che al proprio Vefco vo Diocefano, ficcome finalmente grande fperanza di là nafce per i Monaci pure, e per i Regolari, che la rive renza, l' obbedienza, e la dipendenza -degl' inferiori a bene delle lor anime, e ad altrui edificazione, farà più certa, e più pronta verfo de' fuperiori; e che allora per certo con quefti, fcelti liberamente dalle Congregazioni dell' Ordine con fubordinazione verso i refpettivi Vefcovi Diocefani, ad effi fompre prefenti, e coabitanti, potranno in ogni tempo trattenerfi, .configliarfi, ed intenderfi Ma per tuttociò non direte che l' efercizio di quefta Ecclefiattica Difciplina, quando lo vedere dalla mediazione di Cefare dopo più 'fecoli. con ammirabile, divina Provvidenza portato già già, e reftituito all' originario ufo della Podeftà Epifcopale, che fi opponga al Primato del Romano Pontefice: mentre che che avvenuto fia -ne' tempi di mezzo, ne' quali non dubitaron molti a cagione delle parole di S. Matteo Cap. 16. v. 18., e di S. Giovanni Gap. 21. v. 15. di unire al Pri-mato della Fede l' infallibilità ancora; la Poteftà Mornarchica nella Gerarchia Ecclefiaftica, e l'univerfalità del Vefcovado, o del Paftorato; quefto folo oggi fembra effer certo che il detto Primato è veramente di gius divino, senza però eftenderfi immediatamente alle Greggie degli altri Paftori, ma a quefti piuttosto che fecondo la Scrittura efpreffi fono col nome di Pecorelle, e di Agnelli; di maniera che l'eccellenza, e la preminenza di quefto Primato in ciò folo confita, che fabbene non poffa egli togliere, o diminuire la Podestà di quefti, che è uguale alla fua; Poteftà, che hanno da Dio nel pafcere il Gregge, della propria Diocefi, tuttavia fia obbligato di vegliare da buon Paftore, confervato l' Ordine Gerarchico, ed Evangelico, fopra di loro, affine che tra efsi non nafca fcilmu, ma preftino fedelmente alla Chiefa il fuo Ministero nell'unità della Fede,

e de'

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e de' coftumi,, non fignoreggiando fo» pra de' Cleri, ma fatti veri e fin,, ceri efemplari del Gregge., Egli è bensì vero che per umano diritto pofitivo, o delegato dalla Chiefa, o indotto da ufo, e prefcrizione, accon fentendovi i Sovrani, molte cofe in pafsato, anzi fino al dì d' oggi, fono rifervate, e concefse al Primato; ma chi potrà ignorare che queste Refsc cofe, niente più che cfercizi, o provvidenze di pura difciplina fiano fecondo l' eligenze de' tempi, e più che tornerà a conto foggette a mutazioni? Siccome prefentemente tornare a conto, oltre il giuftiffimo Cefare, ha notoriamente in voce, ed in fcritto atceftato lo stesso Pontefice Pio VI. allora quando non folo fi congratula di tutto cuore con Cefare per la dilui pietà, e gran talento, ma ben' anche fi congratula per la dilui equità, e foavità con lui ftefso. Per le quali cote infine rinnovo, e replico a tutti voi l' -ammonizione, onde con fomma riverenza verfo il Romano Pontefice, con filiale fiducia verfo i Paftori, e i Dottori voftri, verfo cioè i Vefcovi voftri Diocefani con fedele, pronta, e fincera foggezione, ed obbedienza verfo Cefare Principe voftro, prefentiate inceffantemente preghiere a Dio tre volte Ottimo Massimo per efsi loro affinchè vigiate con pietà vita tranquilla. Così fia.,, Dato in Mantova il dì 29. Gen majó 1783.

