ya inutile, o di poca durata qualunque altro provvedimento fe non fiano genealmente proibite, ficcome è venuta nel Ja determinazione di proibire tutte le Queftue che fi fanno per feite, Ufizj, o per qualunque altra o profana, o facra funtione, fenza eccettuazione alcuna, tanto in danari, che in generi, o nelle Chiefe o fuori, e tanto nella campagna, che nelle Città, Terre, e Caftelli. Non refterà comprefa in quefta proibizione la Queftua che fi faceffe per l'elemofina di una Meffa di più ne' giorni festivi in fervizio del popolo, o per la fuffiftenza di qualche Curato, o Cappellano Curato, dove l'ufo ne è ftabilito, e non fia ftato peranche diverfamente provvifto. Come neppure le Queftue per la fuffistenza dei Poveri, e dei Frati veri mendicanti, e non poffeffori, a forma dei precedenti ordini: nè quelle Queftue, che diretta mente intereffaffero la pietà pubblica prefa nel fuo più ftretto fenfo, come farebbe per gli Spedali, Confervatorj dei Poveri, e fimili, e non in tutta la fua eftenfione; ed all' oggetto appunto che fopra di quefte non nafcano equivoci, e non s' introducano nuovi abufi, dovrà ottenerfene la permiffione o temporaria, o affoluta dal Giusdicente. E perchè potrebbe feguire, che per un compenfo alle Queftue, e per gli fteffi fini fi accrefceffero, fpecialmente nelle campagne, le Taffe nelle Congreghe, e Compagnie, S. A. R. incarica non folo i Giusdicenti, ma iVefcovi fteffi ad invigilare perchè non Legua, mentre accrefcendofi con ciò gli fconcerti in tali focietà fi troverebbero più nel pericolo di effer foppreffe. Io prevengo di tutto quefto VS. Illma. d'ordine del Real Sovrano per fua notizia, e per fua regola. Srlufinga S. A. R. che ella fi uniformerà a quefte Sovrane intenzioni, fupponendo che ella ha pur trop po convinta, che tutte le piccole fefte per le quali s' inquieta il popolo con le Queftue, non folo non danno al popolo maggior fpirito di Religione, ma lo diftolgono il più delle volte dai doveri, e dalli esercizii più essenziali, che la Religione prefcrive, e che verun male ne avverrà, fe non fi faranno che quelle facre funzioni, per le quali vi fono i fondi, edi facri Miniftri provveduti,,. Io fono rispettofamente. LIVORNO 7. Marzo. Si principiano a provare in questo Porto i buoni effetti della pace, mentre il commercio fi aumenta, ed ogni forta di generi diminuifce di prezzo, fpecialmente lo zucchero, caffè ec., afpettandofene in gran quantità da diverfe Piazze, che tenevano il tutto ne magazzini piuttosto che fottoporlo al pericolo dei Corfari. Colle ultime lettere di Londra fi è ricevuta la difpiacevole notizia di effer naufragate in quel Canale 4. Navi mercantili, che una di quì partita per quel la Piazza, e l' altre 3. deftinate per il noftro Porto col carico di baccalari, aringhe, e di altri generi. ROMA 4. Marzo. Nella fera dello fcorfo fabato pervenne in questa Dominante procedente da Pietroburgo il Sig. Canonico Benislawski Coadiutore della Chiesa di Mokilow nella Ruffia-Bianca, e prefe alloggio in una nobile Locanda in Piazza di Spagna. La di lui venuta tiene tutti in grande ammirazione, e ficcome dicefi, che spiegherà carattere d' Inviato di S. M. l'Imperatrice delle Ruffie, così egli in tal cafo riceverà le visite di formalità da tutti gli altri Miniftri sì efteri, che nazionali, e primaria Nobiltà. Il S. Padre volendo che fi accre fca l'agricoltura nel fuo Stato, ha ordinato con fuo Motuproprio, che ogn' anno fi debba rompere, e feminare la terza parte di tutti i terreni non folo dell' Agro Romano, come anche delle Provincie annonarie, coll' abolizione di tutti i patti, e vincoli che fi opponeffero a sì utile provvedimento, e col la condizione, che fe qualcuno dei Proprietari trafcuraffe di feminare quella. porzione che deve, farà lecito ad ognuno di feminarla fenza effer tenuto