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Clinton (ENR.), b. Cel. ellenista e latinista, ingl., autore dei Fasti ellenici e Fasti romani. 1781 † 1852.

Clío, mit. Una delle nove Muse, figlia di Giove e di Mnemosine: presiede alla Storia. La dissero inventrice della lira. Vien rappresentata con in capo una corona d'alloro, una tromba nella mano destra ed un rotolo di papiro nella sinistra. v. Parte linguistica, tavola Mitologia.

*Clipeo, st. Ampio scudo rotondo, particolare dell'ant. fanteria greca.

Clisténe, b. Avo di Pericle. Eletto magistrato in Atene, cacciò Ippia, divise

il popolo in 10 tribù, ed istituì l'ostracismo. Clitennestra, mit. Figliola di Tindaro, re di Sparta e di Leda; divenne moglie di Agamennone. S'invaghi di Egisto, e, per isposarlo, uccise il marito dopo il suo ritorno da Troia. Fu poi trucidata, con Egisto, dal figlio di lei, Oreste. || Trag. di Alfieri. Clíto, b. Uno de' capitani d'Alessandro il Grande, fratello di Ellanice, balia di costui. Al passaggio del Granico, Clito salvò la vita a quel monarca, il quale, in una lauta cena, dominato dal vino, fece barbaramente uccidere il suo salvatore.

Clitòmaco, b. Cel. filosofo, discepolo di Carneade. † 98 av. C.

Clitúnno, geog. F. dell'Umbria, affl. del Chiaggio.

Clive (ROB. lord), b. Gener. ingl., fondat. dell'Impero anglo-indiano. 1725 † 1774. Clízia, mit. Figlia dell'Oceano e di Teti. Disperata per l'abbandono di Apollo, gli Dei, pietosi, la mutarono in girasole.

Clizio, b. Guerriero greco; combattè con Turno contro Enea.

Cloáca Mássima, st. La maggior cloaca di Roma, la cui costruzione risale all'epoca di Tarquinio il Superbo.

Cloacina, mit. Dea dei Romani, presiedeva alle cloache. || Soprann. di Venere. Clodio (PUBLIO), b. Senat. rom., libertino, nemico della Repubblica, di Cicerone e di Milone. Eletto tribuno dalla plebe, fece esiliare Cicerone. Fu ucciso, sulla via, da Milone, nel 53 av. C. [1745 † 1814.1 Clodion (CLAUDIO), b. Cel. scult. fr.] Clodióne, b. Primo re franco. Governò dal 427 al 448. Venne detto lo Zazzeruto, perchè ordinò che i principi del sangue portassero i capelli lunghi, e cortissimi gli altri Franchi. Ezio lo sconfisse nel 448, e gli succedette Meroveo.

Clodoáldo, o Cloud (SAN), Ult. figlio di Clodomiro; fondò il monast. di S. Cloud. Clodomiro, b. 2° figlio di Clodoveo; fu re d'Orléans dal 511 al 524. Mori a Vezeronce, combattendo contro i Borgognoni. Clodoveo I, b. Figlio di Childerico I, e fondat. della monarchia dei Franchi, marito di Santa Clotilde, vincit. dei Romani

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a Soissons (486), degli Alemanni a Tolbiac (496), di Alarico II, re dei Visigoti, a Vouillé (507). Nel 509, fu sconfitto da Teodorico presso Arles. Egli recossi, allora, in Parigi, che dichiarò Cap. de' suoi Stati. Si fece cristiano, e fu battezzato, a Reims, da S. Remigio. 465 † 511. ||— II, Figlio di Dagoberto, re di Neustria (638) e di Austrasia (650). +656. || III, Figlio di Thierry; regnò, sotto la tutela di Pipino d'Héristal, dal 691 al 695.

Cloost (ANACARSI), b. Convenzion. fr., uno de' fondat. del Culto della Ragione. Mori sotto la ghigliottina rivoluz. 1755 † 1794. Clòri, mit. Ninfa, sposa di Zefiro. Questo nome vien usato per indicare un'amante, una pastorella.