LIVORNO 21. Febbrajo. Giovedì 20 del corrente, alle ore 9. della mattina partirono di ritorno a Pifa le LL. AA. RR. in compagnia dell' Arciduca Mafsimiliano, e tutta Ja Real Famiglia. Nella fera prece -dente del dì 19., S. A. R. dette, una grán Festa di ballo in una vasta Sala, sin quel corpo di Fabbrica, che prima della fopprefsione veniva occupato dagl' Individui dell' eftinta Compagnia di Gesù, l'ornato della detta Sala, infieme con quello di molti corridori e flanze che fervirono di sfogo all' immenfa -moltitudine del Popolo che vi concorfe quantunque oltremodo ricco e d' ottimo gusto e bene adattato, fu efeguito nel folo giro di 48. ore fotto la dire zione del Sig. Gio, Domenico Conti

noftro Concittadino. La Fefta durò fine alle ore 7. della mattina feguente. In tale occafione fu difpenfata una quantità immenfa di rinfreschi d'ogni genere,, con frutti gelati, e fcelta bifcotteria. ROMA 19. Febbrajo.

- Caduta nel venerdì notte della scorfa fettimana una impetuofiffima pioggia che durò più di 24. ore, e fpirando nel tempo fteffo un vento caldo di icirocco fi dileguarono tutte le nevi, ch' erano fulle montagne, onde gonfiatofi il Tevere fin da Domenica mattina ufcì dal fuo alveo, inondando i luoghi più bali di questa Dominante, con notabili danni degli abitanti; più grandi furono quelli che fi foffrirono nelle Campagne, nelle quali la furiofa corrente delle acque ha portete via delle pecore, ed altro beftiame, oltre moltiffimi legnami, e robe non fenza la perdita di varie perfone, delle quali fintanto, che le acque non fiano ritornate al fuo letto, non fe ne puol dare un giufto ragguaglio.

Nella Cappella dell' ccellentifs. Cafa Corfini pofta nell' Archibafilica di S. Giovanni in Laterano è celebrata queft' oggi con divota pompa la Festa di S. Andrea Corfini già Vefcovo di Fiefole con fcelta mufica, diretta dal rinomato Sig. Abate Cafali, avendo cantata Mefsa Monfig. Arcivescovo Conteffini, coll' affittenza di tutto quel Reverendifs. Capitolo Lateranenfe coll' intervento degli Eccellentiis. Sigg. Confervatori di Roma in forma pubblica, effendo il tutto riuscito di univerfale approvazione, e lode, mercè la mai fempre affannofa, e inftancabile vigilanza, ed attenzione del Sig. D. Gaetano Doria Vice-Cuftode della predetta Cappella.

S. S. lunedì mattina nel Palazzo Apoftolico Vaticano tenne il Concistoro Segreto, nel quale colle confuete formalità chiufe la bocca all' Eminentifsimo Card. Capece Zurlo, dipoi propofe diverfe Chiele Vefcovili. In feguito colle formalità confuete aprì la bocca al fudd Eminentifs. Capece Zurlo, quale fece l' iftanza per il Pallio della Chiefa Metropolitana di Napoli, che gli fu dalla S. S. ammefla, e finalmente avendoli il S. Padre impofto l' Ancile Cardinalizio gli affegnò per titolo del

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fuo Cardinalato la Chiefa di S. Bernardo alle Terme, reftata vacante fin dalla morte della ch. mem. del Card. de Simoni..

NAPOLI 17. Febbrajo.

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In quella Città nel di 5. fu fentita circa al mezzo giorno una leg-,, giera fcoffa, della quale pochi furono quegli, che fe ne accorgellero. Tre giorni dopo giunfe un baltimento, il padrone del quale depofe tutto ciò, che fu da noi riportato nello fcorfo foglio, e che fi era partito da Mellina nel di medefimo, in cui accadde il fanesto avvenimento. In feguito di quanto fi diffe riguardo al terremoto di Messina; anche adeffo con l'arrivo di una regia Fregata, giunta quì nel dì 14. ftante, abbiamo avure relazioni più ficure, le quali fono del feguente tenore.

