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Col. E chi ti ha insegnato a fare il tuo mestiere ? I medici famosi non curano che i ricchi.

Gas. Sapeva io forse ch'egli era un miserabile? Fatto sta, che a momenti si raduneranno qui gli abitantil.. Non abbiamo che una mezz' ora!

Col. Oh poveri noi! Dopo la contribuzione a cui li ho sottoposti, se non facciamo ritornar Pedrillo, son capaci di mandarci a trovarlo!

Gas. Non v'è altro partito!.. Foggiamo.

Col. Dici bene!.. e quantunque porto la cassa, non sarò meno sollecito di te nella ritirata.

Gas. Non perdiamo dunque un momento. (S' incamminano.)

SCENA IX.

Pedrillo, e detti.

Ped. Ove andate? ( È vestito meglio di prima, od ha un mantello nero piegato sul braccio. ) Gas. A voce bassa.) Non dir nalla ad alcuno, camerata, noi fuggiamo.

Ped. Non vi movete, o siete perduti. Tutto il villaggio è a ramore: si dice che siete dae ciarlatani. Col. Oh calunnia!

Ped. I più accorti han cercato d' aprir gli occhi al

Alcade; esso è pieno di stizza e di maraviglia, che si tenti farsi ginoco d'un suo pari, ed ha giurato di punirvi, se non darete effetto alla promessa esperienza. Intanto che io vi parlo, siete già guardati a vista, ed il menomo tentativo di evasione, diverrebbe il segnale della vostra rovina. Gas. E come uscirete da questo imbroglio? Pad. Appena udito il vostro pericolo, da un amico, in casa del quale mi son trattenuto, e che mi ha fornito le notizie che vi trasmisi, corsi veloce, con la speranza di salvarvi.

Gas. Ed in qual modo?

Ped. Ascoltate vi è qui presso un antico acquedotto,

di cui queste rovine son parte; io conosco. sotte le volte di esso, an oscuro cammino, il quale conduce ben lungi dal villaggio.

Col. Bravo!

Ped. Però bisognerebbe giungere a quelle volte, senza muover ombra di sospetto.

Gas. Vi andremo l'ano dopo l'altro.

Col. Ed io pel primo.. Fortuna soccorri due poveri birbanti. Si allontana, voltando alle spal le dell' edifizio rovinato.)

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Gas. Dopo qualche istante noi lo raggiungeremo. Ped. Si, ed uniti lasceremo per sempre questo paese. Gas. Che vuoi dunque ?..

Ped. Seguirvi da per tutto.

Gas. E rivedesti la tua amante?

Ped. Avrei accresciuto il suo trionfo... ella ignora ch'io son quì... nessuno m'ha visto. L'amico, del quale vi parlai, vive solitario in una sua vigna lontana dal villaggio, e quando uscì per cercarmi questi abiti, lo pregai a tacere del mio ritorno, onde non espormi allo scherno de' paesani. Gas. In somma la tua bella?..

Ped. M'ha tradito, crudelmente tradito !.. Voglio dimenticarla... fuggir voglio questa terra in cui ad ogni momento si ravviva il disperato amor mio. Ove il mio sguardo aggirasi,

Ove trascino i passi

L'infida a me rammentano
I tronchi, l'aura, i sassi !
Gonfio del pianto mio
Parmi che scorra il rio,
Che il gemito del vento
Ripeta un mio lamento!..
Tutto la mia ferita
Qui serve ad inasprir!..
Qui mi saria la vita
Lungo, crudel morir!

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D'un tal' Gregorio...

Gas.

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Gregorio !.. - Piano. Ed ella ?.
Fortuna non deludermi,

Si chiama Estella ?

Ped.

Estella. (Affermando. )}

E d'onde mai ?..

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(Frenetico di gioia lo stringe fortemente fra le sue braccia.)

Gioisci... ridi... abbracciami...

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Gas.

Ella... e sposarla dei...

Ped.

T'ama, ti è fida......

(Con espressione d'incerto giubbilo. )

Sposarla!.. Come !.. Io ?..

Chi?

Gas.

Si...

Ah villanzoni, ah! stolidi,

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Ped.

Gas.

Ped.

Gas.

Ped.

Gas.

Vedrete chi son io!..

"(Rimettendosi l'abito con sollecitudine, e disordine, e passeggiando su e giù, in aria di trionfo.)

Fia ver!.. non è delirio?

Mi è fido l'idol mio ?..

(Correndogli appresso.)

Son medico! son chimico!
Ma svela... ma ti spiega...

(Sempre c. s. )

Son fisico, ed astrologo!

L'amico te ne prega...
Son mago sapientissimo!
Incantator possente!

Un detto, un detto ah! parlami...
Pietà d'un cor languente...

E che favello arabico?

Ped.

Gas.

Ped

Estella ?..

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Avrai l'eredità.

Estella tua sarà.

Ped. Subito, e nell' ebbrezza del piacere.)
Non può dirti il labbro mio

Gas.

Quanta gioia in me spargesti !...
Dal sepolcro tu mi desti!..
Tu la vita rendi a me!
Questo appunto far degg' io!
T'ho risorto: lo dicesti...
Se tu stesso lo contesti

9

Chi negarvi omai può fè?

Entra in queste rovine... appiattati... taci, ascolta, e mostrati quando sarà d'uopo. ( Spingendo Pedrillo verso l'edifizio rovinato, ov3 egli si cela)

Col.

SCENA X.

Colantonio, e dello..

Ancor dentro. ) Che maniera è la vostra! Ove sono i riguardi dovuti ad un professore della mia qualità?

Gas. Colantonio ritorna! tanto meglio!

Col. (Uscendo.) Oh bella! Passeggio fra quelle umide volte ad oggetto di salute: è questa un' ordinazione che mi son prescritta.

Gas. Ebbene, collega?

Col.

A mezza voce.) Siamo spacciati senza rimedio! L'acquedotto era già munito di guardie che presentandomi al petto le punte delle alabarde, mi hanno qui respinto. Che ne dici? ( Con estre mo spavento.)

Gas. Che vuoi che io dica! Se non vogliono lasciarti andare, e tu rimani. ( Freddamente.)

Col. Rimani! m' impiccheranno!

Gas. Lascia fare: io ti resusciterò.

Col. Resusciterai... Or la diceva grossa! (La campana suona il mezzogiorno. )

Gas. Ci siamo! La campana suona il mezzogiorno. Col. Essa suona i nostri funerali !

SCENA XI.

Tuflador, Estella, Zerlina, Gregorio, Paesani, Guardie, e detti.

Tuf. Popoli miei soggetti, eccoci tutti riuniti, per essere testimoni di questo portento dell'arte medica, o per castigare chi avesse ardito schernire la nostra ragguardevole persona; tracotanza alla quale infliggerei l'estremo supplizio, e fors❜anche una più severa punizione.

Gas. Mi maraviglio! Noi siamo pronti a mantenere

pienamente il nostro impegno. Saprete già che si

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