Clorinda, Eroina della Gerusalemme liberata (T. Tasso).

I, 4°

Clotário, b. Nome di 4 re fr.: figlio di Clodoveo, re dei Franchi (511-561). Dominò quasi tutte le Gallie e buona parte della Germania. Fu principe coraggioso, ma crudelissimo e dissoluto. II, Figlio di Chilperico I, re di Neustria (584) e d'Austrasia (613). Domò i Sassoni, e condannò Brunechilde a barbara morte. † 628. || — III, Figlio di Clodoveo II, re di Neustria (656670). || IV, Re di Austrasia (717-720); regnò sotto la tutela di Carlo Martello.

Clotilde (SANTA), b. Figlia di Chilperico, re dei Borgognoni, e moglie di Clodoveo I, re dei Franchi (498), ch'essa indusse a farsi cristiano. Arricchì la Francia di cel. monumenti sacri. † 545. (3 giugno).

Cloto, mit. La più giovane delle tre Parche; teneva la conocchia e filava la vita degli uomini.

Cloud (SAN), geog. C. di Francia. 5,560 ab. Il suo magnifico castello reale, ove venne stilettato Enrico III, e che fu abitato dai Napoleonidi, fu distrutto dagli obici prussiani, nella guerra del 1870-71.

Cloué (Giov. C.), b. Ammir. fr.; segnalò, primo, il partito da trarsi dal filaggio dell'olio. Op. princ.: Il Pilota di Terra Nuova. 1817† 1889.

Cluny, geog. C. di Francia. 4,095 ab. È cel. per la badia omon. di Benedettini, fondata nel 910 da Guglielmo I, duca d'Aquitania. Diede illustri personaggi, tra i quali parecchi santi, 4 papi, ec. Nel 1865, fu convertita in una Scuola normale.

Cluserét (GUST.), b. Rivoluzionario fr.; seguì Garibaldi in Sicilia (1860), fu agli St. Un. per la Guerra di secessione (186466); e, nel 1871, la Comune lo scelse a Ministro della Guerra. 1823 † 1900.

Clusone, geog. C.l. di circ., prov. di Bergamo. 5,120 ab. Miniere di rame, fabbriche di vetriolo e d'arsenico.

Clyde, geog. Fiume di Scozia. Bagna Glasgow, e sbocca nel golfo di Clyde (mare d'Irlanda). 160 chil.

Cnido o Gnido, geog. ant. C. e promont. di Caria. || Tempio di-, Cel. tempio dedicato a Venere; trovavasi sul promontorio omonimo (Caria).

Cóa, geog. F. del Portogallo. 140 chil. ||| st. Stoffa di Cos (Asia), leggera, fina e trasparente, usata dalle ant. cortigiane. Coahuila, geog. Stato della Repub. messicana. 285,600 ab. Numerose miniere. Coalizióné, st. Nome particolare delle alleanze conchiuse da varie Potenze europ., contro la Rivoluz. fr. e contro Napoleone I. La storia ne conta 7. La 1a, tra la Prussia e l'Austria (1792), cui unironsi, più tardi, l'Inghilt., la Spagna, la Sardegna, le Due Sicilie, la Toscana ed il papa (1793); fu sciolta col trattato di Campoformio (1797). La 2a, tra l'Inghilt., la Russia, l'Austria, la Turchia, le Due Sicilie (1799); fu sciolta dalla vittoria di Marengo (1800). La 3a, tra l'Inghilt., l'Austria, la Russia e la Prussia (1805); fu sciolta dalla vittoria d'Austerlitz (1805). La 4a, tra la Russia, la Prussia, l'Inghilt. e la Svezia (1806); fu sciolta dalla vittoria di Friedland (1807). La 5a, tra l'Inghilt. e l'Austria (1803); fu sciolta dalla vittoria di Wagram. La 6a, tra la Prussia, la Russia, l'Inghilt., l'Austria, la Svezia, la Spagna, il Portog., le Due Sicilie e la Danimarca (1813); fu sciolta con la pace di Parigi 1814, ed ebbe per risultato l'abdicaz. di Napoleone I. La 7a (1815), fu la continuaz. dalla coaliz. preced.; rovesciò, di nuovo, Napoleone, e continuò sotto tutta la Restaurazione col nome di Santa Alleanza, cui aderi anche Luigi XVIII, re di Francia. Coángo, o Quango, Grande affl. di 8. del Congo (Bassa Guinea, Afr. Oc.). Coánza, geog. Fiume della Guinea infer. (Africa merid.). 640 chil.