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,, e la Cittadella rimafe notabilmente offefa, e guafta da tutti i fati. Per la feconda volta tornarono quei, che peterono frettolofamente a fuggire, e i Nobili particolarmente, che furono i primi a procurare di mettersi in falvo, fenza curare i proprj averi, e preziofe fuppellettili, fono ftati quelli, ,, che più degli altri hanno ritrovato fcampo, dicendofi che il rimanente del baffo popolo fia reftato preda delle rovine, e del quale non può aversi fin qui una efatta defcrizione. Un maggior danno per altro vien riferito effere accaduto nella Calabria ulteriore, fin dove si è eftefo un sì fpaventevole flagello, giacchè i feguen,, ti Paefi, cioè, Formica, Filogofo, "Sinopoli, Scilla, Bagnara, Potamno, Palini, Seminara, S. Giorgio, Cin» que - Frondi, Poliftene, Oppido, Sonriano, Roccella, S. Bruno, Stilo, Squillace, ed altri luoghi della Provincia fi dicono del tutto fpianaci e diftrutti, il quale medefimo infaufto deftino, febbene ancora noi non ne abbiamo ficure notizie, fi fuppone accaduto a Reggio, e a Cotrone. Gli ,, Stati poi di S Onofrio, Stefanacone, Meffiano, e Briatico, fe non del tutacca- to fono in parte caduti preda delle rovine.,,

El dì 5. mezz'ora dopo il mezzo giorno fu fentita nella detta Città di Melfina (a) una fortiffima ,, fcoffa di terremoto, che partendoli dal mare con una fiera fuccuffione fece molto danno, gettando fulle prime a terra una gran quantità di cafe; ,, in confeguenza di che tutti quegli a,,bitanti fi diedero ad una precipitofa fuga. Siccome fino all' imbrunir della fera nulla di nuovo era

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duto, crederono quei popoli fuggiti-, vi di poter tornare come fecero al ,, le proprie abitazioni, ma dopo la mezza notte un nuovo tremor della „terra, rovinò il rimanente della Città, alla riferva di fole tre Chiefe,

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[a] Meffina bella, e forte Città d'Italia nella Sicilia, nella Valle di Demona con Cittadella, parecchi forti, da cui è do ninata con vafto,e magnifico Porto, che la rende molto mercantile. Gli edifizj pubblici, i Monasterj, i quali sono ivi in gran numero, e magnifici. Nel tempo che i Francefi erano in questa Città, vi fi annoveravano da 80. mila abitanti, ma dopo il Velpro Siciliano, ella non è popolata a proporzione della fua grandezza, ed il fuo commercio e venuto meno. Il Vicerè di Sicilia vi riede 6. mefi dell' anno, ed eila contende la qualità di Capitale con Palermo. Il fuo Porto eccellente è di grand' importanza. Fu nel 1718. ridota all' obbedienza di Carlo III. per mezzo di un vigorofo affedio, che coftó molto fangue ad ambe le parti. Meffinaha dato i Natali ad Antonio di Meilina, ed a Giuseppe Molezio. Ela è fituata ful mare in diftinza di 44: leghe all Eft da Palermo ; di 21. al Nord Eft da Catinia; di 114. al Sud per l' Eft da Roma; e di 75. al Sud per l' Eft da Napoli, longit, 33, 391, latit. 38. io.

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Il Principe di Scilla, il quale fi » era refugiato fopra una barca reftò ,, fommerfo nell' onde, e la Principeffa di Girace della nobil famiglia Grimaldi di Genova reito fepolta nella caduta del proprio Palazzo nel fuo ,, Feudo di Cafalnuovo. Due feno,, mi, dei quali noi non ci ferme remo a darne la fpiegazione, hanno » accompagnato un si spaventevole fuc,, ceffo, il primo dei quali è ftato un fetore naufeante di zolfo, 1" altro un ,, aurora boreale molto eftefa, che per 3. fere fi è fatta vedere full' Orizzonte.,,

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