페이지 이미지
PDF
ePub

di qui ogni giorno, è a claschedun' ora: fono stati imbarcati 48. cannoni di 24. libbre 'dr pails, e negli Arfenali fi lavora con indicibile premura; 400. pa mattieri i fono inviati a quella volta con moiti forni di ferro da campagna. Quefti hanno avuto per ordine efpreffo di Cefare un fiorino di più al mete di quello fi foleva pagare nell' altre fpe dizion), e ciò perchè poffano provve derfi di vino nell' Ungheria, ove l' acque non fono come fi è detto dell' ultima perfezione

A tutti Maeftri Chirurghi, e Barbieri, che tengono bottega aperta in Città, e nelle Provincie è ftato intimata un ordine Sovrano, in vigore del quale ciafcuno di effi viene obbligato a fomminiftrare in cafo di guerra que de' fui garzoni, poichè eflendo tenuti tutti i giovani, che fi dedicano a tal profefsione a frequentare l'Univerità, e ftudiarvi colle dovute regole, Così potranno le A mate effer meglio provviste di Chirurghi per l'avvenire, di quello to fono trate in paffato

Pare che fi confermi quanto fu da nni accennato intorno allo fviluppo di una evidente rottura tra la Russia, e la Porta Multe lettere afsicurano le intraprofe fatte dall' armi di S. M. l' Imperatrice nella Crimea. Non è fug. gito dalla vita degli Offervatori, che quella Potenza, che fino dall' immortal Regno di Pietro il Grande, ha fempre tentato di divenire padrona del Mar-Nero, e che vi era riufcita in gran parte col Trattato di Kainardgy, in cui venne riconosciuta l' Indipendenza della Crimea, non abbia ottenuto il fuo intento colla forza, e con una repentina irruzione. Sorprefi gli Ortomanni, e sdegnati per tal motivo fanno sfilare le loro truppe verfo la Città di Vidinoe fono rimafte fofpefe le negoziazioni di pace, annunziando tutto una guerra fanguinofa e diftruttiva. Non vi è dubbio infatti che la Rufsia o Gain qualità d'alleata di Sain Gueray attuale Kan della piccola Tartaria, o fia in qualità principale, fi ritrova ora in poffeffo, non folo di quella fertile Provincia, ma ancora di tutto quel tratto di paefe fin qui occupato dai Tar

tari del Kuban. Non è gran tempo che un efercito Ruffo entrò in quella Penifola, e prefe poffeffo di tutte le Città Borghi, e Caftelli ivi efiftenti, occupando ultimamente a viva forza l' Ifola di Taman potta full' ingrefso dello Stretto di Caffa, che unifce il Mar Nero a quello delle Zabacche, Iola non tanto confiderabile per la fecondità del terreno, quanto per la vantaggiofa fua fituazione per cui chi n'è Padrone non folo può dirfi tale intorno alla medefima, quanto ancora a molti adiacenti Paesi. BERLINO 14. Giugno.

Abbiamo avvifo da Potzdam, che il Re accompagnato dal Principe di Pruffia vi giunte jeri in perfetta falute, dopo aver fatta la rivista dei Reggimenti adunati preffo Cuftrin, Star gard, e Graudenz. Nel dì 11. la Regina partì per Schonchaufen, ove la M. S. penfa di paffarvi l'eftate.

Scrivono da Graudenz, che il Re fi era dimostrato molto contento di tutto ciò che riguarda il militare, ed è rimasto altresì foddisfatto di ciò che appartiene al Civile. Egli ha fatta conofcere la faa approvazione nei termini i più obbliganti al Sig. Golz Prefiden te della Camera, ai Sigg. di Konkwlz, e Dornhart Direttori della medefima. Finalmente la M. S. ha affegnati 6o. mila Risdalleri per rindennizzare quanto vi fi è fofferto a motivo delle inondazioni, ed altra fomma di 10000. Risd. in favore delli Stabilimenti dei nuovi Coloni.

TURCHIA
COSTANTINOPOLT 28 Maggio.