Coary, o Yuracupurana, geog. Affl. di d. del Marañon (Brasile). 612 chil. Coatit, geog. Località dell'Abissinia, C.1. del Degusas. Vittoria del gen. Baratieri sui Tigrini, comandati da ras Mangascià (13 gen. 1895).

Cobáh, o Kobáh, geog. Possed. della Germania, in Africa.

Cobbett (GUGL.), b. Pubblic. ingl., cel. per le sue Lettere politiche e per le Satire mordaci contro la monarchia. 1766 † 1835. Cóbden (RICCARDO), b. Cel. economista ingl., propugnatore della pace universale e del libero scambio. 1804 † 1865.

Cobianchi (LOR.), b. Deput. e filantr., di Intra. 1806 1881.

Coblenza, geog. C. e fortezza della Germania, sulla sinistra del Reno, alla foce della Mosella. 44,000 ab. || Distretto di-, Distretto della Prussia. 620,000 ab. Cobras, geog. Gruppo d'isole dell'Oceano Ind., cioè Zanzibar, Monfia, Pembia. Coburgo, C. della Germania, Cap. del ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha. 19,300. La famiglia ducale di diede, fra tutte le dinastie europ., il maggior numero di principi e di principesse ai troni stranieri. Penis. all'E. dell'is. di Melville. Appart. all'Australia.

Cocán, Cocánd, © Khocán, geog. C. del Turchestan, C.l. della provincia omon.,

o Fergana. 42,000 ab. || Prov. del Turchestan russo (Asia centrale). 920,000 ab. Coccapieller (FR.), b. Ex-deput., rom. tribuno e orat. popol., ma squilibrato. Dal 1882-86, aveva agitata tutta Roma, pubblicando giornaletti (Il Carro di Checco, Tito Vezio), calunnie, libelli e verità. 1831 † 1891. Cocceio (ANT.), b. Archit. rom. Sotto Augusto, eseguì la galleria che, attraverso la mont. di Posilippo, mena da Napoli a Pozzuoli, e quella dal lago Averno a Cuma.

Cócchi (Giov.), b. Venerando sacerdote, torin., fondat. del Collegio degli Artigianelli e di Istituzioni agrarie pei minorenni corrigendi. 1813 † 1895.

Coccia (CARLO), b. Mus. napol. Fu scolaro di Paisiello, e lasciò molte op., fra le quali Maria Stuarda; Clotilde, ec. 1782 † 1873. Cocconato, geog. C.1. di mand., circ. di Asti, prov. di Alessandria. 2,729 ab. Cochabamba, geog. C. della Bolivia, (22,500 ab.). Cap. del dip. omon. (328,250 ab.). Coci, geog. Dip. del Giapp. 1,260,400 ab. Cocin, Cochin, o Kotschin, geog. C. dell'India, C.l. dello Stato omon. 39,000 ab. || Stato vassallo dell'India ingl. 845,000 ab.

Cocincína, geog. Regione dell' IndoCina, situata all'E. del Mekong. Dividesi in Alta, od Annam, ed in Bassa —, o — fr. Quest'ult. conta 2,340,000 ab. (Popolaz. annamita). 64,360 chil. q. Cap. Saigon. Venne conquistata dalla Francia dal 1861 al 1867. Clima sano, ma caldo ed umido. Suolo fertile.

Cocito, mit. Uno dei fiumi dell'Inferno; circondava il Tartaro, intorno al quale erravano le anime degli infelici rimasti privi di sepoltura. Il Cocito s'ingrossava con le lagrime dei malvagi.

Cockburn, geog. Una delle terre polari, all'E. del mare di Baffin.

