Entrata in Marfi glia del Papa e del Re di Fran za, Chrifto. M tenivano fempre corfe, Li Chriftiani anchora che per la grandiffima Fame & fette non poco in Marfiglia Citta in Franza. Hauendo terminato la Santita del noftro Signore Papa Clemente Setti mo,& il Sacratiffimo Re di Franza il Re Francefco & la Madama Liono Ira fua conforte d'effere infieme nella! Citta di Marfiglia a parlamento, per· mar con piu Galee il Papa ne venne," &alli tre di Ottobre appreffo il por to di detta Citta, con l'armata fua egli feritroua,& iui fua Santita per il granTM: Maeftro le chiaue della terra hi fu pre fentate,& intrato nel porto a vn tem po e de voci & di fuoni & diftrepito! d'artegliarie tanto rumore fe vdiré no ch'io non fo quanto maggiore ef fere vi puotea,& fua Santita al Regio giardino fmontata tutta lagente per ordine feguiua quali i primi erano al numero cento e dieceotto tutti ricchiffimamente veftiti, tutto 6732 tutto d'argento & riccamato di perle veftito,& cofi la mula di fua Signoria & fimile li fuoi pa lafrenieri,ben dimostrando di Real ftirpe egli certamente effere difcefo,Dopoi sopra dui gran muli coperti d'oro erano dui Paggi di fimel panno veftiti,quali muli vna lettica riccamata con nobile lauoro tutta d'oro portauano,qual nel mezzo era & da vn lato & da l'altro tutta aperta di modo che dentro vedere vi fi vi puotea,oue con grand'agio la Reina & la maggior figliuo la del Chriftianiffimo Re fedea,d'argento veftite con vn riccamo di perle & di gioie che infini to valore valeano,da trauagliare per illoro fplendore ogni falda & non maculata vifta,& cofi & loro monilli & loro cuncieri di tefta di ricchiffime perle & gioie rifplédeano,& a questa drie to vn'altra lettica feguiua nellaqual era co la minore figlia del Re la Dama di Monfignor Van doma,tutta di bianco con fottili ffimi teccami guanite,poi feguiuano donzelle vinticinque a cauallo ciascuna da vn gentilhuomo pur a cauallo & da vn Staffieri accopagnata fopra bian chiffime Chinee di pari fattione,& loro & le Chinee con loro Staffieri d'oro copertate, eccet to fei che di vari colori alla Spagnola erano veftite,tutte vinticinque nelle barette dl veluto ne to teniano vna péna & bella & di bianco colore,feguiuano poi fedece matrone sopra vbini mo telli di veluto nero veftite, Dopoi loro quatro Carrette ne veniuano da quatro bellettiffimi de Atrieri ciascuna tirate, le tre prime con le coperte d'argento riccamate,e l'ultima di veluto mo rello & d'oro inquartata, da quatrocento allabardieri accompagnate,con Saioni gialli,morel li & incarnati,Poi veniua il Marchefe dello Reno con pompa mirabiliffima & cofi nella pre detta Citta aggiunti che furono la Reina & tutti li Principi & li Signori & gente d'alto affare, cofi donne come huomini li piedi di noftro Signore bafciarono,& tuolta la bñditione alle lo ro ftanze gia parrate fi conduffero,accompagnata pero la Reina dal Papa fino all'ufcio della Camera oue egli fi ftaua,fempre per la mano quella tenendo.Et cỏ tal ordine fu l'intrata & del Papa & del Re & della Reina fatta,oue dopoia parlamento fua Santita & fua Maefta futono,i fui parlari di modo tenendo fecreti,che niuno ouer pochi mai l'intefero, CHuomini nelle fcientie eccellenti, CFrancefchino Corte Pauele chiamato Francischinus Iunior huomo dottiffimo & d'ottimo giudicio in legge,li fcritti delquale fopra ragion Ciuile & li configli fono di grande auttorita appreffo alli huomini dotti tenuti,in Pauia ka có molto honore letto & cofi nella Citta di Pa1533 dua doue di quest'anno morse del mese di Zugno, & honoratamente fn nella Chiesa di San Francifco fepellito, '67331534 Girolamo Preuitello da Rezzo huomo litteratiffimo qual ha letto nella Citta di Bologna nellaqual con grandiffimo torto queft' anno vi fu vccifo per hauer contro vn fratello del huomicida