Il Gran Vilir non ceffa d' inviare dei rinforzi alle truppe che fono di guarnigione fulle noftre frontiere; i Giannizzeri ammaeftrati tutti i giorni dagli Ufiziali Europei fono obbligati a fare le loro evoluzioni alla prefenza dei medefimi. Se tuttociò non annunzia la guerra, prova per altro che i noftri formidabili vicini debbano feriamente ponderare le loro forze prima d'attaccarci; qualunque cofa fia per accadere, vedremo prefto molte riforme che malgrado la loro particolarità, non mancheranno di meritarfi l'approvazione dei Muffulmani i più fanatici.

Il Sultano ha fatti ftrangolare un

Pa

Pafcia, eun Capigy Bachy, molti Aga, e un gran numero d' Ufiziali fubalter ni, convinti d' aver defolate molte famiglie per mezzo delle loro efazioni ingiufte: fimili efecuzioni fono atlai frequenti tra noi, e non vi è alcuno che non le applaudifca col miglior cuore del mondo.

ITALIA

MILANO 2. Luglio..

D

Monete d'oro calanti, di cui fi valef fe far ufo da qualunque altra Caffa pubblica, o privata, fotto la pena contro chiunque ardiffe fpendere Monete ica-. lanti non tagliate, di feudi 50 per cias fcuna volta, oltre la confitca delle medefime Monete, da dividerfi il tutto per metà tra il Fifco, ed il Denun ziatore. III. E ficcome fi fono nel decorfo anno coniati in Modena. deglis Scudi nuovi con l' Impronto del prefente Regnante; così per maggior comodo, e reciproco commercio, ordiniamo in feguito degli opportuni efperimenti fatti in quefta Regia Zecca, che detta fpecie venga da quì in avanti confiderata come inferita nella vegliante Tariffa, e per confeguenza ammeffa in que-' fto Stato con la regola feguente. Scudo nuovo di Modena dell' anno 1782. Pefo denari 22. grani 15. e tre quarti Valore lire. foldi 5. IV. Comandiamo pure ad oggetto di maggiormente agevolare l'introduzione delle fpecie utili alla Negoziazione nazionale, che da quì innanzi le Doppie di Francia de' due Scudi, o fia Armette, ritenu

Oggi è stato pubblicato, e affiffo nei luoghi confueti il feguente Editto. GIUSEPPE II. ec ec. ec. Concambio delle Monete d'oro, e di argento non comprefe nella vegliante Tariffa, fpirato che foffe il termine del corfo interinale, doveva a norma degli Ordini già pubblicati, profeguirfi foltanto nella Regia Zecca di questa Città. La limitazione però di tale unico luogo poteva riefcia re talvolta incomoda agli Efteri, che entraffero nello Stato con alcuna delle Monete predette, ed anche ai Nazionali fteffi pofti in fituazione difcofta da Milano, ai quali per qualche accidentalità foffero pervenure delle Monete medefime Volendo Noi pertanto fato il pefo prefcritto nella vegliante Gricilitare al Pubblico i mezzi di adem pire a quefta parte della Legge, e provvedere al tempo fteffo ad alcuni altri oggetti intereffanti il vegliante Sistema Monetario, abbiamo date le feguenti difpolizioni. I. Reftano autorizzate le Caffe Provinciali della Finanza, e le principali Ricettorie pofte al Confine in virtù degli Ordini già ab baffati ad eseguire il Concambio, di cui fi tratta, fecondo il metodo prati cato al principio del nuovo Sistema Monetario, ed a norma della Tariffa interinale allora pubblicata. II. Abbiamo_pure autorizzate, oltre le predette Caffe Provinciali, anche tutte le Ricettorie dello Stato a ricevere i zecchini, ed altre Monete d'oro calanti dal pefo legale, fecondo la valutazione prefcritta nell' Articolo fecondo dell' Editto 23. aprile 1779, ingiungendo ai Caffieri, e Ricettori l' indifpenfabile obbligo di tagliarle fubito alla prefenza del Prefentatore, in cafo che non foffero ancora tagliate, il qual obbligo del taglio refta pure impofto per le

