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profonde valli irrigate artificial. e fertilis
sime, fuorchè nei deserti. Grandi pascoli,
flora povera, scarsa l'acqua.

Superficie: 550,000 chil. q.
Afnèo, od Afnio, mit. Soprannome
[maggio.

di Marte.

Afra (SANT'), b. Martire bresciana. (24 Afragola, geog. C. 1. di mand., circ. di Casoria, prov. di Napoli. 22,438 ab. Cappelli, seta, granaglie, vini.

*Afránia, b. Moglie di Licinio Buccione, senat. rom. Trattava, da sè, ma molto rumorosamente, le cause davanti ai giudici.

Afranio, b. Canon. di Pavia; inventò il fagotto (1539).

Lucio, Poeta comico lat., imitatore di Terenzio e di Menandro. 100 av. C.

Afre, mit. Nome delle Esperidi.

Africa, geog. Una delle cinque parti del mondo, la terza per estensione.

(5,800 m.); il Ruvenzori (5,600 m.); i monti del Godgiam (5,420 m.); l'Abba-Jared (5,380 m.); il Buahat (4,982 m.); il Samen (5,000 m.); il Cameron (4,000 m.); la catena dell'Alto Atlante (8,980 m.); il Picco di Teneriffa (3,912 m.); il Vittoria e l'Alberto (3,900 m.); i monti Livingstone (3,000 m.). Popolazione: 200 milioni, circa.

Porti princ.: (Sul Mediterraneo), Porto Said, Alessandria d'Egitto, Bengasi, Tripoli, Tunisi, Algeri.(Sullo stret. di Gibilterra), Tangeri. (Sull'Atlantico), Mogador, S. Luigi, Dakar, Bathurst, Monrovia, Capo Coast Castle, Lagos, S. Paolo di Loanda, Mossamedes, Città del Capo. (Sull'Oceano Ind.), Porto Natal, Lorenzo Marqués (baia di Delagoa), Quilimane, Mozambico, Zanzibar. (Sul golfo di Aden), Zeila. Rosso), Massaua, Suakim, Suez.

Animali: Cavalli, bestiame, muli, asini, elefanti, cammelli, ippopotami, rinoceronti, leoni, tigri, iene, zebre, pantere, sciacalli, giraffe, scimmie, zibetti, struzzi, coccodrilli, serpenti, tartarughe, gazzelle, antilopi, bufali, cani, uccelli e selvaggina d'ogni sorta. Clima: Caldissimo, o caldo secco, oppure caldo umido. Piogge invernali al N. ed al S.; dirotte e periodiche all'E. ed all'O. Confini: Al N. col Mediterr. e con lo str. di Gibilterra; all'E. col canale di Suez, col mar Rosso, col golfo d'Aden, e con l'Ochil. ceano Ind.; al S. con l'Oceano Australe; all'O. con l'Oceano Atlant. [hari, ec. Deserti princ.: Il Sahara, il KalaFiumi princ.: il Nilo, il Congo, o Zaira, il Senegal, la Gambia, il Niger, l'Orange, lo Zambese, l'Ogove, l'Abai, la Tioge, ec. Governí: L' ha il dispotico, il repubblicano, e, perfino, l'anarchico.

Industria: Limitata; estesa la pastorizia. Stoffe, pelli, i rinomati marocchini, armi, tappeti, cotonami, lavori d'oreficeria, stoviglie, attrezzi agricoli, profumi, fili d'oro e d'argento, minuterie, stuoie, ec.

Isole princ.: Le Azzorre, le Canarie, le isole del Capo Verde, Madera, S. Elena, nell'Oc. Atlantico; Madagascar, Riunione (già Borbone), Maurizio (già Isola di Francia), Comorre, Zanzibar, nell'Oc. Indiano. Laghi princ.: Il Vittoria Nianza o Uchereve (87,000 chil. q.); il Bangueolo (58,600 chil. q.); il Tsad (38,000 chil. q.); il Niassa (37,120 chil. q.); il Tanganica (36,408 chil. q.); l'Alberto Nianza, o Lutan-Nzige (5,800 chil. q.); il Dembea o Tsana (3,210 chil. q.); re Leopoldo, il Piaggia, il Moero, il Ngami, ec.

