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Sarebbe anzi una bella cosa se gli uomini cercassero d'imitare codeste fortunatissime bestie e potessero tenere, come si usa dire in senso di spregio, il piede in due staffe. Due staffe, signori miei, son più sicure di una sola: se una si rompe? Io, per esempio, sono un anfibio e me ne vanto: coltivo le scienze positive ma non disdegno di fare, all'occorrenza, un sonetto acrostico; sono monarchico ma tendo verso la repubblica; parteggio per il liberismo in teoria. ma ritengo che il protezionismo è necessario in pratica e per quanto ateo riconosco che l'idea di un supremo Architetto dell' Universo non è poi da buttarsi via.

ANFITRIONE

Non c'è altra scelta: o Anfitrione o Arpagone. Sei un Anfitrione se dai da mangiare lautamente a un branco di parassiti che ridono alle tue spalle; sei un Arpagone se preferisci di mangiare un po' di minestra e lesso colla tua moglie e i tuoi figlioli.

ANGELA DA FOLIGNO (m. 1309)

Beata visse per Cristo e con Cristo gran parte della sua vita. Vendè le sue possessioni per darle ai poveri. Gesù l'amava e dentro l'anima sua l'ammaestrava. Un frate Arnaldo scrisse molte delle sue parole: le più belle nel Libro delle mirabili visioni e consolazioni. Una, più adatta a questo luogo, è questa: « Molti sono quelli che si credono. nell'amore e sono nell'odio; molti quelli che si credono nell'odio e sono invece nell'amore. L'anima allora chiese a Dio di essere almeno confermata in questa verità; e Iddio mi avvivò di certezza e mi disse che io ero fra coloro i quali, per l'umiltà di credersi nell'odio, sono i più esaltati nell'amore. Mi sentii perciò così abbondata e sovrabbondata del divino Amore che non credo di poterne mai più rimanere desolata; e se alcuno mi dicesse il contrario, non gli crederei assolutamente; e se anche un Angelo me lo affermasse non solo non gli presterei fede, ma gli risponderei Tu sei quello che precipitò dal cielo ! »>

ANGELI DIEGO (1869)

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Nato nel '69 si provò nel romanzo coll' Inarrivabile (titolo profetico) e coll'Orda d'oro (titolo nostalgico) provò nella poesia fabbricando, come Matteo Palmieri, una Città di Vita -si provò nell'agiografia colla vita di Sant'Ignazio si provò nella critica d'arte con molti volumi, utili per l'illustrazioni - si provò nella cronaca mondana nelle colonne del Giornale d'Italia si provò nell' inglese come traduttore di Shakespeare....

ANGELICO (BEATO)

Il Beato Giovanni da Fiesole, detto l'Angelico, prima di cominciare a dipingere s'inginocchiava a pregare, e non dipinse mai una Crocifissione senza che non gli venissero lagrime giù per il viso. E fece la più grande pittura cristiana di tutti i tempi perchè era santa la sua vita e viva la sua fede.

Oggi a forza di esposizioni, di programmi, di concorsi, di riviste, di teorie si vorrebbe risuscitare l'Arte Sacra che dal cinquecento, almeno in Italia, boccheggia. Ma un pittore che va sì e no alla messa la domenica per non perdere le rare commissioni dei prelati; e comincia a dipingere dopo aver preso il caffè e letto il giornale, forse ancora stronco dalle fatiche amatorie, non dovrà per forza dipingere un Cristo che somiglia a un professore di calligrafia e una Madonna che sembra una balia da cinematografo ?

ANGELO

Personaggio, direbbe il dott. Enteroclismi, della mitologia cristiana. Indica: bontà, purezza, splendore ecc.; perciò il borghese applica a se stesso, alla propria moglie, alla propria amante e perfino, quando è morta, alla propria suocera queste qualità celestiali.

Modi di dire del Borghese: «Visse a morì come un angelo» (era invece uno strozzino, un ladro od un omicida incruento se uomo, o una dissimulata bagascia se donna).

Il marito, lodando la moglie che tradisce e dalla quale è tradito: «È un angelo di bontà »,

L'amante alla donna adultera: «Mio angelo!».
Nell'epigrafe sulla tomba d'un pescecane :
« Fu un angelo di carità ». Ecc.

Il borghese dunque non ha bisogno della religione cattolica, perchè possiede, squisitissima, la religione del

cuore !

P. S. Il borghese, accennando al revolver che tiene in tasca, dice: con quest'angelo custode non ho paura di nulla. Ed anche i carabinieri son chiamati da lui Angeli Custodi.

ANGIOLIERI (CECCO)

Bettoliere, bordelliere, giocatore e peggio, è il legno più torto della letteratura italiana.

Le sue rime son simili a tragicomiche ranocchie gracidanti e sguazzanti dentro una pozza fangosa.

In Italia nessun altro poeta lo somiglia. Dei francesi, ricorda Villon; ma questi, nel molto male e nel poco bene, lo sorpassa di parecchi metri.

Considerato sotto l'aspetto morale fa schifo; tuttavia non è ipocrita ed è artista.