da, abbiano corfo in questo Stato a dire 30. 16. V. Nell' atto pertanto, che partecipiamo al Pubblico quefte difpofizioni, dirette fpecialmente a facilitare a chiunque il Concambio delle Monete efclufe dalla Tariffa, ed a prevenire la Spendizione già proibita delle. Monete d'oro calanti dal pefo legale, facciamo altresì fapere, che vogliamo offervato, e mantenuto in coftante vigore il vigente Regolamento Monetario, incaricando al Senato, al Magi ftrato Camerale, alla Regia Inten denza Generale, ai refpettivi Intendenti Provinciali, e Pretori Locali, ed ogni altro Dicaftero, Giudice, o Perfona, cui appartiene, o poffa apparte nere, perchè in vifta anche delle prefenti maggiori facilitazioni, curino efatramente, e facciano intieramente e-i feguire, e dare il più efarto adempi mento non meno a quefte nuove difpofizioni, quanto a turro ciò, che fi contiene nel Regolamento Monetario pubblicato cogli Editti de' 25. ottobre 1778.,e 23. aprile 1779, che refta in

pic no vigore in tutte le parti, a cui non viene derogato dal prefente, procedendo a termini de' medcfimi Editti contro ogni Contravventore, e fpecialmente contro chiunque ardiffe fpendere, e così porre in circolazione fenza eflere tagliate Monete d'oro calant. oltre la tolleranza legale; Ed affinchè niuno pofla allegare ignorau za, ordiniamo che il prefente venga pub blicato nelle tohte forme in tutti i confueri luoghi dello Stato. Dato in Milano il dì 30. Giugno 1783.

FIRENZE 7. Luglio.

Jeri il Marchefe Santini Inviato ftraordinario della Repubblica di Lucca dette un lauto pranzo a contempla zione del Conte Don Michele Pignat telli, che dalla Corte di Napoli è ftato deftinato in qualità d'Ambafciatore ftraordinario a quella di Francia. Oggi poi il Cav. Mann Inviato ftraordinario, e Miniftro Plenipotenziario di S. M. Britannica ha dato altro magnifico pranzo a riguardo del prelodato Ambafcia

tore.

ROMA 2. Luglio.

S. S. attefa la venuta, e dimora che và facendo in quefta Dominante S. A. Sereniffima l'Elettor Palatino, fi e de gnata coi foliti Biglietti di Segreteria di Stato di confermare per un altro Trimestre i Confervatori, Caporioni, ed altri Ufiziali dell'inclito popolo Romano, che fecondo il folito dovevano terminare le loro incombenze alla fine dello fcaduto mefe di giugno.

Sufcitatofi Domenica il giorno un fiero temporale, e caduto un fulmine in una piccola capanna nella Tenuta di Procojo nuovo nelle vicinanze di Prima Porta fpettante all' Eccellentifs. Cafa Altieri, uccife due fratelli campagnuoli mietitori, che ivi erano ricoverati.

Sabato il giorno S. A. S. Elett. vidde paffare dalle fineftre del Palazzo di fua Refidenza la folenne Cavalcata per la fcritta prefentazione della Chinea, ed in feguito andò nella Bafilica di S. Pietro ad offervare l'atto di fimile prefentazione fattafi al S, Padre dall' Eminentifs. Don Filippo Colonna Gran Conteftabile del Regno di Napoli in nome della Maestà del Re delle due Sicilie,

dipoi fervito da Monfig. Albici Econo mo della Rev. Fabbrica, fi mife ad of fervare l' illuminazione a lanternoni fattafi iulla Cupola, facciata, e portici di detto facro Tempio, e quindi paffato alle fineftre del cafamento, fotto di cui resta il quartiere dei toldati Roffi, vidde con fuo piacere l' altra illuminazione a fiaccole, e circa un'ora di notte fi portò al Palazzo del Duca Salviati ad offerväre da quella Ringhiera l'incendio. della Girandola ful Caftel S. Angiolo, dopo di che fi trasferì al Palazzo del fuddetto Eccellentisf. Sig. Gran Conte ftabile a vedere la vaga illuminazione di quelli appartamenti, specialmen te della Galleria, ed a godere in fine l'incendio della scritta macchina, essendo ftate dappertutto fervito di abbon danti, e fquiliti rinfreschi di ogni genere di gelati.