Minerali: Oro, argento, diamanti, ferro, rame, piombo, stagno, carbon fossile, marmo, granito, nitro, soda, sale, ec.

Monti princ.: Il Kilimangiaro (6,010 m.); il Ras Datscen (6,000 m.); il Kenia

(Sul Mar

Possedimenti europei: Il Belgio vi possiede (1904): Il protettorato sullo Stato libero del Congo. 2,736,000 chil. q.; 14,600,000 ab. (Secondo Stanley, 27,500,000 ab.). - La Francia: L'Algeria, col Sahara alger., la Tunisia, l'Afr. Occ. fr. (Senegal, Sudan fr., Guinea fr. e Costa d'Avorio), la regione del Tsciad, il Dahomey e dipendenze, il Congo fr., Madagascar e le is. Ĉomorre, l'is. della Riunione, la Somalia fr. e la baia di Tadgiura (coi porti di Obock, Gibuti), con un'area totale di 7,812,400 chil. q. e 31,600,000 ab. - La Germania: I protettorati di Togo, Camerun, l'Africa Occ. del Sud. tedesca, l'Afr. Or. tedesca, ed altri protettorati nella Nuova Guinea, con un'area totale di 3,200,000 q. e 7,600,000 ab. Nel 1890, la Germania, in forza del Trattato anglo-germanico, prese possesso anche della parte sett. (con Kpandu) del territorio di Krepi (golfo di Guinea). L'Inghilterra: La Colonia del Capo (Capo di Buona Sper.), stabilimenti nella Senegambia, nella Costa degli Schiavi, la Zambesia, lo Zululand, il Natal, le ant. Repub. di Transwaal, e dell'Orange, il Paese dei Beciuana, l'Unioro, l'Uganda, il Wadelai, la Baia di S. Lucia e della Balena, il Gambia, Sierra Leone, l'Ascianti, la Costa d'Oro, Lagos, il distr. del Niger (Nigeria S. e M.), le is. di S. Elena, di Tristano, e d'Acunha, le Mascarene (Maurizio, ec.), l'Ascensione, Amirantes e Seychelles, S. Paolo, New-Amsterdam, Musciach, la Somalia ingl. (Lasgore, Zeila), Berbera, con un'area totale di 6,680,000 chil. q, e 40,500,000 ab. In forza del Trattato anglo-germanico (1890), l'Inghilterra entrò in possesso della parte merid. (con Peki) del territorio di Krepi (golfo di Guinea). Sino dal 1882, essa occupa l'Egitto militarmente ed onnipotentemente; e, dal 1898, il Sudan Egiz. Oltre molti e nuovi protettorati, essa continua ad estendere la sua azione e la sua influenza nella regione equatoriale. L'Italia: L'Eritrea (1904): (la zona costiera dal Ras Casar a Raheita:

Assab, Bailul, Buri, is. Dalak, Hamfila, Massaua, Penis, Raheíta, Undulli —, l'Oculè-Cusai, l'Agamè, l'Asmara); i protettorati

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Religioni princ.: Islamismo, Cristianesimo, Feticismo, Ebraismo.

OC

Stati indipendenti: L'Abissinia (Amhara, Godgiam, Tigrè, Scioa), 415,000 chil. q., 4,200,000 ab. (Cap. Addis-Abeba). Il Paese dei Galla (8,600,000 ab.); dei Danachili, 1,902,000 chil. q. L'Egitto (Capitale Cairo), 28,200,000 chil. q.; 10,400,000 ab., sotto la protezione nominale della Turchia, ma cupato dagli Inglesi fino dal 1882. L'Impero del Marocco (Cap. Marocco), 812,000 chil. q.; 9,300,000 ab. Il Sahara, 6,185,000 chil. q.; 2,600,000 ab. La Tunisia (Cap. Tunisi), occupata dalla Francia sino dal 1881, ed ora sotto il suo protettorato. 116,200 chil. q.; 1,900,800 ab. La Reggenza di Tripoli, o Tripolitania (Cap. Tripoli), 420,000 chil. q.; 1,300,000 ab., sotto la dipendenza della Turchia. La Nubia e parte del Sudan (C. princ.: Kartum, Sego), 2,100,000 chil. q.; 12,300,000 ab. Il Sudan Centr. (Vadai e Bornu), 1,715,000 chil. q.; 32,600,000 ab. Il Sudan Occident. ed Alta Guinea (regni di Adarusua, Dahomey, Joruba, Mossi, Masina, Sokoto, Tombo), 1,994,050 chilom. q.; 4,400,250 ab. La Repubbl. di Liberia (Cap. Monrovia), 37,260 chil. q.; 2,600,220 ab. La Repubbl. di Svaziland, 85,000 ab. Lo Stato libero del Congo, 2,340,000 chil. q.; 32,400,000 ab. (stazioni princ.: Boma, Stanleyfalls, Vivi, ec.).