ad alcuna ricompenfa o pagamento aï Padróni dei terreni, i quali anzi dovranno dare gratis tutto il bifognevole. Dal Capo Maeftto muratore Mattia Manetti nel dì 9. del paffato mefe fu confegnata al refpettivo Magiftrato la nuova e vafta Fabbrica del Palazzo Comunitativo della Terra d'Orivolo nel Principato del Sig D. Emilio Altieri da effo coftruita fino dai foudamenti, con la massima economia e perizia dell' arte, onde il medefimo ha rifcoffa la piena foddisfazione, non folo dell' Architetto Romano Sig, Giuseppe Barbieri che ha ideate le pian-vo, fu fubito occupata dal penfiero di re e gli alzati della fuddetta fabbrica, ma ancora del Pubblico tutto. NAPOLI 3. Marzo. Sua Maeftà la Regina fenfibile, ai fervigj preftati al defunto Real Figlio dalle perfone addette alla di lui cuftodia, ha fatta pervenire nelle loro mani la fomma di 30. mila ducati, e il Tofone che portava la R. A. S. per ditribuirfi, il tutto reciprocamente. Fino del dì 25. del pallato mese giunse in quefta Dominante di ritorno da Roma il noftro Eminentifs. Arcivefcovo, e appena arrivato furono fuonate tutte le campagne in fegno di letizia. Nel dì primo del corrente fi portò a Caferta per inchinare le LL. MM., e nel fuffeguente giorno fu complimentato come Cardinale da tutti i diftinti Perfonaggi di questa Cittì. Con fommo difpiacere fiamo coftretti a continovare la dolorofa narrazione dei danni apportati dai violenti, e replicati terremoti. Tutte le lettere ulteriormente, ricevute fono tra loro concordi fulle trifte notizie di quefto terribile avvenimento. Alcune foggiungono con più trifto tenore, che anche nella Calabria Citeriore la terra avea principiato a tremare, e che per quella eftenfione di paeseda noi negli fcorfi fogli accennata, feguitano le fcolle di tal flagello, ed afficurano, che nel dì 23. del paffato mefe altra ve ne fu fenfibiliffima nella Galabria Ulteriore, per cui il mare ha gettati alla riva molti cadaveri, e una quantità grande di pesci morti: è così impetuofo in certe ore il fluffo, e refluffo del medefimo da trafportar l'acque fino all' eftenfione di due miglia, le quali nel ritirarfi traggono feco i miferabili avanzi delle fabbriche già cadute. Il dettaglio più circoftanziato che ci fia fin qui pervenuto de' Paefi diftrutti in diverfe parti di quella Provincia, lo riporteremo qui appreffo. I fentimenti di compaffione in sì luttuofe eircoftanze.fi fcorgono manifestamente in ogni ceto di perfone, e recano non poco conforto all' affitta umanità. La Principeffa vedova di Villafranca, una delle primarie e più ricche Signore di Meflina, effendo fugzita eTa pure alla campagna feguitata da immenfo popolo, che procurava di porfi in fal provvedere ai bifogni di tanta gente. Dette ella immediatamente ordini premurofi, perchè da fuoi feudi al più prefto che foffe poffibile fi recaffero al luogo del fuo foggiorno tutti quei generi, che potevano effer neceffari. Le gra fce, il vino, abiti, tende, legname, ed il beftiame colà efiftente fenza risparmiare neppur quello deftinato al lavoro dei terreni, tutto fu prontamente fpedito, ponendo in tal forma qualche riparo ad una delle tante fventure, che erano per opprimere quel popolo. Merita parimente di effer riferito il feguente fatto. Mol. ti facchini vennero impiegati in quefta Città nel trasporto dai refpettivi luor ghi di tutti quei generi, che per ordine Sovrano fi pensò d' inviare a Meffina, e in Calabria. Terminato il lavoro furono chiamati a ricevere la mereede delle loro fatiche. Moffero per altro la tenerezza di chi li afcoltava allorquando a viva voce tutti ricufaro no qualunque denaro, efprimendofi di non voler profittare fulle miferie de loro fimili, pregando la M. S. che fi degnafle piuttosto di erogare quefta fomma in follievo di quegli che gemevavamo attualmente.. Nota dei Paeft, che