페이지 이미지
PDF
ePub

Tutto sta, mie care bas-bleus, nel saper marciare a passo di corsa col vostro diavolo custode.

BASILIO (S.) (329-379)

Patriarca dei monaci d'Oriente; studiò filosofia sotto Libanio; poi medicina e avvocatura. Ma presto si avvide che non c'è filosofia al difuori di quella degli Evangeli; e altra medicina fuor di quella di Cristo; e codici superiori a quelli della Chiesa. Si rifugiò nel deserto, raccolse molti monaci in un convento, e vendè il suo per soccorrere i poveri; contentandosi di dormire in terra e di mangiare una volta sola al giorno, pane ed acqua: soltanto le domeniche aggiungeva un po' d'erbe.

Nel 362, tornato a Cesarea sua patria, fu invitato da Giuliano l'Apostata (già suo compagno di studi) a recarsi alla sua corte. Basilio rispose che la vita da lui intrapresa lo rendeva ormai disadatto all'ufficio di cortigiano. Giuliano, offeso, riscrisse ordinandogli di pagare al fisco mille libbre d'oro se non voleva veder Cesarea distrutta. Basilio rispose che il suo l'aveva dato tutto ai poveri e rinfacciò all' imperatore la sua apostasia. L'Apostata giurò di ucciderlo al suo ritorno dalla guerra di Persia ma non potè chè vi rimase ucciso.

Si racconta che una donna scrisse tutti i suoi peccati in una pergamena e la dette a S. Basilio perchè pregasse per lei. Quando il santo ebbe pregato le rese lo scritto: l'aprì, e tutti i peccati erano cancellati, meno l'ultimo, il più grave. E quella donna tornò ancora una volta e vide che portavano Basilio, morto, al sepolcro. Allora pose la pergamena sul cataletto e dopo un po' la riprese e non v'era più nessuna traccia di scritto.

[ocr errors]

:

perchè

Questo vuol significare che i santi, a dispetto delle facili irriverenze, son più potenti dopo la morte più vicini a Dio che in vita.

BASISTA

Personaggio molto considerato dai signori « camorristi ». E colui che getta le basi d'un « bel colpo ». Potrebbe dunque fare scuola a molta gente onesta che unicamente non delinque per mancanza di pratica.

BASSI-FONDI

Si sottintende « della società ».

Così è chiamato, dall'olezzante Borghese, quel cenciume (infetto, si capisce, nel corpo e nell'anima), che brulica pei quartieri poveri delle grandi città.

L' Omo Salvatico immagina l'apparizione improvvisa, in una metropoli moderna, di N. S. Gesù Cristo.

Egli sarebbe vestito di luce; ma i peccati degli uomini ben vestiti, formandogli intorno come una foltissima nebbia, nessun rispettabile cittadino potrebbe vederlo.

Egli attraverserebbe così, da nessuno riconosciuto, le grandi e sfarzose vie dei signori; ma poi s' inoltrerebbe (poichè i poveri attirano il Povero) sempre più splendendo, pei dedali miasmatici e cupi, abitati dalla malattia e dalla canaglia.

Là, questo Dioscandaloso e paradossale, ritroverebbe i suoi. La prostituta, il ladro, il lebbroso, il girovago, la rivendugliola, tutto l'umano brulichio seminudo dei vicoli ignominiosi, a poco a poco lo riconoscerebbe.

E allora quella doppia infinita miseria, che non ha più fiducia nell'uomo ed ha smarrito Dio, stenderebbe i suoi stracci, come tappeti e arazzi di gran pregio, dinanzi ai piedi scalzi e forati del ritrovato Maestro.

Ed egli, sorridente, come tra fiori di paradiso, vi camminerebbe sopra, benedicendo e guarendo.

Ma intanto, la rumorosa gioia dei «bassi fondi » per aver tra loro il Divino Povero arriverebbe fino ai quartieri abitati dalle persone rispettabili.

Ed ecco, si formerebbe fra queste una gran paura. Correrebbero voci, dicendo che la rivoluzione è scoppiata; che uno sconosciuto (di certo qualche terribile bolscevico venuto dall'Oriente) ha « sollevato le masse ».

La questura si metterebbe in moto; gli onesti cittadini dalle persiane semichiuse vedrebbero passare trepidanti, plotoni di truppa, auto-blindate, mitragliatrici.

Ma il focolare della rivolta verrebbe cinto d'assedio; e allora (per nient'altra ragione che per ristabilire l'ordine), donne, bambini, vecchi, cadrebbero sotto il piombo della legge, « applicata con esemplare severità ».

Finalmente l'eccitatore « della sommossa » sarebbe preso; e sebbene la sua divinità splendesse più del sole, molti signori, non vedendo di Lui che un ammanettato tra le guardie, lo colpirebbero, nobilmente indignati, con le canne da passeggio e gli risputerebbero in faccia.

În ultimo, verrebbe fuori l'edizione straordinaria >> : << La rivolta comunista domata - Il suo capeggiatore arrestato Si tratta d'un emissario di Lenin ».

-

E il giornale dei cattolici, superando ogni immaginabile zelo, così tuonerebbe.