del Paese degli Habab, dei Migiurtini, dei | regno di Cassongo: 344,110 chil. q.; 4,200,000 Basa, dei Danachili, di Obbia, di Barca, ab.; il regno di Marutse-Mabunda: 270,085 ec.; la Somalia it., ec., con un'area totale di chil. q.; Paese dei Matabele: 345,102 chil. 1,360,000 chil. q. e 2,100,000 ab. Il Porto- q.; 1,425,000 ab.; Mozambico, la Zambesia: gallo: Una regione immensa del Congo, Mo-300,120 ab. AFRICA AUSTRALE: la Costa zambico, la baia di Delagoa, Mossamedes, dei Damara e dei Namaqua; la Colonia del Angola, Benguela, la Costa di Dahomey, Capo (Cafreria, Natal, Paese dei Boschimal'is. di S. Tomaso, Principe, Aiuda, le is. Az- ni, dei Basuto, degli Zulù, dei Beciuani, l'anzorre, l'Arcip. del Capo Verde, Madera, Bis- tica Repub. d'Orange; 107,440 chil. q.; 207,503 sagos, Bolama, Cacheo e Bissao, con un'a- ab.; l'ant. Repub. di Transwaal: 292,030 rea totale di 2,200,200 chil. q. e 7,300,000 ab. chil. q.; 1,020,000 ab.; la Repub. di Svaziland. La Spagna: L'Arcipelago delle Canarie, AFRICA MERID.: (Territori della ComS. Juan, Elobey, Corisco, Fernando Pò, la pagni ingl. dell'Afr. del Sud). Costa Ovest tra il Capo Bianco ed il Capo Bojador, Ifni, i Presidi sulla costa del Marocco (Ceuta, ec.), con un'area tot. di 545,000 chil. q. e 500,000 ab. - La Turchia: La Tripolitania. 1,030,200 chil. q.; 1,360,000 ab. Il protettorato (nominale) dell'Egitto, occupato onnipotentemente dagl'Inglesi. Prodotti princ.: Frumento, mais, miglio, durha, agrumi, legumi, olive, riso, baobab, sesamo, castagne, indaco, cotone, datteri, banani, cocco, arachide, cacciù, gomma, manna, palme da olio, caffè, zuccaro, sandalo, albero del burro, sughero, cotone, pepe, ginepro, zenzero, garofano, tamarindo, mirra, aloe, tabacco, tek, avorio, penne di struzzo, madreperla, oro, argento, rame, piante medicinali, alberi preziosi, tra i quali l'ebano, il mogano, il palissandro, il cacciù, il sandalo, il copale, l'albero della gomma, della manna, l'erba halfa, che serve alla fabbricazione della carta, ec. Razze: Gli abitanti dell'Africa settentr. e orient. del Sahara appartengono alla razza bianca, quantunque, generalmente, siano di color bronzo ed alcuni abbiano persino il color nero. Tali sono: I Begia, gli Abissini, od Etiopi, i Galla, i Numidi, gli Arabi, i Danachili, i Somali, i Berberi, i Kabili, i Copti, i Fellahin, gli Egiziani, gli Amazirghi, gli Scellah, ec. Razza nera (Sudan, Africa centr. e merid.): Gli Ottentotti (Namaqua); gli Zulù; i Boschimani, i Su- Storia: Il nome d'Africa deriva, secondo danesi, i Bantù, i Damara, i Fungi, i gli uni, da Afri, antichissimo popolo afriBari, gli Scilluki, i Nuer, gli Haussa, i cano, anteriore agli Egiziani; secondo gli Dahomeiani, i Cafri, i Guineani, i Madi, i altri, da Afer, o Afro, figliolo d'Ercole che Niam-Niam, gli Ascianti, i Mombuttù, ec. le diede tal nome. La Bibbia narra che Razza malese (Madagascar): I Sakalavi, Cam, maledetto da Noè, passò in Egitto a gli Hovas. Razza gialla: I Turchi (E- popolarlo; e, di là, le genti si estesero a tutta gitto, Tripolitania, Tunisia, Algeria). l'Africa. Certo è che gli Egiziani ne conoRegioni princip.: AFRICA SETT.: La scevano esattamente la parte sett., perchè Barberia (Marocco, Algeria, Tunisia, Tri- ad essi era nota tutta la regione del Nilo. politania). Il Sahara; il Sudan (Senegam- Ed è pure per mezzo dell'Egitto che si difbia, Guinea, Vadai, il Sudan proprio). A- fusero le prime nozioni d'alcune parti delFRICA OR.: (Abissinia, Galla, Somali, Dana- l'Africa governata dai Faraoni. Vuolsi che chili, Sennaar). La Regione del Nilo (Egit- i Fenici la girassero tutta. Comunque sia, to, Nubia, Darfur, Kordofan, Abissinia). costoro, sino dal 13° s. av. C., comunicarono AFRICA CENTRALE: Le Regioni Equatoriali: ai Greci quanto potevan sapere sull'Africa. (Stato Lib. del Congo, Congo fr., e portogh., I Greci chiamaronla Libia, e, come i RoGuinea, Sudan, Angola, la Rhodesia, il Paese mani, ne esploraron solo la parte sett. Dedegli Akkà, dei Bari, Dar-Fertit, Denka, Ma- bellata Cartagine (146 av. C.), le aquile rodi, Mombuttù, Niam-Niam, Scilluki, Úgan- mane si spinsero nell'interno dell'Atlante da, Ugogo, Uniamuesi; area totale: 6,200,000 e nelle oasi del Deserto. Claudio Tolochil. q.; 51,600,000 ab. Lo Zanzibar: 1,596 meo e Marino di Tiro, geografi, compilachil. q.; 153,000 ab. (Cap. Zanzibar); il rono, verso la fine del 2o s., una descrizione

