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avvocato lo salvò con questo invincibile argomento: "La prova che il mio cliente non ha rubato la tazza, si è che egli è procuratore, e che la sottocoppa è rimasta.,,

La Scusa.

Una signora, ben nota per la sua semplicità, scusava l'errore cronologico di una sua amica, che voleva farsi credere giovane malgrado la sua fede di nascita, con questo ragionamento: "Non bisogna meravigliarsi ch'essa abbia dimenticato l'anno in che essa è nata; era cosi giovane allora !

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Un cavallo troppo vecchio.

Un tale, volendo comprare un cavallo, domandò ad un suo amico da che si conosceva l'età di quegli animali: "Dai denti.,, rispose l'interrogato. La domane quel buon uomo andò da un cavallerizzo, il quale gli presentò un bellissimo poledro; il compratore apri la bocca all'animale, guardò e poi lo respinse, dicendo: "Non so che farmi dal vostro cavallo, esso ha trentadue anni., Aveva contato i denti.

Una nonna senza permissione.

Una signora, pretendeva d'esser tuttavia giovane benchè fosse una ventina d'anni che lo affermava. Suo figlio, che si era ammogliato segretamente, ed aveva testè perduto la moglie, recossi da sua madre e le gittò nelle braccia i due frutti del suo matrimonio, supplicando volesse scusare la loro nascita. Ma la signora respinse con ira i bambini, dicendo a suo figlio: "Io non vi vi perdonerò mai d'avermi fatta nonna senza la mia permissione. "

Effetto dei versi.

Il conte Luigi di Narbone, uno di quelli che il principe di Talleyrand amava il più, se pure amava qualcuno, passeggiava con lui, e camminando recitava dei versi di sua composizione. Il signore di Talleyrand si accorse frattanto d'uno che passeggiava accanto a loro e che sbadigliava: "Guarda là, Narbonne, egli disse al suo amico, tu parli sempre troppo forte."

Una fisonomia che inganna.

Una persona entrava in una società. Uno de' presenti disse al padrone di casa: "Quell' uomo ha l'aria d'esser molto stupido,

se se ne dee giudicare dalla sua fisonomia. La sua fisonomia inganna molto, rispose il padron di casa, poichè costui è molto più stupido di quel che pare. „

Le donne ed i vescovi.

Un amico del signor di Talleyrand gli raccontava un alterco avuto con madama di Geulis, che gli aveva detto un monte d'impertinenze. Che cosa avete fatto? gli domandò l'ex- vescovo. Le ho risposto.

Avete fatto male. Vi ha due sorta di persone dalle quali si può ricevere uno schiaffo senza sdegnarsi: le donne ed i vescovi. „

Sopra il pari.

Richiesto il signor di Talleyrand del come fosse nata la discussione tra il signor di Ermopoli e Pasquier in una tornata del Consiglio di Stato, e come fosse andata a finire, egli rispose: "Il ministro degli affari ecclesiastici è stato come il tre per cento, sempre al di sopra del pari.„

Una scappatoia.

È noto quanto Napoleone I valutasse la stima del sobborgo San Germano (dove abitava l'antica aristocrazia). Preoccupavasi sempre di ciò che pensavasi di lui in quel nobile sobborgo. Dopo la battaglia d'Austerlitz, egli domandò al signor di Narbonne, uno de' suoi aiutanti di campo, di cui la madre non nascondeva la sua antipatia contro l'imperatore: "Dite un po! vostra madre non incomincia ancora ad amarmi? Il signor di Talleyrand, che era presente e che vide l'imbarazzo del Narbonne, prese la parola e disse a Napoleone: "Sire, madama di Narbonne, non prova ancora per voi che dell'ammirazione."

Due c

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medianti.

Il principe di Talleyrand e il celebre comico Potier son morti alla stessa epoca. V'era inoltre fra loro un' altra rassomiglianza di diverso genere. Il conte di Rostopschine, ritornato a Mosca, spiegava nel modo seguente il motivo del suo viaggio in Francia, dicendo: "Sono stato a Parigi per vedere i due più grandi commedianti della nostra epoca: Potiere e Talleyrand.,

Non fate ridere.

L' ex- vescovo d'Autun (Talleyrand) salendo all'altare della Patria, nel campo di Marte il giorno della Federazione, per celebrarvi la messa, passò presso il generale La Fayette, il quale gli disse: "Badiamo bene: non mi fate ridere.„

Di padre in figlio,

Un uomo, volendo dare un'alta idea della grandezza d'una famiglia, recava come prova del suo asserto che in quella famiglia v'erano stati molti vescovi che si erano sụcceduti di padre in figlio.,

Nurscivan il Giusto.

Nurscivan i Giusto, essendo un giorno a caccia, volle mangiare sul posto la cacciagione presa, ma non c'era sale. Disse allora che l'andassero a prendere in un villaggio vicino, ma badassero bene di pagarlo: "Che male ne potrebbe avvenire, disse uno dei cortigiani, se il re non pagasse un po' di sale? Nurscivan rispose: "Se un re coglie un pomo nel giardino d'uno dei suoi sudditi, la domane i cortigiani ne tagliano gli alberi.

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