fino al dì 3. di marzo fappiamo effer diftrutti in più parti nella Calabria Ulteriore alla Cota di Mezzogiorno, e Ponente, per il primo, e fecondo terremoto del dì 5. del paffato mefe di febbrajo, giorno dedicato a S.Agata Vergine, e Martire, alle ore 19. e un quarto del corr.anno 1783., 1. La Real Piazza di Messina, con Relazione del Governatore della Città, di Reggio, il quale appurò la preci fa deftruzione di ela, e quindi vid: de l' incendio per 3 giorni, ma non fi sà il di più della Sicilia, intorno alla quale fi fuppongono troppo in-" faufte le notizie che fi attendono. 2. La Città di Reggio, e recinto de fuoi Cafali tutto distrutto. 3. Galatro diroccato tutto col Monaftero de' Cappuccini. 4. Laurcana nella notte de' 7. dirocca ta in buona parte, e nel venerdì rovinata quafi tutta con morte di molti. Piquo diroccato quafi tutto nel mercoledì, e giovedì de' 6. febbrajɔ con gran mortalità. 5. 13. Carida. 14. S. Pietro. 15. Dirame diroec. tutti con morte de❜loro abitanti 16. Garapoli diroccato tutto per intiero colla perdita di molte perfone. 17. Mileto diroccato tutto per intiero nel giorno 5. a ore 19. e un quarto colla fua Cattedrale, e colla morte di quafi tutti i Seminarifti, ed altre perfone che li fervivano, e quei pochi Seminarifti che fi fono falvati, fi gettarono dalle finestre. 18. Rofarno. 19. Gioja diroccati per intiero con morte di molti. 20. Sajano nel giorno 6. diroccato tutto per intiero con perdita di quel magnifico Tempio, e Monaftero di Do menicani, effendo reftati fepolti nelle rovine tesori immenfi conceffi da tanti Regnanti; con più la caduta di quei Cafali circonvicini, e morte di quali tutta quella popolazione. 11. S.Onofrio. 22. La Roccella diroc. tutti con morte di quafi tutti gli abitanti. 23. S. Elia, il Monaftero de' Padri Riformati diroccato tutto con gran mortalità di Religiofi. 24. Lauriana, il Monaftero di quei Pa dri Domenicani reftò diroccato tutto senza morte di quei Religiofi 25. Careida, il Monaftero de' Padri Riformati dirogcato tutto fenza morte di quei Religiofi. 26. Caraffa. 27. S. Calogero rovinati nella maggior parte con perdita di moliti abitanti. 28. Bagnara diroccata tutta con la morte di molti. 32. Sinopoli. 33. Broi. 34. Oppido. 35. S. Crifina. 36. tutti i Cafali di effo. 37. S. Stefano. 38. Serra, e il reftante de' luoghi fino alla Città di Monteleone fono danneggiari, ma non totalmente diroccati. La perdi ta delle perfone è grandiffia, ma non - fi può fapere per ora. Si afpettano le ulteriori notizie nella ventura fet timana. 39. Scilla diroccata, ed il Conte di Sinopoli, che fi era refugiato nella fua Marina fopra una Feluga, nel fecondo terremoto del venerdì 7. cor. rente naufragò colla medefima,infieme con molte altre piene di uomini, donne, e fanciulli di ogni ceto, con gli abitanti ancora dei Cafamenti vicini a' detta Marina. 40. Sirizzano diroccato tutte colla per dita de' fuoi abitanti, e del Barone che rimafe fepolto fotto il proprio Palazzo con tutta la fua Corte. 41. Cafoleto diroccato tutto, con effer reftati femivivi tra le rovine del Pa lazzo il Principe, Principeffa, Padre, Madre, Principino primogenito, con altri 4. de' loro figli, e tutti i fami liari; ed effendo ftati uditi i lamenti di tanti infelici Signori, il Tribu nale di Catanzaro fpedi molta gente con Maeftri di arti, e Soldati, affine di dare ad effi ogni foccorfo fe foffe poffibile. 41. Monteleone diroccato in buona parte con perdita di poca gente, per avere avuto tempo di fuggire ne' 5. e 6. febbrajo. 