Cockerell (CARLO), b. Archit. ingl.; iniziò nella Grecia (1811-15) parecchi scavi, e vi scopri stupende rovine d'un tempio d'Atene. 1787 † 1863.

Coclite, st. Nome che davasi, tra Romani, a chi era cieco d'un occhio. Coclite, v. Orazio Coclite. Cocúzzo, geog. Il più alto monte delle Calabrie. 1,542 m.

Codémo (LUIGIA), b. Scrittrice e pittrice, di Treviso. 1828 † 1901.

Codigoro, geog. C.l. di mand., circ. di Comacchio, prov. di Ferrara. 9,744 ab. Codogno, geog. C.l. di mand., circ. di Lodi, prov. di Milano. 11,925 ab. Centro del commercio del cacio lodigiano.

Códrington (ED., sir), b. Ammiraglio ingl. Distrusse la flotta turca a Navarino. 1770 † 1851.

Codro, b. Ultimo re di Atene, figlio di Melanto. Sacrificò sè stesso, per salvare la patria contro i Dorî. [di Udine. 6,010 ab.

Codroipo, geog. Č.l. di circ., prov. Coehoorn (MENNO, van), b. Ingegn. mil., ted., aut. d'opere pregiate sull'arte fortífic. Usò, primo, con successo, i suoi mortaretti all'assedio di Grave. 1641 † 1704

Coel, geog. C. dell'India ingl. 54,000 ab. | cognome. I papi ed i sovrani non fanno Coeur (GIAC.), b. Figlio d'un pellicciaio, uso del loro cognome di famiglia. di Bourges; pervenne, con la sua intelli- Cogoléto, Com. della prov. di Genova. genza, ad essere il Tesoriere di Carlo VIII, 3,136 ab. La dicono patria di C. Colombo. cui prestò 200,000 scudi d'oro per cacciare Coibába, o Cohi-Baba, geog. Montagl'Inglesi dalla Normandia. Caduto in di- gna dell'Afganistan (Asia centr.). 5,550 m. sgrazia, per la solita riconoscenza dei be- Coimbatúr, geog. C. dell'India ingi. neficatí, fu incarcerato e spogliato di 20 (53,420 ab.), Cap. del distr. omon. 2,360,000 ab. milioni. Riuscito a fuggire, riparò in Italia, Coimbra, geog. C. del Portogallo, 18,424 ove Calisto III gli affidò il comando d'una ab., C.l. della prov. omon. Giace sulla r. c. parte della sua flotta contro i Turchi, ma del Mondego, e fu, per lungo tempo, resimori giungendo a Chios. 1400 † 1456. denza reale. Cel. Università. || Prov. del Portogallo. 312,810 ab.

Cofti, v. Copti.

Cógend, geog. C. del Fergana, o Cocand (Asia centr. russa). 28,360 ab.

Coghinas, Fiume di Sardegna. 105 chil. Cognac, geog. C. della Francia. 17,416 ab. Rinomate acquevite (cognac), delle quali se ne fabbricano per circa 200 milioni all'anno. Culla di Francesco I.

Cognetti De Martiis (SALV.), b. Prof. di Bari, geniale econom., diret. della Biblioteca dell'Econom., aut. del Socialismo antico, e fondat. del Laboratorio di Economia polit., ec. ec. 1844 † 1901. [† 1880.