dell' Africa Aureliano e Giustiniano sotto- | ed eressero, lungo quel fiume, varî stamisero gli Axumiti od Agaasi, che abitavan bilimenti. il litorale del regno d'Axum (Abissinia). Nel 429, i Visigoti invasero l'Africa, e vi rimasero per circa un secolo. Dapprima, occuparono la Mauritania; Genserico ví aggiunse la Numidia e l'Africa proconsolare; poi, ottennero da Valentiniano tutta l'Africa romana.

Caduta Roma, la diffusione dell'Islamismo rese metà dell'Africa sett. una regione quasi araba. Più tardi, la Nubia, l'Africa merid. ed il Sudan furon invasi da numerose tribù uscite dall'Eufrate, dalla Siria e dall'Arabia, in guisa che la nuova popolazione superò l'indigena. Dal 10° sino al 11° s., non abbiano notizie ben precise sull'Africa: la luce si fa dopo. Difatti, lo sceriffo Edrysi (1099 † 1164) disegnò, accuratamente, un planisfero errestre per re Ruggero II di Sicilia, indicando, in apposito libro (1154), gli abitanti, i prodotti, le industrie, i governi, ec., delle regioni da lui visitate (Darfur, le coste di Dar-Banda, di Zeng e di Sofalah, i monti della Luna, ec.). Verso la metà del 13° s., i Genovesi, passato lo stretto di Gibilterra, fin oltre il capo Nun, visitarono e riconobbero le Azzorre, le Canarie e Madera. Sotto re Giovanni, scoprirono le foci del Congo. Nel 1291, i Vivaldi, tentando di girar l'Africa per giungere alle Indie, trovan la morte sulle coste della Guinea. Pietro Visconti, di Genova (1318), e Marin Sanuto, di Venezia (1320), pubblicano, entrambi, un' interessante carta topografica dell'Africa, la cui costa orientale è percorsa, più tardi (1325), dall' arabo Ibn-Bathnath, che, primo, vide e descrisse Timbuctu, centro del commercio della Nigrizia. Contemporaneamente, i geografi arabi del 14° s. annunciano che i Maomettani dominano il Sudan occid., le coste di Zanzibar e di Mozambico: ne fanno fede le loro carte topografiche pubblicate nel 1340. La febbre delle esplorazioni incomincia, sin d'allora, a scaldare i naviganti europei, e sorge la gara delle novelle conquiste. Nel 1364, alcuni marinai di Dieppe, costeggiando l'Africa occ., giunsero sulla costa di Guinea (già delineata nel cel. Atlante mediceo del 1351), e vi fondarono (1364) una col. detta Petit Dieppe. Attratti allora dal guadagno, altri Francesi formarono la Comp. pel Commercio afr., e stabilirono fattorie sul Senegal, sulla Gambia, sulla Costa del Pepe, ec.