43. Terranuova diroccata tutta colla morte della maggior parte de' fuoi abitanti, unitamente alla Principefa di Gerace Padrona, con quafi tutta la di lei Corte, nell' atto che ftava per ufcire dalla fua ftanza, effendo caduto il Palazzo; e vi perfero la vi ta anche un Miniftro della Regia Udienza di Catanzaro D. Niccola Mon tella, lo Scrivano Gabbrielle de Rofa, e i foldati di campagna che erano preffo di loro. Firenze. Al negozio di antiquario del Federighi in via de' Guicciardini fi comprano, e fi vendono Medaglie antiche, e moderne in oro, argento, e bronzo: Bronzi antichi, e moderni: Pie tre incife, generi di Storia naturale, e ftampe di pregio. Chi defideraffe fare acquisto di alcuna di tali rarità, porrà indirizzerfi al fuddetto con lettera franca di posta, che puntualmente farà fervito. PORTOGALLO L Augufto noftro Sovrano fi trova alquanto indifpofto; a tal' effetto i Medici di Corte fi fon portati a Salvaterra per vifitarlo, ingnorandoft fin qui il carattere del fuo male: il rimanenre poi della R. Famiglia gode un otti mo ftato di falute. Informata S. M. la Regina dei misfatti commeffi da quei malviventi; che mediante gli ordini dati, e le prov videnze già prefe fi trovano in potere della giuftizia, ha fatto notificare a quefto Intendente Generale di Polizia, che coloro, che fono ftati trovati con armi da fuoco fubifcano la pena di morte. Intanto le pattuglie feguitano a girare per la Città, invigilando con ogni follecitudine alla tranquillità degli abitanti. E' giunta notizia, che un armato re Inglese predaffe nel dì 14. dello fcorfo genn. un bastimento Americano carico di baccalari, e droghe, il quale era deftinato per Cadice, e che dal medefimo fia ftato condotto nell' Ifola d' Jerfey. Continuazione dell' Editto ec. Ved. N: quefto Regno fia reftituito ai padroni delle riferite manifatture quel che avranno per effe pagato nella detta Dogana di Lisbona, ritenendofi folament te il 4. per cento di dazio; e lo fteflo fi praticherà nelle Dogane delle fudderte Ifole, e del Brafile,,, ,, Ho altresì ftimato opportuno, che tutti i generi effetti, e manifatture, o fiano di produzione, o lavorate in Goa, o degli altri Dominj Portughefi di quel lo Stato, o dei paefi ftranieri dell' Afia, e della Cina, o di qualfivoglia altra par te di là dal Capo di Buona-Speranza imbarcate nel fuddetto Porto di Goa in Vafcelli da trafporto, o in qualfifia altra imbarcazione Portoghele, e tra sferite al Porto di Lisbona, fe qui fafanno vendute per fuori del Regno, non paghino altri diritti, che il 4. per cento di dazio: e fe dovranno reftare dentro effo Regno, paghino i diritti dell' ingreffo, che fono già ftabiliti; accettate però in primo luogo le manifatture di cotone, come fono Zuartes, Coromandeis, Chellas, Cadeas, Lixbas, Languis, ed altre, volgarmen te chiamate manifatture di nero, le quali o fiano vendute per dentro, o per Ordino altresì, che i Vafcelli Por- fuori di Regno, pagheranno la metà toghefi che ufciranno dal Porto di que dei diritti d' ingreffo, e quelle che fa fta Capitale col deftino per i diverfi Por ranno portate fuori pagheranno inoltre ti dell' Afia, e che entrando in quello il Confolato d'ufcita; eccettuati in fedi Goa per fcalo, o per fermarvifi, o condo luogo gli Elefanti, i Bafetas. che per qualfivoglia motivo vi negozie Callas, Doreas, Dotiz, ed altre maniranno co' generi effetti, e manifattu- fatture bianche dello fteffo cotone, che re, che porteranno d' Europa, cavando fi comprino per dipingere,o per ftam P' atteftató attentico della Dogana di pare nelle fabbriche della Tintoria fta quella Capitale, per cui cofti che quel- bilité in Portogallo: le quali manifatle che effettivamente fcaricarono, future benchè debbano pagare gli effi rono vendute, e ne pagarono i diritti, prefentando il detto atteftato della Dogana di Lisbona, qualora ritornino in 20. pag. 153. diritti d' ingrefso per l'intero, come le altre manifatture di tal qualità, che refteranno vendute dentro il Regno. fubitochè faranno di nuovo prefentate nella Cafa dell' Indie dipinte e ftampate nelle fuddette fabbriche, o che vengano quelle