allegato. Giacobo Sanazaro nobile Napolitano per le fue Virtu in quefto tépo per tutte le parte del CLudouico Ariofto nobile Ferrarese Poeta d'ogni laude degno coronato per le mani del Sa Cufago in Lombardia. CEffendo l'eccellente Duca Francefco fecondo Duca di Milano per matrimonio in parentella congiun to col facro & fanto Imperatore Car lo quinto,& con il Re de Dacia, ha uendo per legittima moglie tolto la molto Eccellentiffima Crifterna del no. detto Re & d'una Sorella del fortu nat iffimo Cefare figliuola, Dopo li molti honori chi li furono fatti finel paffar quella per la Bergogna come per la Sauola,quanto nella Citta di Nouara & Vigeueno nel fin del me fe d'Aprile di queft'anno ad vn loco Chrifto. Mondo, Cufago chiamato a Milano p fei miglia vicino aggiunfe, luoco del Conte Maffimiliano Stāpa tanto ameno divari forti di fruttiferi arbori fiori,fonti,riueli:herbe,& boschi copiofo,quato la bella Ifola di Paffo fi dipinga, Et iui fmōtata al palagio alloggio del pfato Conte qual di mo do era dobato,quanto per il riceuere vna tanta eccellente Signora era debito che fe adobaffe, &nel hora chel giorno alla notte incomincia ofcurendoffi dar luoco, dal Caftello di Milano vn tanto ribombo d'artegliaria fe vdirono,& vn fubito lampeggiar di foco & vn afcender di fumo fi vide,che alla Citta di Dite tal Caftello aguagliare s'haurebbe potuto.Nel ameno luo co di detto Cufago fino alli tre di Maggio la detta Ducheffa a piacere dimoro,nelqual giorno alla volta di Milano ella ne venne,fopra vna Lettica di veluto copertata, da la fua gouernatrice & molte Damigelle al modo di Fiandra veftite,& da Monsignor di Prata del inuittiffimo Augufto configliero,& altri fui gentilhuomini compagnata,alle hore.xvi,ad vna porta triumpha le aggiunfe,pofta a nome della Magnifica Communita poco nanti li ripari di porta Ticinese, Que come capo di tal triompho incontra fe li fece il molto magnanimo Signor Gioanpaulo Sforza di brocato d'oro riccamaro tutto veftito fopra vn bellettiffimo & fuperbo cauallo del medemo brocato coperto,& il fignor Buofio,eil Conte Aleffandro Sforza accompagnati da piu nobiliffimi Marchefi, Conti, Signoti,& gentilhuomini ben mōtati & vefti di veluti & bro cati d'argento & d'oro con piu forte di reccami fecondo illor volere,& fattoli la debita riue: rentia,dalla detta triomphal porta fino al tempio de frati Timoftiti intitulato di Santo Euftor gio l'accompagnarono, Oue ella della Lettica fmontata con il detto Monfignor di Prata,e in mezzo del padre Priore & d'un'altro reuerendo padre andoffene all'altaro grande del tempio appreffo delquale da frati vn Oratorio l'era parecchiato.Et fatta l'oratione fi deuota & co tan ta Signoril venufta ch'altra maggiore effere non puotea,da vn'altra porta del tépio per il chio Atro nella adornatiffima ftanza per fua eccellentia nel monafterio elletta,andoffene a ripofare, 1534 6733 Mondo, Chrifto. 6733 1534 I Milanefi sforzandoffi il fuiferato amore di palefate con fua fedel feruitu verfo del princi pe loro feceno molte & diuerfe porte fabricare o vogliamo archi triomphali dire,co l'ar mi delAugufto Cefare,& d'effi dui Principi,& della Communita di Milano,in diuerfe foggie, con motti,& Carmi latini,a dimoftrare l'immenfa loro allegrezza,nella via per laquale fua Ec cellentia hauea da paffare al tempio maggiore andando, & da indi nel Caftello deliequali fel furono di legno con la tela fopra dipenta compofte,& l'altre d'hedera ornate con mirabiliffi mo ingegno.La prima fabricata nel mezzo della ftrata poco nanti alli repari di Porta Ticinefe:nella facciata dellaquale fe li vedeano dipinte da fublime ing egno la pace eterna con l'oli. uo in mano.La Felicita col caduceo & facella accefa.La Fecondita có vn tamo di frutti carco, La publica Leticia có Corone de fiori,& disopra in campo azurro a piedi dell'Imperiale Aqui la fe leggea. CTuo aduentu pax Italie confirmatur quies fundatur perpetua Mediolani,ob Leticiam publ, portam Dic.Chrifterne Dac.D.