Cogniét (LEONE), b. Pitt. st., fr. 1794 Cognome, st. Presso gli antichi, aveva forza di soprannome. Era l'ultimo dei 3 appellativi del cittadino rom. (praenómen personae, nomen gentis, cognomen familiae). Il nomen era il secondo, e distingueva la gente. I Greci l'usarono pure. Esso traevasi o da qualità fisiche, o morali del capo di famiglia. I Rom. furono i primi ad imporre alle famiglie i cognomi, e questi derivarono, da principio, dall'agricolt. e dagli animali, come: Apii, Cicero, Fabii, Lentuli, Meli, Pisoni, Vitelii. Tennero dietro le qualità corporali come: i Crassi, i Cincinnati, i Nasoni. Alcuni storici, però, rivendicano all'Etruria la priorità dei nomi gentilizî e patronimici. Più tardi, i Rom. imposero il cognome, desumendolo dal luogo di nascita, o di soggiorno, dalle scienze, dalle arti, ec. Nel Medio-Evo, risorsero i cognomi, pigliandoli dalla condiz. civile, dalla professione o dal mestiere. Avemmo, così, i Duca, i Conti, i Visconti (vice-conti), Nobili, Vassalli, Valvassori, Gonfalonieri, Vescovi, Abati, Alfieri, Arcieri, Balestrie ri, Giudici, Medici, Maestri, Pellegrini, Barbieri, ec. Dalle qualità morali e fisiche, ci vennero gli Amati, gli Amici, i Balbo, i Bianchi, i Calvi, i Caro, i Cortesi, i Crispi, i Forti, i Galli, i Gentili, i Grandi, i Guerci, i Miele, i Modesti, i Negri, i Peloso, i Puliti, i Rossi, i Soavi, i zosi, ec. Per altro, le famiglie plebee, particolarmente in Italia, non portaron il cognome che ben più tardi, ed ognuno chiamavasi col proprio nome e con quello del padre, come Michele di Lando, Cola di Rienzi, ec. Alcuni, invece che dal padre, prendevano il nome dalla madre. Le donne assumevano il cognome del marito, come usasi oggidì. Con l'andar del tempo, ogni famiglia, nobile o plebea, ebbe il proprio

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Coira, geog. Cap. del cantone dei Grigioni. Industrie e agricolt. 10,980 ab.

Coke (ED.), b. Cel. giurec. e statista, ingl. 15491634. || Tom. Gugl., Ill. agron. ingl.; fondò una fattoria modello, ed inventó una macchina da seminare. † 1842. Coki, geog. Paese dipendente dall'Uganda (Africa). 84,000 ab.

Cóla, v. Kola. [Rienzi.]
Cóla di Rienzi, vedi
Colásse (PASQ.), b. Mus.
fr. 1640 † 1709.

* Colbert (G. B.), b. Cel.
min. delle finanze sotto Lui-
gi XIV. Protesse le lettere,
le arti, l'industria ed il com-
mercio. Sotto lui, la marina
fr. ricevette tale impulso che la Francia ridi-
ventò la rivale dell'Inghilterra. 1619 † 1683.
Colbrand (Is. AUG.), b. Fam. cantante
spagn., 1a moglie di Rossini. 1785 † 1815.
Colchagua, Prov. del Chili. 158,000 ab.
Colchester, geog. C. d'Inghilterra, sul
Colne. 36,480 ab.

Colchide (oggi, Mingrelia), geog. Ant. regione asiat., situata fra il Caucaso, l'Armenia ed il Ponto Eusino; è il cel. paese del Vello d'oro, conquistato dagli Argonauti.

Colebrooke (EN.), b. Ill. oriental., ingl. Fondò, in Londra, la Società Asiatica, e fu il primo a propagare, in Europa, lo studio del sanscrito. 1765 † 1837.

Colenso, geog. C. del Natal, sul Tughela. Cel. vit. dei Boeri sugl' Inglesi (1899). Coleridge (S., TAYLOR), b. Poeta ingl., autore delle Ballate liriche. 1772 † 1834. Colesberg, geog. C. del Capo. Vittoria degli Inglesi sui Boeri (1899).

Colét (LUIGIA), b. Letterata e poetessa fr. Opere princ.: L'Italia degl' Italiani; Napoli sotto Garibaldi, ec. Fu amante di A. Karr e di A. de Musset. 1808 † 1876.

Colétta (SANTA), b. Riformatrice delVez-l'Ord. di Santa Chiara. Nacque a Corbie (Francia). 1380 † 1447. (6 marzo).

Colfiorito, geog. Monte e passo dell'Appennino centr. Da Foligno viene nella valle del Chianti. [del Mar Glaciale.

Colguièv, o Calgujèv, geog. Isola. Colhapur, geog. C. dell'India inglese (44,390 ab.), C.1. dello Stato omonimo (tributario). 912,600 ab.