Domenica mattina andò in San Pietro, ove in an Coretto per lui eret tofi vicino la Confeffione, tette prefente a tutta la gran Meffa Pontifica tali da S. B. per la ricorrenza de' glor. SS. Apoftoli, Protettori di Roma, con l'affiftenza del facro Collegio, ed Or dini della Prelatura in Abiti facri, quale terminata pafsò nella Cappella del Crocififfo, ove il Santo Padre fi fpogliò dei Paramenti, ed in tale occafione l'inchinò, e complimentò. Nel giorno ritornò in quel facro Tempio ad afliftere a' folenni fecondi Vefpri celebratifi da quell' Illuftrifs. e Reverendifs. Capitolo, coll' intervento di molti Car dinali, terminati i quali fi portò ad offervare nello fcritto luogo le due magnifiche illuminazioni a lanternoni, e fiaccole della Cupola, facciata, e porti ci del fudd. Tempio, e pofcia fi trasferi in Cafa del Sig. Ab. Altieri, che refta fulla Piazza di Ponte S. Angiolo a vedere la feconda Girandola, e quindi ritornò dal Sig. Don Filippo Colonna a vedere l' altro incendio della feconda macchina.

Lunedì mattina fu a vedere la Chiefa di Santa Maria in Araceli dei PP. Min. Ofs. Francefcani, le Carceri di S. Pietro che reftano fotto la Chie fa di S. Giuseppe de' Falegnami, e l' altra Chiefa fpettante agli Accademici

di S. Luca, andò finalmente dal Sig. Abate Antonio Pennacchi a vedere il fuo belliffimo, ed antico Museo. Nella fera, dopo di aver veduto paffare dalle finestre del Palazzo di fua Refidenza il S. Padre, che sloggiando dal Vaticano fi portò ad abitare al Palazzo del Quirinale, pafsò alla Converfazione del Sig. Ambafciatore di Spagna, e quindi da Monfignor de Bayanne Uditore di Rota Francefe, dal quale fu data una fontuofa Cantata, ed una lauta cena con invito di varia Nobiltà. Si crede che fra pochi giorni fi metterà in viaggio alla volta di Loreto.,

NAPOLI 30. Giugno.

S. M. nel dì 28. fi portò a Caferta, ove fi trattenne al divertimento della così detta Caccia del Diluvio, e nella fera andò all' Opera Buffa, che ha per titolo la Villana Riconofciuta: Quefta fi rapprefenta nel Teatro del Fondo, itato aperto per la prima volta in quest' anno, e la mufica del Sig. Cimarofa ha incontrata molto l'approvazione del pubblico.

Dicefi effere ftato fpedito un Corriere al Duca di Serra-Capriola, che come è noto fi porta al fuo deftino in qualità di Miniftro Plenipotenziario alla Corte di Pietroburgo. Corre voce che il detto Corriere gli porti avvifo di fofpendere il fuo viaggio, ignorandofi, fe ciò fuffifte, qual poffa effere il motivo di una tal fofpentione.

refto, ne porfe avvifo al Colonnello, che informandone fubito S. M. otten ne dalla medefima la fcarcerazione. In questo tempo peraltro i fuoi Compagni fi portarono a tutti i polti, ove fono foliti di ftare i famigli, e dopo averli baftonati, e cacciati fuori dei medefimi s' impoffeffarono delle loro armi. Non contenti di tutto quefto andarono in fretta alla Vicaria medefima per fare altrettanto, e quivi dato fcambievolmente di mano all' armi, feguì un fatto in cui reftò ferito a morte un Cadetto. La Cavalleria intanto e la milizia accorfe, circondando il Palazzo della prefata Vicaria, e gli Ufiziali tutti procurarono di fedare il tumulto della Città, col rinuire i Cadetti mandandoli al reggimento. In feguito daremo conto del refultato d' un tale affare.

Con il feguente R. Difpaccio è ufcito un Ordine, che nello spazio di due mesi siano misurati tutti i terreni di quefto Regno. Il medefimo è diretto al Commifario di Campagna.