&.D.N.S. CLa Seconda poco innanti al Ponte leuatore era pofta della gia detta Ticinese porta,a ftrane & noue foggie dipenta con groppi & fiori,nell'altra porta de quali,verfo li ripari fi leggea. Ingredere o Fœlix Populi nec defpice honores. Læta tuo aduentu regna beata tene. Gandeat infœlix nunc tandem reddita fœlix: Al rouerfo delli fopradetti Carmi era scritto. Francif.fecun.& Chrift.D.D.NN.Foelicitas Pofteritas. CLa Terza era entro della Citta appreffo al datio della gia detta porta pofta nella facciata del laquale alla mano diritta era Mercurio fentato col caduceo:& nella fmistra la fua compagna & Nympha fopra d'un tondo fentato & la lita in fefto Triangulo:quadrangulo e lfbri mufcali a piedi.&nel altro fotto l'infegne quefti Carmi fe vedeano. Laurigeros multi bello meruere triomphos. Hic pro fecura pace'triomphus erit, Cefaris aduentu præfentia bella recedunt. Chrift,aduentu bella futura filent. CDall'altra parte a dirimpeto del corfo era fcritto. Francif,11,& Chrifterne Dac,Ducibus. B. B. &. D.D.N.N. CLa quarta e la ifteffa porta del tempio maggiore,nel altro lato d'effa lie l'Aquila Imperiale, Himena deftomeq bonum cum nomine fan&to, Connubium hoc proles paxq queisqa manet. CDall'altra parte adirimpeto del Cordufo l'altiffimo vi era ritratto nel cui grembo il fuo diletto Gjoanni il capo dormendo vi pofaua. CLa Sefa era dalli armaroli pofta alla Madonna della pefcina nella facciata dellaquale fopra due Colone erano l'armi'di duf cauallieri & dall'altro vna tauoletta dipédea ouera cio fcritto. Iuftitia & Pax ofculate funt, CAppreffo del monte della Pieta,vna porta di hedera vi fi vedea,nel lato dellaquale adirim peto della Pifcina fcritto vi tenea: Aue inuittiffimi Fran, 11.& Chrifterna Duces Optatiffimi vr bem hanc & pietatis montem cum clara fobole iuuare: diu & fouete.Et verfo fanto Nazzaro pe tafanta al rouerfo delle dette parole erano quefte notate, Vrbs veftra eft & diui genitoris nutu: Mons pietatis erectus fit:pax veftra;vtric femper aufiliatrix;nobis & proli immenfa pietas & D Chrifto. Mondo. gloria. A vn'altra porta di hedera appreffo a fanto Nazzaro petrasanta pofta in vn breue pru dente vi era fcritto. గీతా Quiete nunc tandem patriæ confultum, CVn'altra porta di hedera nella ftrata del Maino ftauafi don'era fcritto, Chriftus Orbi:Chrift.vrbi noftre pacem reftituit. Cin vltimo alla ponta della piaccia del Caftello vn'altra vi era com'vna tauoletta nel mezzo pendente,laqual in fe quefte latine parole tenea, Pop.Mediol.fuperioribus bellis attritus tan♦ dem aliquando ob tuum fœlicem Chrifterna aduentum depulfa triftitia totus in lætitiam dif> funditur,cofi ftauano le per me dette porte fenza le molte altre che in ogni Canto vi fi vi vedea no d'hedera coperte,con ftrane & noue inuentioni & li artificiofi fonti quali acque odorifere fuore gettauano,& li tanti & tanti profumi per l'aria fparfi,& tutto cio era per il populo di Mi lano fatto, NOO On meno l'eccellentiffimo Principe l'amore che a vna tanta Signora portaua volfe di moftrare,in parte il fuo debito pagado,tutto il Caftello a vari modi egli riccamente fece adobare,fra quai luochi vna Sala & tre Camere furono con paramenti di veluto & brocato di diuerfi colori ornate,& piu vn Camerino doue la Illuftriffima Ducheffa la notte pofo qual era tutto de damafco turchino con preciofiffimi reccami d'oro adagiato,fenza le tante & tante ar mi di Dacia con la fua riftrette per tutte le Citta & Caftelle & Borghi del ftato fuo dipinte, & fopra vna porta del Caftello di Milano vna vi era nel viuo marmo fculpita, con la quadra ta porta triomphale nella piaccia dentro dal Caftello pofta, prima