rabile e proficua delle quattro operazioni. Eppure, per esser giusti, bisogna riconoscere che, anche con la somma, a forza d' incolonnare, si fa mucchio. Invece quando si fa la sottrazione e la divisione.... che disastri ! Tuttavia bisogna distinguere : Se qualcuno sottrae qualche cosa a me, ovvero se mi si costringe a dividere il mio con dei terzi, son dolori; ma se avviene la cosa inversa, se son io, vale a dire, che in qualsiasi modo sottraggo ad altri, o mi becco i miei bravi dividendi, in un tal caso non si può negare che queste due operazioni si riabilitano. Però, tutto considerato, viva la faccia dell'addizione. Addere (come mi fu spiegato una volta dal mio amico e cliente prof. Mediani e non l'ho più scordato) vuol dire aggiungere. E aggiungere è una parola che mi risona bene per tutti i versi; perchè non vuol mica dire che io debba aggiungere quando dò agli altri? Allora sottrarrei a me stesso. Fossi bi....! Ma aggiungere (e cioè addizionare, ovverosia sommare), in qualunque modo la rigiri, mi significa aumento di cassa; e qui, con questi porci panicati, comprati a trenta e rivenduti, come finocchiona, a trecento, per dir la verità non va male! ADDOME Nobile e scientifico sinonimo di pancia - la quale, nell'edificio anatomico dell'uomo medio, corrisponde alla stanza della cassaforte negli edifici amministrativi. In esso addome ben protetto di maglie e ventriere contro ogni insidia del mondo esterno il signore che non ha mai spiccioli deposita le primizie che gli offrono a gara la terra, il mare e il cielo perchè siano da lui trasformate in materia squisitamente fecale. ADDORMENTARE Tre son le specie di quelli che addormentano: i magnetizzatori i chirurghi gli scrittori noiosi. I primi tendono al cerretano, i secondi al macellaro, 92. in i terzi sono, a ripensarci bene, i più innocenti perchè sostituiscono le pericolose droghe degli insonni. Ma l'addormentato per eccellenza è il massone al quale non è vietato, in quello stato di sonnambulismo, di far parte, ad esempio, di un partito quasi cattolico. permesso AD MAJOREM DEI GLORIAM Motto della Compagnia di Gesù, che fa sorridere gli scerebrati ma che dovrebbe essere di tutti i cristiani, anzi di tutti gli uomini. Dio, nella sua assoluta perfezione, non ha bisogno di gloria; ma noi, sì, che abbiamo bisogno di glorificarlo, in ciascuna delle nostre giornate, in ciascuna delle nostre opere, perchè soltanto riferendo a Lui tutta la nostra vita siamo assicurati di partecipare, per sempre, alla sua. ADOLESCENZA Fra tutte l'età dell'uomo è forse la peggio: quando non è più fanciullo e non è ancora giovane. I francesi la chiamano «<l'âge ingrat ». C'è anche un'adolescenza dello spirito (più tarda) che spesso giunge fino alla morte; la perpetua immaturità; il bozzacchione invecchiato. E c'è l'adolescenza dei popoli, quando non sono più miseri e divisi e non riescono a esser forti e imperanti: come l' Italia di ora. ADONE Esser bello come Adone è il sogno di tutti i parrucchieri che desiderano d'incendiare i cuori delle dattilografe le quali, come ognun sa, sono altrettante Veneri. Non sanno, però, gli sciagurati, che Adone era figlio di un incesto e che morì giovane sotto le zanne di un cinghiale. Ma i nostri Adoni non hanno nulla contro l' incesto, perchè sono senza pregiudizi, e quanto ai cignali ormai son tutti domestici e ci cibano d'innocenti ghiande sotto gli occhi delle Circi candidate o reduci delle cliniche sifilopatiche. Ma in realtà non vi sono Adoni perchè la bellezza del corpo dipende da quella dell'animo, e l'anime nostre son tutte deformi e contraffatte, e tutti i belletti fabbricati a Lutezia non riesciranno mai a dare al viso dell'uomo la fresca bellezza che dà la buona coscienza. ADORARE È noto come certe degne persone che non si degnano d'adorare Iddio, applichino questa parola ai vari escrementi e tabù delle loro bell'anime perfettamente abbrutite. Tizio (per esempio) ha «una vera adorazione» per la motocicletta; Caio (puta caso), scrivendo un biglietto erotico all'ennesima delle sue sgualdrine, la chiama la sua « adorata ». Ma queste sono <<< adorazioni » comuni e non mette conto parlarne. Esiste invece (a quanto ho inteso) un ebreo, un meraviglioso spaventevole ebreo, settanta volte milionario, il quale, sebbene