Colico, geog. Com. della prov. di Como, all'estremità sett. del lago omon. Porto sul

lago. Vi sboccano le strade dello Stelvio e dello Spluga. 3,886 ab.

*Colleoni (BARTOL.), b. Cel. condottiere, bergam. Nel 1447, alla testa dei Milan., sconfisse i Fr. presso Alessandria (Piemonte). Servi con grande onore i Veneziani, che lo crearon Capitano Generale nel 1455. Costrui gli omes-recchioni ai cannoni, e, pri

Coligny (GASPARE di), b. Ammiraglio di Francia, capo degli Ugonotti. Sotto il duca d'Enghien, si distinse nelle guerre d'Italia (1544). Fu assassinato nella famosa strage di S. Bartolomeo. 1517 † 1572.

Colima, geog. Stato della Repub. sicana (America del Nord). 65,000 ab. Colin (ARM.), b. Edit. parig. 1842 † 1900. Colines (Dr), b. Dotto tipog. fr., cui si attribuisce l'introduzione dei caratteri aldini in Francia. 16° s.

Coliséo, v. Colosseo.

Colla (ANGELO), b. Archit. della villa Crespi (lago d'Orta), restauratore del palazzo comunale di Piacenza, ed aut. d'un grandioso progetto di restauro della chiesa di Santa Maria delle Grazie (Milano). 1892. || Antonio, Fis., astron. e geog. 1806 1857.

Colladon (Giov. D.), b. Scienz. ginevrino, che introdusse a Napoli (1862) l'illuminazione a gas. 1802 † 1893.

Collágna, geog. C.l. di mand., circ. e prov. di Reggio Emilia. 2,285 ab.

Colláre (ordine del), st. Ordine istituito dalla Repubbl. Veneta quando il corpo di S. Marco venne trasportato da Alessandria a Venezia. || Altro Ordine fondato da Amedeo VI di Savoia (1362), e chiamato, più tardi, dell'Annunciata.

Collatino (LUCIO - TARQUINIO), b. Romano, marito di Lucrezia. Cacciati i Tarquinî, fu, con Bruto, primo console di Roma nel 509 av. C.

Collázia, geog. ant. C. del Lazio. Colle, geog. Parola che indica alcune montagne delle Alpi e degli Appennini, attraverso le quali si aprì un valico, o si costrui una strada. v. ai singoli nomi.

Colle di Tenda (galleria del), Inaugurata nel 1898, trovasi sulla linea CuneoVentimiglia.

Colle di Val d'Elsa, geog. C.l. di mand., circ. e prov. di Siena. 9,879 ab. Collegi militari, Quelli di Milano, Firenze e Messina furon soppressi nel 1895. Collegio dei Nobili di Parma, st. Fondato (1701) da Ranuccio I Farnese, ebbe, per oltre due secoli, vita prospera e fama, si da esser chiamato il Re dei Collegi. Poi, nel 1755, Maria Luigia lo fuse col Collegio Lalatta, sotto il nome di Collegio Maria Luigia. Nel 1896, fu convertito in Collegio Nazionale.

Collegno (GIAC. PROVANA di), b. Patriotta torinese, senat. e ministro di Carlo Alberto. 1793 † 1856. || geog. Com. della prov. di Torino, famoso pe' suoi molini e pel monastero dei Certosini. 1,591 ab.

Collenúcci (PANDOLFO), b. Profondo giurec. e valente lett., pesarese. Scrisse una Storia di Napoli, tradusse Plauto, fondò un museo, e, primo, rimise in onore la buona commedia. Avendo sparlato di Giov. Sforza, ebbe tronco il capo. † 1504.

mo (1434), li accavallò su affusti a 4 ruote. Accumulò ricchezze; fondò, nella sua C. natia, l'Ospizio della Pietà. Bergamo gli eresse una statua equestre, e Venezia un monum. 1400 † 1475. Colle Sannita, geog. C.l. di mand., circ. di S. Bartolomeo in Galdo, prov. di Benevento. 5,937 ab.