Due qualità che gli danno il diritto di non essere ancora totalmente morto.

ANGIOLILLO (1759-1784)

di vero nome Angelo Duca capo di banditi ch'ebbe la fortuna di avere come biografo, fin dal 1891, il senatore Benedetto Croce. Due poeti cantarono, a' suoi tempi, le sue gesta in due poemi. Era valoroso e generoso come tutti i briganti. Si racconta che, rivale di Sansone, con un pezzo di baccalà, strappato al soffitto di un'osteria, mise in fuga un intero reggimento. Obbligava i signori a metter fuori il grano accaparrato; difendeva i poveri contro gli usurai; teneva corti di giusta giustizia nei villaggi; era religioso e non ammazzava nessuno. Tradito dal suo segretario fu preso a gran fatica — e, naturalmente, il Re della campagna » fu impiccato da quelli che amministravano il regno di Napoli assai peggio di lui.

ANGLOMANIA

Si crede ingenuamente che l'Anglomania sia riservata ad alcuni eleganti e limitata ai giochi e alle caccie. Nient'affatto il mondo moderno è ormai una colonia della Gran Bretagna.

Noi adopriamo le stoffe inglesi, i corni inglesi, gli spilli inglesi, i pennini inglesi, i guanti inglesi, le macchine inglesi, facciamo il sabato inglese e abbiamo ridotto la vecchia e lieta domenica alla tetra domenica inglese.

Dall' Inghilterra ci viene il carbon fossile, la locomotiva, il liberalismo, la costituzione parlamentare, la teoria dell'evoluzione, il positivismo, il cant, la tank, il sidecar, il romanzo storico, la smania dell' impero coloniale, il foot ball, il bridge, la boxe, i boy scouts, il cricket, il golf, il base ball, le corse dei cavalli e il rosbif.

Non ci resta ormai che da barattare il vieto Cattolicismo coll'Anglicanismo eppoi tra l'Inghilterra e il Continente non ci sarà più neanche il tempestoso fosso della Manica.

ANGUILLA

Sinonimo di Borghese, ogni qualvolta questo specchiato signore ha la disgrazia di cadere, per pura combinazione, fra le mani (del resto semiaperte) della così detta giustizia. ANILE ANTONINO (1869)

Come poeta manca di cuore; come pensatore di cervello; come politico di polso; come ministro di spalla; come oratore d'ugola: per qual miracolo, dunque, un uomo a cui mancano tante parti del corpo può insegnare anatomia umana ?

ANIMA

Secondo Carlyle ha lo stesso ufficio del sale nella carne di maiale: perchè il corpo non marcisca. Ma poichè la maggior parte degli uomini oggi apparentemente vivi tramanda un forte odore di putrefazione, è nato il sospetto che i maschi siano soggiaciuti allo stesso fato delle femmine, le quali, secondo l'apocrifa decisione di un famoso concilio, sarebbero prive di anima.

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Nei tempi barbari del Medio Evo il primo pensiero dell'uomo era di salvare la propria anima; oggi si pensa soltanto a salvare il proprio corpo e n'è venuto come imprevisto corollario che i corpi si consumano più presto e vengono distrutti dalle guerre e dalle pestilenze in maggiore abbondanza. Soltanto le signore amatrici ed amabili ricordano ogni tanto quel metafisico soffio che alberga, a quel che dicono i preti, nella preziosissima carne loro e, per giustificare i successivi adulteri, esclamano: Cosa volete! Ho l'anima troppo sensibile!

ANIMA VILI

Si badasse alle azioni sarebbe ogni giorno lecito fare esperienze in anima vili sui nove decimi degli esseri umani che passano per le strade. Ma quando si pensi che ognuna di quell'anime viene da Dio e fu ricomprata da Dio, anche la più vile, la stessa espressione tolta al gergo dei cerusici e dei notomisti - è una bestemmia così spaventosa da far tremare le montagne.

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ANIME BEN NATE

Un giovine cattolico svizzero (che sotto il proprio nome e cognome stampati, aggiunge modestamente, in penna, la propria considerevole qualità di «< neo-laureato in diritto ») parlando, in una rivista di Lugano (abbellita da una «artistica copertina disegnata con fine gusto elvetico su carta gialla da involgere) de « L' Ora di Barabba », dice che « le anime ben nate » rifuggono, turandosi gli orecchi e mettendosi il fazzoletto al naso, dalle parole troppo crude e dagli <<< sconci e scurrili paragoni» che deturpano troppo spesso quel famigerato volume, il quale non è privo tuttavia di << belle pagine piene di forza, di calore e di vita, riboccanti di amore verso quella Chiesa di cui l'autore pregusta il trionfo finale ».

Oh anima ben nata (mi verrebbe quasi la voglia di dirgli) che non sei altro! Tu sei tanto più ben nata, quanto più nata in mezzo a quel candido raviggiolo geografico, da cui ci sgrondano addosso cappelli verdi ed emmenthal. Noi toscani, però, pur troppo, anche se cattolici, quando

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