;, L bene dello Stato ha determina

to il Re ad una economica defcrizione delle Popolazioni, e de' Terreni, che compongono i fuoi Reali Dominj. A tal' oggetto la M. S. ha formato l' anneffe Iftruzioni, delle quali VS. Ima. di Sovrano comando ne passerà una copia ftampata a Governatori Locali, ed a' pubblici Rappresentanti di ciafcun Paefe di cotefta Provincia, con ordine di a dempiere quanto in effe ftà prefcritto. Invigili VS. Illuftrifs. all' efatta efecuzione di quefto Real' ordine fenza cagionar alcun difpendio alle Università, ed a' Particolari, eccetto il femplice pedatico, con fpedir fubito i circolari per quefta fola Incombenza fenza unirci altri ordini per non ritardarfene la efecuzione, Prevenendola che fe oltre al numero di trecento occorrono altri efemplari lo dica, e che per quei Paefi di fua Giurisdizione, i quali mancano i Governatori Locali, e fono in Sopraintendenza, ne preverrà con lettera i refpettivi Soprintendenti, ed il Reggente delG. C. perchè vi deftinino perfona di lo ro confidenza nativa del luogo, la quale queft difimpegno faccia le veci di Governatore Locale.,, Carlo Demarco.

Il feguente cafo accaduto, ha cagionato non poco ftrepito in quefta Capitale. Oggi un Ufiziale dei Cadet ti fi è portato nella Vicaria, all' ef fetto di parlare ad uno di quegli Scrivani, che doveva confegnargli alcune carte; lo Scrivano medefimo oltre al non averle in ordine, gli ha rifpofto con maniere improprie, e fenza rifper to, per la qual cofa moffo a sdegno l' Ufiziale gli dette una batonata. In feguito nacque un gran fuffurro nella Vicaria, ed effendone stato fatto il rapporto al Reggente, che fi trovav nel proprio Tribunale, ordinò che foffe carcerato l' Uzile, la qual cofa fu tofto eseguita, febbene con qual-la che refiftenza. Il Reggimento, che come ognun sà, è composto di due mila in nobili venuto a notizia d'un fimile ar

[ocr errors]
[blocks in formation]

93

SIGNORE.

Oi vi fiete dichiarato in mio favore du V rante il corfo delle mie difgrazie con altrettanta grandezza d'animo, che coraggio, due virtù, che non fempre fi trovano riunite infieme, imperocchè le perfone onefte di rado sono valorofe almeno di quella bravura, che confifte, non ad affrontare il fuoco di una batteria, la punta di una fpada, ma a refiftere al potere armato dalla calunnia. Gli uomini, i più virtuofi fi limitano ordinariamente a gemere fotto le oppreffioni; fovente ancora ne riguardano l' ecceffo, come una prova contro gli oppreffi: incapaci d' una fcelieratezza, giudicando troppo degli altri fecondo se stessi ; il loro primo moto all' afpetto d' una violenza commeffa da gente impiegata è di credere, che ne è stato dato il motivo, e quando l' ingiustizia ne è dimoftrata, fono più difpofti ad allontanarsi da una vittima per compiangerla, che di avvicinarfele per foc correrla.. Una moderazione, che effi prendono per l'amore del dovere, e che non è forfe che quello della tranquillità gl' impegna al fi lenzio. Sofpirano a mezza voce nel tempo che gli fcellerati agifcono: quindi è, che non fi vedono prevaricazioni punite, e neppure repreffe, fe non quelle, che minacciano di distrugge re degli uomini cosi corrotti quanto i loro per fecutori. I Lupi col riunirfi poffono ottenere, o far giustizia di una tigre, ma gli agnelli, che non hanno aftuzia di far corpo, non belano che inutilmente, a mifura che tiáfcuno di effè divorato fotto gli occhi della mandra. Voi hete una di quelle anime privilegiate, che la natura non ha punto macchiata di questa fatale indolenza; voi riunite la coftanza alla delicatezza ricevetene i miei ringraziamenti, e voti, purché quefto atto di dovere d'altronde cosí foddisfaciente per colui che ne è dotato non vi divenga funefto. Quan ta maggiore riconofcenza mi impone ció che voi avete avuta la generosità, di fare per me, altrettanto mi recherebbe difpiacere, che per una conseguenza del voltro affetto nell'impegnarvi a prendere a cuore ció che può intereffarmi, pubblicafte, e c defte delle notizie deftituite di fondamento, degli aneddoti maligni, o indifcreti di cui foffi 1 oggetto. Per esempio ho veduto con qualche