dal Porto di Goa, o da qualunque altro dell' Afia. fi reftituiranno ai padroni di effe, mezzi i diritti che avranno pagati al banco. (Sarà continuato. ) SPAGNA MADRID 25. Febbrajo. Per mezzo d' un Corriere ftraordinario fpedito alla Corte dal Conte d' Aranda noftro Ambafciatore a Parigi, il Re ha ricevuta la ratifica degli Articoli Preliminari di pace coll' Inghil terra firmati da S. M. Britannica nel Palazzo di S. Giacomo il dì 5. del corrente, e cambiati il dì 9. a Verfaglies tra il fuddetto Signor Conte, e il Sig. Alleyne Fitzherbert Miniftro Plenipotenziario della Gran-Brettagna. Frattanto fi dice che la preledata M. S. nominerà il Cav de la Heredia Segretario d' Ambasciata alla Corte di Francia (fpedito già a Londra per varie importanti commiflioni, concernenti le negoziazioni) alla Dignità di Configliere di Stato nel Dipartimento di guerra, con una penfione annua di 18. mila lire; e che inoltre gli conferirà il titolo di Conte della Pace. Volendo il Re ricompenfare i buoni fervigj, e meriti del Direttor Generale dell' Armata Don Luigi di Cordova, fi è compiaciuto di promoverlo al grado di Capitan Generale della medefima; parimente la M. S. ha promoi al rango di Tenenti Generali i Capi Squadra Don Ignazio Ponce de Leon; Don Antonio di Pofada; Don Antonio, Oforno Herrera; e D Antonio Barcelò Dalle ultime lettere di Cadice fi fente, che non fi erano ancora incominciati a difarmare i legni da guer ra, e che il Campo di S. Rocco era fempre nel medefimo ftato. FRANCIA PARIGI 24. Febbrajo. Uno dei principali motivi, che ha indotto il Re della Gran-Brettagna ad accellerare la pace, dicefi effere itata non tanto l'eftrema penuria di grani in cui fi trovavano tutte le Provincie, lo che avrebbe potuto cagionare dei finiftri avvenimenti, quanto la fomma immenfa dei debiti di quella nazione, poichè fecondo un calcolo ftampato in varj pubblici fogli fi rileva che nell' anno 1700. era di foli 15 milioni di lire fterline; che durante la guerra fotto la Regina Anna, fi trovò afcendere nel 1714. a 55. milioni; che da quell' epoca fino al 1740. non diminuì che di foli 8. milioni; che alla pace di Aquifgrana nel 1748. accrebbe dai 47. fino ai 72. milioni; quindi la guerra terminata nel 1763. l'aumentò a 148. milioni, e 12. anni di tranquillità non la diminuì che di 12. milioni. In confeguenza, allorchè incominciò la rivoluzione delle Colonie detto debito era di 136. milioni, ed al principio dell' anno corrente è giunto à 200. milioni di lire fterline. GRAN-BRETTAGNA. LONDRA 25. Febbrajo. Nel dì 21. Lord Cavendish dopo aver parlato di nuovo con gran forza, ed energia nella Camera de' Comuni contro le condizioni della pace, fece la feguente propofizione. I. Che la Camera in confiderazione della fede pubblica doveva, afficu rare il Re che ella inviolabilmente aderirebbe alla pace conchiufa tra la M. S, e le altre Potenze, in confeguenza degli Articoli provvisionali, e preliminari. II. Che detta Camera fenfibile alle paterne cure dimostrate dalla prelodata M. S. per il fuo popolo, avrebbe fatti tutti gli sforzi poffibili per profittare dei vantaggi della pace. III. Che S. M. nel riconofcere I' Indipendenza d' America avea agito.fecondo le circoftanze dei noftri affari, e conforme ai fentimenti del fuo Parlamento. IV. Che le conceffioni che abbiamo fatte alle Potenze, colle quali eramo in guerra, non poffono effere giuftificate, e fono troppo grandi, ed ecceffive. V. Che la medelima Camera prenderebbe in confiderazione l' infelice ftato dei Realifti, e gli fomminiftrerebbe quell' ajuto che merita la loro condotta. Dopo alcuni dibattimenti il Cav. Orazio Mann ( Nipote del noftro Miniftro Plenipotenziario alla Corte di Tofcana) fi alzò e pronunzia un difcorfo quanto concifo, altrettanto fenfato e ben ragionato, di cui eccone la foftanza. |