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ARCANO

L'« arcano poter che a comun danno impera» del contino Leopardi chi è? Forse il Diavolo? E allora se credi al Diavolo brutto e cattivo sei forzato a credere in Dio, e nessuno impera, dove Iddio è. Oppure quell' « arcano potere è Dio medesimo, fatto sinonimo di male, come dirà più tardi il codino libertario Proudhon? In tutti e due i casi l' infelice Giacomino dimostrò di non aver gobbe soltanto le spalle bensì anche le idee. Era misantropo: e chi non ama gli uomini (a dispetto di tutto quel che fanno per non farsi amare) non può amare Iddio e chi non l'ama non l'intende e chi non l'intende non può credere in Lui.

ARCESILAO (215-241)

Socrate aveva detto: So di non sapere. Arcesilao, fondatore della Nuova Accademia, aggiunse: Non so neppure di non sapere cioè: ignoro anche la mia ignoranza. Ma quando codesta ignoranza della propria ignoranza è ignorata, cioè incosciente, accade il contrario di quel che voleva Arcesilao; e gli uomini discorrono più di quel che costume nel quale il nostro tempo da nessuno

men sanno

è sopravanzato.

ARCHEOLOGIA

Studio delle cose antiche, anzi delle pietre antiche. Ci s'aspetterebbe che gli archeologi si occupassero, prima e più d'ogni altra cosa, delle Tavole del Sinai, che sono, senza contestazione, le più antiche e preziose pietre dell'antichità e delle pietre che chiudevano il Sepolcro di Cristo. Ma in nessun libro di archeologia c'è avvenuto di trovar menzione di queste pietre. Ne abbiamo chiesta la ragione a un professore d'università, direttore di un museo di anticaglie, il quale ci ha candidamente risposto:

-Lor signori sbagliano: di codeste antiche pietre si occupa una tutt'altra scienza, che si chiama in inglese Folklore e in tedesco Volkerpsychologie e in italiano Demopsicologia. Si rivolgano al reparto «superstizioni popolari » e avranno tutte le informazioni desiderate.

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ARCHITETTO

Naturalmente il Grande Architetto dell' Universo dei Liberi Muratori, i quali concepiscono il mondo come un casamento del quale vorrebbero esser padroni. Non potendo addirittura levar di mezzo il Creatore almeno negli Statuti hanno fatto del Padre, che per amore suscita, conserva e salva il mondo, un semplice ingegnere che ha costruito un palazzo per affittarlo a quei divini pigionali che sono gli uomini. Palazzo cioè cosa morta, im

mobile, meccanica, sorda, fisica.

Accettando, per un momento, la metafora muratoria quali appartamenti converrebbero meglio ai ragni delle Loggie se non le latrine?

ARCHIVIO

Gli archivi siano diplomatici, storici o notarili sono sepolcreti di vite morte, destinati, secondo le stagioni secolari o millenarie, al macero o al fuoco. Di tanto in tanto alcuni disseppellitori scendono in quelle catacombe di carta e risalgono con qualche pizzico di cenere che non sempre tramanda odore di santità. Perchè dei potenti non è permesso stampare i peccati e i delitti se non dopo che sian morti non solo gli attori ma anche i testimoni gli archivi servono, molto spesso, come nascondigli dei documenti della delinquenza altolocata.

ARCIGALLO

e

Gran sacerdote della Dea Cibele, il quale per rendersi degno del suo ministero, si tagliava, con un sasso acuminato, i testicoli. Anche oggi il mondo è pieno di Arcigalli che hanno fatto il medesimo sacrificio ma la dea, invece che Cibele, si chiama Opinione Pubblica.

ARCA

Ora che il Diluvio di sangue e di merda va crescendo e fra poco arriverà fino ai monti, c'è bisogno di un'Arca come ai tempi di Noè. Ma quella era di legno ci vuol più solida. Per fortuna l'hanno già fabbricata di pietra e di santità i nostri antichi e si chiama Chiesa ed è ferma sul

colle del Vaticano. Chi non vorrà entrarci, finchè v' è tempo, non s'illuda di scampare.

ARCO

L'uomo moderno conosce due archi soli: l'Arco di Ulisse che nessuno poteva piegare fuor del suo padrone, e l'Arco di Tito sotto il quale non si devono cercare, secondo il paterno consiglio del prof. Carducci, le farfalle. E allora, da vero savio, adotta il revolver, del quale anche un bambino può piegare il grilletto, e sotto l'Arco di Tito cerca un po' d'ombra per baciare una donna o, meglio ancora, un cantuccio per pisciare.

ARCHILOCO

Secondo gli storici della letteratura greca fu l' inventore del giambo e i moderni sanno, grazie a Barbier e a Carducci, cosa siano i Giambi.