cra

pena nei voftri ultimi fogli dei dettagli fopra un prè tefo rapimento, fopra dei pretefi pericoli, fopra dei pretefi combattimenti, dei quali ero il protago nifta. In avvenire vi prego non pubblicate cofa alcuna in quefto genere, che non ne fiate iftrui

to da me medefimo. Vi faró noto tuttoció, che potrà intereffarmi, onde riguardate come favole tutti i racconti, che fopra a questa materia riceverete per altre vie. E' nonostante vero, che quei fatti, di cui qui fi tratta hanno potutó ávere una fpecie di fondamento. Il foggiorno d un' efente della Polizia di Parigi in mezzo a Londra non è un' illufione. Quefto infame è venuto, ha moftrato il fuo ordine, e niente ha ottenuto. Qual foffe tal' ordine non fi sà. La commiffione è ancora un mistero. Affettava inoltre pubblicamente una sfacciataggine cosí poco ordinaria a quefta fpecie, che fi deve credere, che aveffe per iftruzione fpeciale di cercare di fmascherari ma non ho creduto neppure un momento, che io ne poteffi effere l'oggetto. Le perfone le più informate hanno fuppofto, che foffi incaricato o di comprar a prezzo d'oro dei manofcritti infami, che compromettono per quanto fi dice un nome infinitamente rispettabile, e facro per ogni perfona onefta, e di punirne per qualfivoglia mezzo gli autori, editori ec. In neffuna maniera adunque quefte operazioni non potevano riguardarmi. Ho offervato con la più grande tranquillità il foggiorno di quefto emillario • e non ho avuta alcuna parte alla denunzia che ne è ftata fatta al pubblico. Sono rimasto foltanto forprefo colle perfone illuminate di quefto Paefe di due cofe. La prima è la tranquillità del popolo, che conofcendolo non gli ha fatto pagare l'oltraggio, che faceva colla fua presenza, e difcorfi alla costituzione Inglefe. La feconda, che il Duca di Chartres trovando qui nelmedefimo tempo portafle alla fua bottoniera l' ifteffo ordine che aveva quefto efcremento del difpotifmo; che l' ifteffo cordone ful fe, comune a un Principe del Sangue di Francia, e a un Ufciere della Polizia, cioè a dire a uno degli ftrumenti della più infame oppreffione, che fia giammai efiftita. Quefta inconcepibile di(parità ha divertito g Inglefi frivoli, fcanda lizzato gl' Inglefi ferj, e afflitti quegli onefti Francefi, che qui fi trovano, i quali venerando il governo della loro antica patria, non poffono tuttavia fenza dolore riguardarne obrobrio. Niente meglio giuftifica, ciò che ho detto nelle Memorie della Baftiglia, dell' orribile indecenza, che ha in questa maniera prostituito l'ordine e retto per conteftare, e per onorare i servigj & un valore generofo, ed utile. „

* * 1

Bologna. Si avvifa come nel giorno del di 1o. corrente fi aprirà in quella Città una nuova Fabbrica di carte fine da giuoco d'ogni qualità all' Infegna dell'Aquila Il Fabbricatore non ha risparmiata fpefa alcuna per provvederfi di un afsortimento tutto nuovo di ftampe intagliate da bravo Incifere, e le ha fat te corredare di rovere di nuove invenzione. Egli non metterà in opera che della carta (celta, acciocchè lavoro riefca più perfetto, ed ufetà la pir fcrupolofa diligenza, perchè venga efeguito con efat tezza. Si lufinga pettanto che quefta fua Fabbrica farà per incontrare l'approvaziene del Pubblico, tanto più che fara molto difcreto, ed onefto nei prezzi; e peró chiunque vorrà dare delle erdina. zioni potrà indirizzarfi in Bologna all' Infegna fuddetta.

E' stato pubblicato il Quinto Quaderno della Corrispondenza Univerfale.

« 이전계속 »