Ecco, finalmente, il 15° s. affacciarsi con dovizia di notizie in seguito alle imprese dei navigatori portoghesi, lungo le coste occidentali dell'Africa: Bartolomeo Diaz scopre (1486) il Capo di Buona Speranza, e Vasco di Gama, giungendo alle Indie, riesce a girarlo nel 1498, risolvendo, così, il problema della circumnavigazione delle coste africane e spostando il commercio europeo. Negozianti francesi di Dieppe e di Rouen fondarono, nel 1582, la Compagnia del Capo Verde, per trafficare nel Senegal,

Sotto la Regina Elisabetta, gli Inglesi, cui devonsi le principali scoperte dell'interno dell'Africa, costituirono una Comp. di mercanti di Exeter, che ebbe (1588) il monopolio del commercio del Senegal e della Gambia. Più tardi, spintisi in cerca dell'oro nei paesi di Giago e di Timbuctu, fondarono la Fattoria di S. Giov. nel regno di Tenda.

Nel 1621, gli Olandesi formaron una Comp. delle Indie Occ. con privilegio della navigaz. comm. lungo l'Africa. La nuova Società esercitò, su vasta scala, la tratta dei negri, e, a poco a poco, tolse ai Portoghesi le loro fattorie nella Guinea. Contemporaneamente, per incarico della Comp. delle Indie Or., van Riebek colonizzava il Capo, fondandovi la c. di Kaapstad (oggi, Capetown), la quale, unitamente alla Colonia, passò agli Ingl. (1814). Per tal modo, e, sin d'allora, quest'ultima Potenza aveva concretato il suo più import. acquisto in Afr.

Poco prosperarono le varie Compagnie fr. delle Indie (1664-1716), cui Luigi XIV avea accordato il monopolio di tutto il commercio dell'America e dell'Africa. Nel 1717, dopo la caduta della Banca di Law, la Comp. Occid. rimaneva padrona del traffico e dei possed. fr. dell'Africa; ma, sfasciatasi anch'essa, come le precedenti, quei possessi furon incorporati nei domini della Fran., ed il comm. dichiarato libero (1720).

Scarse ed incerte notizie aveansi a' quei tempi intorno alle sorgenti del Nilo, chè le scoperte di Bruce del 1770 si limitarono al suo ramo minore, cioè al Nilo Azzurro. A favorire tentativi di ben dirette esplorazioni, sorsero, in Europa, numerose Società afr. Prima di tutte, fu quella di Londra (1788). Uno de' suoi membri, Mungo Park (v. Park) esplorò il Niger (1795-1797). Nel 1801, Trutter e Somerville penetrarono, traversando il fiume Orange, fino a Lattaku nel Paese dei Beciuana. I viaggiatori inglesi Oudney, Denham e Clapperton fornirono (1822-1824) notizie intorno al lago Tsad, ed ai regni maomettani del Sudan. Linant percorre il Nilo Bianco nel 1827, mentre Robman scopre, nel 1848, il Kilimangiaro, il monte dalle nevi perpetue. Di maggior importanza riuscirono i viaggi di Barth, da Tripoli fino al Binuè, e da Kuka sul Tsad fino a Timbuctu; di Vogel, che, primo tra gli europei, raggiunse il Vadai; di Overweg, che esplorò le isole del lago

di Tsad.

