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Il tedesco.

Il maresciallo di Schomberg, che era tedesco, aveva un maestro di casa il quale un giorno volendo scusarsi d'avere male eseguita una incombenza, disse al suo padrone: Credo che cotesta gente mi ha preso per un Tedesco. Hanno fatto male, rispose conflemma il maresciallo, avrebbero dovuto prendervi per uno stolto.

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Carlo XII.

E nota la risposta di Carlo XII re di Svezia, quando era bambino; un giorno che lo sorpresero mentre leggeva la vita d' Alessandro: "Che cosa pensate di quel re? gli fu domandato. Che io vorrei rassomigliarlo. Ma egli non ha vissuto che trendadue anni. Sono assai quando si sono conqui-stati tanti regni. „

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Il ritratto.

Dopo una conversazione molto briosa fra Napoleone e una celebre attrice, questa chiese al conquistatore il suo ritratto: "Eccole!,, rispose l'imperatore cavandosi di tasca una moneta di cinque franchi, e presentandogliela.

Il duca di Wellington.

Nel 1815, quando gl' Inglesi devastarono i musei di Parigi, il duca di Wellington recossi una sera in casa della duchessa di Durazzo per assistere alla rappresentazione di una commedia. Siccome indugiavano troppo, secondo il generale inglese, a dar principio alla recita, egli si accostò al palco scenico, e sollevò un lembo del sipario per vedere se tuttò era pronto. Vedendo quell' atto, la duchessa gli gridò: "Milord, che fate? qui non c'è nulla da portar via.,,

Arlecchino.

In una commedia dell'antico teatro italiano, Arlecchino ha un duello con Sacripante. Sacripante si sbottona e vuole che il suo avversario faccia altrettanto; ma Arlecchino si oppone perchè ha paura d' infreddare. Nel punto di venire alle mani, egli dice a Sacripante con tremula voce: Ti consiglio di arrenderti. Il cielo me ne guardi! Non vuoi? bene, io sono più generoso ti te, mi arrendo io!

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Un soldato.

Un soldato scioperato entra nella chiesa di San Rocco, mentre v'era predica, e prende una seggiola. Un momento dopo la seggiolaia gli si accosta e gli chiede cinque soldi. Il soldato ignorando probabilmente quella imposizione, si volta stupito e risponde: « Cinque soldi? se io gli avessi non sarei qui. „

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Nel mondo di là.

Voltaire scrisse a un giovane che lo infastidiva colle sue lettere: "Signore, io son morto, e però io non potrò avere l'onore di rispondervi. Quell' uomo seguitò a scrivergli con questo indirizzo:,, Al signor di Voltaire, nel mondo di là. „

Una buona figlia.

Un membro dell' accademia di Chalons raccontava un giorno tutte le prerogative di quell'accademia, e fini con dire ch'essa era la figlia primogenita dell'accademia francese. Voltaire che era presente, gli disse: "Certamente, essa è una buona figliuola che non ha mai fatto dire nulla di sè. 99

Il motivo.

Un gentiluomo guascone, chiamato Bonac, si alzava dal letto tutti i giorni molto tardi. Beffato continuamente dai suoi amici per questa sua infingardaggine, finalmente egli disse loro: "Vi dirò; tutte le mattine mi tocca ascoltare una discussione fra l'infingardaggine e la solerzia. Questa mi esorta ad alzarmi per occuparmi di qualche cosa utile; l'altra le sostiene che si sta egregiamente in un buon letto caldo, e che il riposo è preferibile al lavoro. Intanto ch'esse piatiscono così, io le ascolto finchè non si sono messe d'accordo; e capite bene che ciò mi obliga a stare tanto in letto. "9

La differenz a.

Nel tempo in cui si comprava un reggimento come si compra un podere, il colonnello del Reale Cravatta (Royal Cravatte) ebbe una discussione un poco viva col secondo del corpo, vecchio e prode ufficiale di fortuna, ed osò dirgli: "Non sapete dunque la differenza che esiste fra un uomo come me, e...." Senza lasciarlo finire, il vecchio soldato gli rispose: "Io so che un uomo come voi si fa con quarantamila scudi, ed un uomo cóme me con quaranta anni di servizio.,

La sede della memoria.

Nel 1780 la regina Maria Antonietta di Francia, avendo espresso il desiderio di andare al teatro, e di vedere madamigella Contat rappresentare una parte, che era fuori del suo carattere, la giovane attrice si mise all'impresa con tanto zelo, che in ventiquattr' ore essa imparò settecento versi. Qualcuno se ne rallegro secolei, ma ella rispose: "Io aveva ignorato fin qui dov'è la sede della memoria; adesso io so ch'essa è nel cuore. ""

Cavolo e caldaia.

Un viaggiatore diceva avere percorso le quattro parti del mondo; e tra le singolarità ch'egli diceva avere osservate, ne citava una della quale nessuno autore aveva fatto menzione. Questa meraviglia, secondo lui, era un cavolo così grande, e così alto, che sotto ciascuna delle sue foglie cinquanta cavalieri armati potevano schierarsi in battaglia, ed esercitarsi senza nuocersi fra loro. Un tale, che ascoltava questo racconto, non si dette pensiero di confutare questa favola, ma disse al viaggiatore con una serietà meravigliosa : "Anch'io ho girato il mondo; sono stato fino al Giappone, e quivi sono rimasto attonito nel vedere più di trecento operai che lavoravano

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