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DODICI AVVISI

DELL'OMO SALVATICO

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1.

AL LETTORE BENIGNO

Con te, rarissima creatura, forse unica, non fanno di bisogno caudati e piumati convenevoli. Ci s' intende alla prima tu cerchi nei libri il buono e se il buono non c'è almeno il passabile e se manca il passabile un po' d'utile e se non trovi neppur l'utilità ti contenti di posare all'ombre grame del meno peggio.

Dunque, anche se non esisti o se questo volume non ti verrà mai tra le mani, i Salvatici dedicano a te l'opera cominciata, ben sapendo che hanno bisogno, più che di tutto, della tua esorabile umanità.

2.

AI LETTORI NEMICI

Non meno necessari, voialtri. L' Omo Salvatico, che odia il mondo per santa obbedienza al suo Signore Gesù Cristo, deve essere odiato dal Mondo e dai suoi dragomanni e curiali, che siete voialtri, e vi chiamate, come i vostri consobrini sotterranei, Legione.

Ogni uomo esiste in virtù dei suoi nemici. Chi non ha nemici ha forma d'uomo ma è, nelle cateratte delle generazioni, una gocciola insapora, senza nome e senza

luce. I nemici son necessari al forte per dimostrare la sua potenza; allo stoico per mettere a prova la sua inalterabilità; al superbo per sentire i suoi limiti, - e finalmente ai cristiani che dai nemici imparano l'umiltà e il più difficile amore.

Amati nemici, vi offriamo in queste pagine molte nuove ragioni di odiare (o, se volete, di spregiare o sbeffare) due bestie refrattarie all'addomesticamento della luciferissima civiltà contemporanea. Sono agnelli che gemono nel martirio o lupi che cercano di poggiare il muso sulla manica di un santo? La sentenza l'aspettiamo dalle vostre labbra sottili, dalle vostre penne appuntite. Non dite, però, che vogliamo tornare al Medio Evo. Il Medio Evo è appena finito, se pure è finito. È storia di ieri l'altro. Noi vorremmo tornare assai più addietro nei secoli; al di là del Golgotha, al di là del Giordano, al di là di Ur in Caldea. Abbiamo la nostalgia inguaribile del Primo Evo e la nostra vera epoca è quella che fu la vigilia del Diluvio Universale.

3.

AL LETTORE PEDANTE

Anche Lei, Magistro Stoppino, dottore a pieni voti, professore pareggiato, istitutore volontario, spollinatore integerrimo, qui dentro troverà lavoro abbondante per i suoi occhi di chirottero digiunatore.

Le lacune. Le dimenticanze. Le trascuranze. I nomi sacrificati. I personaggi soppressi. I particolari mancanti. Le date incerte.

Avremo un bel dire che non s'è voluto fare una compilazione ma una disinfezione; che questo non è un dizionario di tutte le parole ma soltanto di quelle

che a noi parvero meglio prestarsi per ripetere e ricordare alcuni fruttuosi insegnamenti; che il nostro libro non vuol essere informativo ma, se Dio ci assiste, formativo. Lei non ascolterà e non vorrà sentire ragione. Nei suoi orecchi, per impedire agli strepiti del mondo esteriore di giungere alla tromba di Eustachio, ci sono due batuffoli di cotone: non troppo lindi in verità ma che fanno egregiamente la parte loro di tappi invarcabili. Si diverta dunque a sua posta nella selva che offriamo alla sua libido evacuandi — i suoi pari, affaccendati troppo nello scoprir quel che non c'è, non hanno davvero tempo di godere quel che c' è.

--

4.

AL LETTORE ERUDITO

S'aspettava proprio te. Tu sei quello delle fonti, delle reminiscenze, dei precursori, degli antecedenti e delle genealogie. Sappiamo cosa vuol uscire dalla tua bocca d' ingollavolumi: che l'idea di questo dizionario non è nuova di zecca; che si potrebbero richiamare con frutto le opere affini e parallele ad esempio il Dictionnaire critique del Bayle, il Dictionnaire Philosophique del Voltaire; il Dictionnaire des idées reçues del Flaubert (inedito); l'Exegèse des Lieux Communs di Léon Bloy.

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Dunque intendiamoci bene: le opere del Bayle e del Voltaire sono compilazioni di tipo erudito - specialmente la prima destinate a smantellare il quadrilatero inespugnabile della Chiesa Romana di Cristo. Il nostro dizionario non ha carattere compilatorio e storico e vuole invece offendere i labili barbacani della bestialità scientifica, filosofica e sociale moderna - non per difendere la Chiesa, che non ha bisogno delle

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