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Tra i suoi pochi frammenti ve n'è uno dove dice «< che non invidia i tesori di Gige >> e questo pensiero non gli concilia davvero le simpatie dei nostri simpatici plutocrati - ma ce n'è un altro che suona: «So una cosa unica : Chi mi offende ricambiarlo con crudeli ingiurie » e questo sentimento, squisitamente anticristiano, gli conquisterà, si spera, i suffragi dei nostri lettori.

ARCHIMEDE

«Datemi un punto d'appoggio, diceva il patriarca degli Scienziati, e vi solleverò il mondo ».

Il punto d'appoggio s'è finalmente trovato: è il Danaro il quale solleva i popoli interi l'un contro l'altro, solleva le torri di Babele contro il cielo e solleva un carbonaio fino al seggio di Re del carbone. Il povero Archimede non. se n'era accorto e per questo i civili romani l'assassinarono, non essendo venuta all' infelice la semplice ideal di offrire una manciata d'oro al soldato assassino.

<< Prendevano Siracusa d'assalto, ed ei non se ne accorgeva; un soldato romano gli entrava in camera, ed ei non se ne accorgeva; il soldato romano d'una testa glie ne faceva due, ed Archimede non ebbe tempo d'accorgersene; perchè

invece di vivere nel mondo, coi lombi precinti e col bastone in mano, viveva alla buona nella geometria. Oh! il mondo è una mala cosa!

Tanto peggiora più quanto più invetera,

diceva il Sannazzaro, or son trecento e più anni. Figuratevi oggi!»

CARLO BINI (Manoscritto d'un prigioniero).

ARCHITETTURA MODERNA

Tout est déshonoré par les constructions modernes : le paysage, la terre et les eaux, et jusqu'à l'air dans lequel on ose les élever !

Quelles traces les Classes Moyennes, comme dit Guizot, leur publiciste et leur parrain, laisseront dans l'histoire, et quelle signature de leur bassesse que leurs monuments BARBEY D'AUREVILLY.

ARDIGÒ (ROBERTO) (1828-1920)

Trapassato filosofo positivista il quale, essendo prete, si convertì all'ateismo per aver contemplato il colore di una rosa. Il che dimostra, a dispetto della sfuriata satanica di Carducci, che Satana si può nascondere davvero anche in un cesto di lattuga.

Come ricompensa all'apostasia fu creato, dal governo che reggeva l'Italia in nome della Massoneria, professore d' Università e scrisse, nei suoi ozi, venti o trenta volumi alla cui lettura è sopravissuto un solo discepolo, ancora vivente e docente.

Negli ultimi anni della sua vita il « venerando pensatore», o stanco di aver travasato in cattivo italiano le più famose banalità della filosofia anglo-franco-tedesca, oppure assalito da un tardivo rimorso, tentò due volte di ammazzarsi ma non gli riuscì di morire come non era riuscito a vivere e fu condannato a morire nel suo letto, con i soli conforti delle società razionaliste, e partì, con molta probabilità, per un asilo molto più positivo del suo sistema filosofico.

ARELIGIOSO

Aggettivo indovinatissimo, inventato ed usato dagli atei bene educati, per non urtare (come suol dirsi) «<le suscettibilità religiose di chicchessia ».

Quell'A disinvoltamente privativa, è rispetto, all'Anti brutale ed aggressivo degli atei volgari, un' apprezzabile dichiarazione di tolleranza. Par che dica: «fate pure, io per non disturbarvi m'apparto ».

Ma in questo dignitoso appartarsi c'è una condanna implicita e un leggero e perfido senso di commiserazione per chi dice il Pater Noster.

L'uomo areligioso non odia Dio; non se n'occupa; come non s'occupa più dell'orco o della befana in cui credeva da bambino. Quindi, generalmente, è inconvertibile. Egli è una maledetta acqua tiepida, che non arriva mai nè a bollire nè a gelare. I persecutori posson diventar confessori; gl' indifferenti, i tolleranti, gli areligiosi resteranno tali fino alla morte. L'antireligioso è nel più profondo dell'anima religiosissimo; egli sente in sè il Demonio a cui s'è consacrato, e, perciò, odia Dio, di cui percepisce la tremenda ed insoffribile realtà. Ma, appunto perchè odia, l'Amore, un giorno, come San Paolo, può esser fulminato e ricreato dall'Amore.

L'Areligioso è la sicura preda del Demonio, a cui non crede; l'antireligioso, quanto più è zelatore del Demonio, tanto più facilmente può diventar martire e confessore di Cristo.

Ma i nostri buoni cristiani par che siano felicissimi d'attestare tutta la loro riconoscenza a chi si degna di tollerare il loro culto e il loro Dio; e forse ciò fanno, perchè, anch'essi, da persone bene educate si credono in dovere di rispettare le convinzioni del Diavolo.

AREOPAGO

Quando son riuniti, nella farmacia o nel caffè o al circolo, il dottore, il pretore, il cancelliere, il veterinario, il maestro, il postino, il notaro e l'assessore anziano e lì decidono, dalle nove all'undici, che Dio è una trappola inventata dai papi, che il Governo non ha abbastanza ener

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