Collesáno, geog. C.l. di mand., circ. di Cefalù, prov. di Palermo. 7,019 ab. *Colletta (PIETRO), b. Patriota e st., napolet. Fece la guerra con molta riputaz.; nella rivoluz. del 1820, comandò la spediz. in Sicilia, e fu anche Min. della guerra. Lasciò una Storia del Reame di Napoli, ornamento della letterat. it. 1775 † 1831.

Collín D'Harleville, b. Poeta com. fr. 1755 † 1806.

Collingwood (lord), b. Ammiraglio ingl., amico e successore di Nelson a Trafalgar, ove mostrò grande eroismo. 1750 † 1810. Collini (ALES.), b. Erudito fior., segretario di Voltaire. 1728 † 1806.

Collins (GUGL.), b. Poeta ingl. 1720 1756.

Colloquio di Poissy, st. Ebbe luogo nel 1561 tra protest. e crist., alla presenza di Cater. de Medici. Colmar, geog. C. dell'Alsazia. 35,110 ab.

*Coldbio, st. Tunica con maniche corte che coprivano appena l'òmero del braccio.

Colofóne, geog. C. ionia dell'Asia. La dicono patria d'Omero.

Cologna Veneta, geog. C.l. di circ., prov. di Verona. 8,440 ab. Seta e canapa. Colomb, b. Ammir. ingl., invent. del sistema di segnali marit. con razzi, † 1899 Colomba (SANTA), b. Martire sotto Au reliano nel 30 s. (31 dic.).

Colombáni (ALFR.), b. Avvoc. di Loli, crit. mus. e aut. d'una St. illustrata della mus. it. nel 19° s. 1869 † 1900.

Colombáno (SAN), b. Monaco irlandese, fondat. del monastero di Bobbio, in Italia, e di Luxeuil in Francia. 540 † 615. (21 nov.). Colombia, geog. Ant. Stato repubb. dell'America del Sud.

Colombia (Stati Uniti di), geog. Repubblica federale dell'America del Sud, fondata da Bolivar nel 1819, e già conosciuta sotto il nome di Nuova Granata.

Animali: Buoi selvatici, suini, cervi, tapiri, volatili, insetti e serpenti velenosi. Capitale: Bogota.

Città princ.: Bogota (Cap.), Medeslin, Socorro.

Confini: al N. col mare Caraibico, e col Venezuela; all'E. col Venezuela e col Brasile; al S. col Brasile e con l'Equatore; all'O. col Pacifico.

in onore di Colombo, il quale conobbe, primo, quelle coste. Quella Terraferma fu, come si sa, la prima parte scoperta del continente. Confinava al N. col mar delle Antille; all'E. con la Guiana; al S. col Perù; Clima: Tropicale, ma salubre e variab. all'O. con l'Oc. Pacifico. Comprendeva la Compartimenti e Territorî: 1o Com- Terraferma, propriamente detta, le prov. part. di Antioquia, Bolivar, Magdalena, di Cartagena, di Santa Maria, di Venecoi territ. di Goajira e di Nevada y Mo-zuela, e Nuova Granata, con Santa Fè tilones. 2o Compart. di Boyacà, col ter- per Cap. Compiuta nel 1536 dagli Spagnoli rit. di Casanare. 3o Compart. di Cauca, col la conquista della Nuova Granata (Coterrit. di Caquetà. 4o Compart. di Cundi- lombia), questa venne posta sotto l'autorità marca, di Tolima, col territ. di San Mar- del viceré del Perù. Nel 1563, fu eretta a tin e con quello, all' E., delle Cordigliere. Presidenza autonoma, ed a Vice-regno nel 5o Compart. di Santander, col territ. di 1718. Scoppiata nell'Am. del Nord la guerra Bolivar. d'Indipend., l'idea si fece strada anche nella Colombia, e le aspiraz. di libertà ingrossandosi durante l'epopea napoleon., il paese insorse nel 1808, e si dichiarò indipend. Gli Spagn. riusciron a sottometterla nel 1815-16; ma le vittorie di Bolivar distrussero il giogo spagn., e, nel 1819, venne proclamata la Repub. di Colombia, costituita dal Venezuela, dalla Nuova Granata e Governo: Republ. unitaria. Ogni Com- dall' Equatore. Non tardaron a sorgere gli part. ha il proprio presid.; ma la costituz. screzî, ed i Federalisti prevalendo sugli polit. è uguale per tutti gli Stati confederati. Unitari, la Colombia si divise in tre ReIndustrie: Molto ristrette: Raffinerie pubbliche (1824). Proclamatasi Stato indidi zucchero, distillerie d'acquavite, fab-pendente nel 1832, la Repubblica Colombiabriche di sigari, cappelli di Panama, tes- na si divise (1857) in 8 Compart menti, o suti ordinarî di cotone, Stati, coi relativi Territorî, e, nel 1863, dopesca delle perle, ec. po una guerra civile, nove Stati adottaron una identica Costituzione (tracciata su quella degli Stati Uniti dell' America del Nord), sotto il nome di « Stati Uniti di Colombia ».