«Noi ci domandiamo (e non crediamo con ciò di venir meno ai nostri sentimenti cristiani) se non sia il caso, applicando il codice militare, di far passare per le armi questo esotico perturbatore della pubblica tranquillità ».

BASSO DELLA PENNA

Fiorentino arguto che teneva locanda in Ferrara. Di lui racconta il Sacchetti molti piacevoli motti e fra gii altri questi che furon gli ultimi. Durante una pestilenza infermò e fu abbandonato da tutti. Chiama il notaio per far testamento e fa scrivere che gli eredi siano obbligati ogni anno «< il dì San Jacopo di luglio dare un paniere di tenuta di uno staio di pere mézze alle mosche, in certo luogo per lui deputato. E dicendo il notaio: Basso, tu motteggi sempre, disse Basso: Scrivete come io dico; perocchè in questa mia malattia io non ho avuto nè amico nè parente che non mi abbia abbandonato, altro che le mosche. E però essendo a loro tanto tenuto, non crederei che Dio avesse misericordia di me, se io non ne rendesse loro merito».

Mentre era agli estremi « andò a lui una sua vicina, come tutte fanno, la quale avea nome Donna Buona, e disse: Basso, Dio ti facci sano; io sono la tua vicina monna Buona. E quelli con gran fatica guata costei, e disse appena che si potea intendere: Oggimai, perchè io muoia, me ne vo contento, chè ottanta anni che io sono vissuto, mai non me trovai alcuna buona »>.

BASTA!

A Napoli (così c'informava il Corriere della Sera del 3 dicembre 1922) veniva rappresentata sulle scene di quel « popolare » Trianon La Mandragora (« spettacolo non per signorine ») di Nicolò Machiavelli.

Il pubblico colto partenopeo, opportunamente avvertito dai cartelloni affissi per la città, sul contenuto ultra-ficcante della commedia, era accorso lodevolmente al teatro, lasciamo andare se con signorine o senza.

Alzatosi il sipario, furono ascoltate le prime scene con grande aspettativa e quasi in religioso silenzio; ma poi incominciarono a verificarsi qua e là dei segni d' impazienza; il malcontento andò gradatamente crescendo, si propagò, si trasformò in numerose e vivaci proteste, e in ultimo esplose irrefrenabile, dal loggione alla platea e dalla platea ai palchi, con una generale e clamorosissima dimostrazione ostile.

Si gridava dappertutto: Basta! Basta! Ma che indecenza è questa? Rendeteci i denari! Abbasso l'impresa! Abbasso l'autore !

Ebbene intendeva forse dire quello spregiudicato si, ma rispettabile pubblico, «troppa grazia Sant'Antonio ? » Ohibo !

Egli esprimeva semplicemente, con simili minacce, ululati e grugniti, il proprio legittimo sdegno contro l'impresario e l'autore che l'avevano volgarmente «turlupinato ».

Egli s'aspettava l'oscenità peposa ch'era stata promessa, e non uno spettacolo da capannuccia come quella insulsa Mandragora di quel certo Signor Machiavelli, mai sentito

nominare.

Conclusione la barbogia e casta commedia del Segretario Fiorentino (chi vuol far l'altrui mestiere fa la zuppa nel paniere) giustamente cadde; e fu sostituita con altra, ben più distinta e molto meglio cantaridata, di pura marca parisienne.

BASTIGLIA

Lo sbastigliamento della Bastiglia è l'atto di nascita della Democrazia Moderna tanto ch'è la festa nazionale

della «Grande Nation ».

Non sarà male, dunque, ricordare che nella terribile Bastiglia non furon trovati che sei o sette prigionieri di poco conto e che le poche forze (32 svizzeri e 2 invalidi) preposte alla difesa passarono agli insorti, sicchè l'eroica gesta dell'eroica plebe si ridusse a una rumorosa buffonata.

BASTO

Entre ceux que j'aspire à ne pas voir souvent, je compte des premiers ces amples personnages, ces doctes et ces forts qui, pleins de verbiages,

vont la tête en arrière et le ventre en avant.

Je les trouve partout gonflés du même vent: ils savent qu'ils sont gros, ils savent qu'ils sont sages, et fiers de tant peser, épanchant des adages, estiment de nul prix tout autre être vivant.

Così Veuillot.

Ma non appena l'Omo Salvatico potrà uscir dal bosco ed appagare il desiderio, da tanto tempo covato in seno, di farsi sanguinario tiranno della propria patria, non tralascerà, fra l'altro, di adoprar subito convenientemente questi illustri per alleggerire coi loro larghi gropponi la fatica degli utili, modesti e pazienti ciuchi.

Egli (avendoli prima reclutati diligentemente nell' università, nel fòro e nel giornalismo) li farà venire alla sua presenza; li farà metter carponi; poi ordinerà che sia loro addossato sulla schiena un pesante basto sul quale farà caricare un grosso sacco di pietre (simboleggianti le loro opere scientifiche, letterarie o politiche) e in ultimo (pena la testa) ordinerà che ciascun d'essi le porti pure liberamente al costruendo edificio della propria immortalità!

BASTONE

Sessant'anni fa, e anche dopo, si cantava, in Italia, così
Bastone tedesco l'Italia non doma.

Eppure per domar l'Italia ci voleva, a quanto pare, un bastone - ma italiano.

« 이전계속 »