ch'al palagio fi arriuaua, adirimpeto della feconda porta del detto Caftello di hedera omato con cela turchina tutta ftellata, fopra dellaquale ftaffeua dui nudi'fanciulli col marcial ftopino in mano con tanta mirabil arte fabricati,che a corpi viui del tutto affimigliauano,& l'arma di Cefare nel mezzo fi ftaua, & dalla parte baffa dui huomini Seluaggi di gigantea ftatura d'hedeta fasciati con altri marcial ftopini nelle loro mani,& almezzo del arco vna tauoletta pedea in tal modo fcrit ca,Felix virgo fapientiffimus Principis connubio felicior falue & nos perpetua pace veftra sofo bo le:fœliciffimos redde.Hor per non parere nel dir mio troppo proliffo,caciero li altri ornamenti di hedera, di tela azurra ftellato d'oro,e l'infegne dellequali tutte le porte n'erano fascia te & Ponti & Catene del detto Caftello,con li ftendardi di morel cendado & negro composti, ne quali l'armi di ambi Eccellentiffimi Principi erano intromeffe, & fopra li altiffimi tononi pofte. Ne come due bellettiffime både di gente a piedivna con archibufi & di piu forte d'armi d'hafta tutti di bianchiffimi corfaletti bracciali & guanti adobati,& di cendal verde bandati,co 1534 6733 le loro celate di pennacchi di fimile colore ornate,in fimil modo la loro ensegna tenedo & nel tempio della rofa con ordinantia leggiadra fe miffero,l'altra affimil modo armata,di turchi, no le loro bande teneuano,con barette di veluto impennacchiate.Et dalli general Sargenti furono meffi poi questi dinanti dalli altri della porta Ticinese appreffo.Et nō di molto di poi ad paruero li Illuftri Conte Pietro Visconte Boromeo,e Conte Vitaliano Boromeo, alliquali fe guiuano cento & vinticinque nobili Conti,Signori,& gentilhuomini Milanefi,di lucide armi armati,con le loro picche tutti & di veluto & d'argento veftiti,& chi di rafo bianco di tocca de argento illoro veftimenti fodrati,cófcarpe,fodri,& barette di veluto bianco,& di bianche pé ne impennacchiate con fuperbiffime medaglie,oue nella piaccia di fanto Euftorgio fi fermaro no.La Illuftriffima & eccellentiffima Signora nel conuento quatro hore & piu dimorando ti pofo.& fra tanto li molti Illuftriffimo Signor Gioanpaulo Sforza del detto triompho & capo & guida come difopra e detto,& il fignor Buofio,& il Conte Aleffandro Sforza con infiniti Si. gnori, Marchefi,& gentilhuomini nella detta piaccia furono fermati.Dopo ne venne lo Illu ftriffimo fignor Antonio da Lieua,& il Reuerendiffimo Senato,& Magiftrati di Milano,nella Camera di fua Eccellétia ad inchinarli n'andarono de quali lo Illuftre Precedente & gran Can celliero riuerentemente li parlaro.Et mentre che fua Eccellentia per vfcir del nionafterio fi pa. recchiaua,li Sargenti maggiori incerco al muro di Santo Euftorgio le due fopradette compagnie torchina,& verde fecero volteggiare.In maniera che quando la Eccellentinima di brocato d'oro riccio a modo de Fiandra veftita,fopra vna bianca Chinea di drappo d'oro coperta ta dalla porta del conuento nella piaccia apparfe, Vna delle gia dette compagnie alla fua pre fentia per vna porta entrando della detta piaccia,alla volta della porta Ticinese in belleffima ordinanza fe auio,l'insegna loro con grande agilita fuentolando,Et l'altra che di torchino era bandata quella con fimile ordine feguitaua,Dopoi quefte due bande li fopradetti Signori, & Conti,& gentilhuomini feguiuano, di riccami veftiti,& fopra bellettiffimi caualli montari,con molti trombetti innanti che di paffo in paffo quato il bifogno portaua fonauano.Drieto a qua li nel memorabile fuo ordine li prefati Illuftriffimi il Conte Vefconte Boromeo,el Conte Vi taliano Boromeo & li altri Conti, Signori,& Gentilhuomini andauano tutti a bianco vestiti cỏ loro picche & corfaletti tanto lucenti che per il loro fplendore li humani occhi non poco ab barbagliauano, |