Esercito: In tempo di pace: 6,000 uomini; in tempo di guerra: 140,000.

Fiumi princ.: II Cauca, la Magdalena, l'Atrato, il Rio Meta.

Minerali: Oro, argento, rame, ferro, platino, carbon foss., ambra, solfo, smeraldi, ec.

Monti princ.: Il picco di Tolima, le mont. di Santa Marta, il Cumbal, l'Huila, il vulcano di Purace, ec.

Popolaz.: 4,260,000 ab. (europei e misti), e circa 150,000 Indiani Porti princ.: Colon. [selvaggi.] Prodotti princip.: Caffè, zucchero, cotone, tabacco, china, indaco, legni coloranti, legname d'opera e da costruzione, pelli, balsamo, gomma, ananas, banani, fichi d'India, e varî grani. Data la situazione eccezionalmente favorevole della regione, i prodotti dovrebbero esser maggiori. Da qualche anno, l'industria ed il commercio ricevettero un efficace impulso, grazie anche alle premure del Governo per attirare un gran numero d'immigranti. Quando i due porti di Panama e di Colón saran riuniti per mezzo del taglio dell' Istmo di Panama, la Colombia raggiungerà un altissimo grado di ricchezza.

Religione: Cattolica. Tollerati gli altri culti.

Storia: La st. della Colombia si confonde con quella della maggior parte degli Stati dell'Am. del Sud. Il nome di le venne dato, vuolsi, da Americo Vespucci (che, nel 1509, compi, in quella regione, i viaggi di esploraz. per conto della Spagna)

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Suolo: Fertilissimo, metà pianura e metà montagna. Vegetazione lussureggiante. Le montagne (Cordigliere dal S. al N.) son ricche di foreste primitive.

Superficie: 1,206,725 chil.q.

Colombina, st. Maschera della commedia ital. passata su varî teatri europei. Colombo (BARTOL.), b. Fratello dell'immort. Cristoforo. Giovanetto, abbandonata la paterna officina, s'imbarcò e stette molto tempo nella navigaz. Nei s. 14° e 15°, il Portogallo è la mèta prescelta dai navig. liguri, e Bartol. Colombo, valentissimo nella cartografia, è attratto a Lisbona dalla passione dell'ignoto, e fornisce alla marina di quello Stato carte nautiche ricercatissime. Cristoforo lo raggiunge, lo aiuta nel lavoro, e là medita quell'idea che gli farà, presto, scoprire l'America. Ma ove prendere i mezzi necessari all'impresa? Cristoforo lo manda, allora, da Enrico VII, re d'Inghil terra. A quel monarca, Bartolomeo regalò un bel planisfero sul quale scrisse - Genua cui patria est, à ricordo della sua diletta C. natale. Ma, nel mentre iniziava le trattative con la Corte ingl. e con la Francia, cui egli pure forni carte nautiche, Cristoforo salpava alla volta delle terre sconosciute. Informato della grande scoperta di lui, Bartolomeo affrettossi a venire in Ispagna, e potè abbracciarlo al

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