non conosca nè Jahvé nè Cristo, è affetto da una forma d'adorazione sui generis, assolutamente inaudita. È solo. Non ha nè madre, nè padre, nè moglie, nè figli, nè parenti, nè amici. Hai suoi settanta milioni che gli lampeggiano intorno sinistramente, e quattro o cinque automobili che lo rotolano, grugnendo, qua e là. I suoi occhi di pesce morto (che un unico oggetto ha la virtù d'animare) scivolano freddi, come lumache, di cosa in cosa. Un servitore intirizzito e muto, lo segue da per tutto come uno spettro. Egli depone in silenzio, ogni giorno, sempre alla stess'ora, sul tavolino d'ebano dinanzi al quale l'ebreo siede, un prezioso cofano chiuso. Poi, camminando piano, all'indietro, si ritira in silenzio. L'ebreo, solo, con le mani sul cofano, dà uno sguardo inquieto alla stanza; è solo. Il cuore gli batte metallicamente. A un tratto, muove una mano, la mette in tasca, ne toglie una piccola chiave ed apre, nervoso, il cofano con un piccolo schianto. Ecco il suo paradiso : Tutta la collezione delle sue pietre ; delle sue fredde rutilanti, preziosissime, rarissime pietre, gli sta dinanzi. Esse rappresentano esattamente la moltiplicazione lucida e fredda del suo cuore minerale. L'ebreo, le guarda, le riconosce, le conta, le contempla, le adora, cade in estasi. Con loro non è più solo, non è più morto, vive. Ma quando richiude il cofano rimuore. Cessa di vivere anche come pietra. Questo NULLATENENTE, confinato nel deserto dei suoi settanta milioni, passa cotidianamente, ad ora fissa, dal all'essere; e, quando è, come può essere, il maledetto deicida adora ciò che non è! non essere ADOTTARE Si può adottare un ragazzo e un'opinione: un ragazzo che non si è generato e un'opinione che non s'è inventata. Dimodochè l' istituto dell'adozione è a tutto beneficio degli uomini infecondi e infruttuosi ed a questo, soltanto a questo, è dovuto l'estensivo sviluppo che ha preso a' giorni vostri. ADRIANO IV (m. 1159) L'unico Papa nato in Inghilterra. Il suo cognome era Breakspear, che vuol dire « spezza lancia ». Difatti sottomise Barbarossa imperatore e riprese Roma che Arnaldo da Brescia aveva ribellato. Dicono che da ragazzo fu pastore di porci, come Sisto V: argomento, se ce ne fosse bisogno, che soltanto nella Chiesa è la vera democrazia. ADRIANO PUBLIO ELIO (76-138) Passa per essere uno de' migliori cesari romani: viaggiò gran parte dell' impero a piedi, pubblicò l'Editto perpetuo, represse l'insurrezione giudaica di Bar Cocheba. Dicono, perfino, che volesse una statua di Gesù per metterla insieme a quelle dei suoi dèi! Ma il fatto sta che inalzò una statua (o un tempio) a Venere sul Calvario. Amò su tutti il gitone Antinoo e costui si buttò nel Nilo e spari. Anche Adriano tentò verso la fine di uccidersi e ne fu impedito. -Sono il padrone della mia. disse della vita altrui e non Iracondo, sospettoso, lubrico, i suoi ultimi anni furono orribili. Era già pazzo quando morì, di dissenteria, a Baja. Fu poeta ed è autore de' versi famosi: Anìmula, vàgula, blàndula.... La vita di questo potente che avrebbe voluto arrolare Gesù tra gl' idoli di Roma eppoi pose l'immagine di Venere sul Golgotha e tentò di ammazzarsi e morì deche bel tema di riflessione per i mente, di diarrea nemici di Cristo ! ADULAZIONE Si chiama adulatore colui che dice, senza pensarle, le cose che l'adulato pensa di sè stesso senza dirle. ADULTERIO Uno dei tanti « fioretti » del dott. Enteroclismi: « Certo, allo stato attuale delle cose, l'adulterio è una faccenda seccante; ma per abolirlo è semplice: basta abolire il matrimonio che, del resto, è un vincolo immoralissimo e falso, poichè non potendo pretendersi l'assoluta fedeltà fra ' i coniugi (cosa contraria alla natura), l'adulterio, accompagnato dalle sue non piacevoli conseguenze, ne deriva a fil di logica. Ergo, per ovviare a questo gravissimo inconveniente, in libero stato libero amore. Ecco la mia opinione; che ho il coraggio civile di sostenere a spada tratta ». ADULTO Quando si vede scritto « spettacolo per adulti » è sottinteso che si tratta di oscenità e adulto viene così ad essere sinonimo di porco. Tutti i cittadini diventano legalmente adulti alla fine del ventunesimo anno tutti eccettuati due: il Poeta e il Santo, che rimangono tutta la vita simili a quei fan |