Di non minor entità furon i viaggi di Rohlfs nel N. dell'Africa; di Fardherbe, di Parnet; di Au-capitaine nel Sahara e nella Gambia (1850-1866); di Du Chaillu, che, al S. del fiume Gabon, si addentrò nell'interno, ai due lati dell'Equatore, fino a 840 chil. Burton e Speke scoprirono, nel 1858, il lago Tanganica. Nel 1862, Speke trova un lago ancora più vasto: l'Uchereve, o Vittoria; e,

nel 1863, con Grant, anche lo sbocco del Nilo dal medesimo. Baker scopre (1864) il lago Alberto-Nyanza, o Lutan Nzige, ove il Nilo gettasi, alla sua uscita, dal 1. Vittoria. Ma i più celebri esploratóri africani sono Livingstone (v. Livingstone), e Stanley. Questi, richiesto il 16 nov. 1869 da Bennet (proprietario del New-York Herald), se voleva incaricarsi di cercare Livingstone in Africa, accettò. Due anni dopo, egli lo trovava a Ugigi, e, con esso, percorse la parte settentrionale del Tanganica.

Nel 1874, Stanley, partendo da Zanzibar, si prefisse di voler traversar l'Africa da quel punto per riesplorare le regioni del Nilo e del Congo. La sua impresa fu tra le più fortunate, e l'emozione ch'egli seppe ovunque destare con la descrizione de' suoi viaggi intorno alle meravigliose ricchezze naturali del bacino congoese, incitò parecchie nazioni europee ad aprirsi vie commerciali in quella regione. Con l'aiuto del re del Belgio, Stanley potè costruire, negli anni 1879-1881, una strada carreggiabile lungo il Basso Congo fino a Stanleypool, la qual opera facilitò assai i viaggi di esplorazione sul Congo e sopra i suoi affluenti. Nel 1886, sparsasi la voce che Emin pascià e Casati eran trattenuti prigionieri dai Dervisci, Stanley accettò di comandare una grande spedizione per andar a liberarli; benchè i fatti abbian dimostrato, poi, che l'impresa ebbe mire puramente speculative. Stanley scelse la via del Congo, e, dopo tre anni di omeriche peregrinazioni, raggiunse i due pretesi prigionieri sulle rive del lago Vittoria Nyanz

gran regione tra i fiumi Basso Congo, l'Ogove ed il Gabon, formando, così, il Congo fr. Trivier, Serpa-Pinto, Monteil, Brichetti-Robecchi, Marchand, Foa, Bent (1901), i quali, in punti diversi, attraversaron l'Afr. australe.

L'Italia diede un ragguardevol numero di arditi esploratori africani. Citiamo: Acerbi, Antinori, Antonelli, Beltrami, Belzoni, Bianchi, Botta, Bottego, Bove, Camperio, Casati, Cecchi, Chiarini, Comboni, DeBono, Fraccaroli, Gessi, Giulietti, Licata, Martini (conte), Massaia, Matteucci, Miani, Monari, Omboni, Ori, Pananti, Piaggia, Porro, Rosellini, Sacconi, Salimbeni (conte), Sapeto, Scala, Settala (v. questi nomi a ciascuna biografia).

Chiuderemo quest'articolo col riassumere i principali fatti storici avvenuti in Africa durante lo scorso secolo: 1° La proclamazione dell'indipendenza dell'Egitto (pur rimanendo sotto una tutela nominale della Turchia) con Mehemet Ali pascià, che prese il titolo di Khedive. 2o La conquista francese dell' Algeria (1830-1834). 3o La grande spedizione militare inglese, comandata da Napier, contro Teodoros (1868), sconfitto a Magdala (Abissinia). 4° L'apertura del Canale di Suez (13 nov. 1863) 5° La spedizione militare franc. contro la Reggenza di Tunisi (apr. 1881), e la completa soggezione di quello Stato alla Francia. 6° L'occupazione italiana di Massaua (5 feb. 1885); la campagna italo-abissina (Dogali, Sahati,ec.) e la formazione della Colonia Eritrea. 7° La campagna anglo-egiziana (1898) contro il Mahdi, nel Sudan, la quale pose fine alla di lui potenza. 8° L'eroica guerra dei BoeriOrangisti (1899-1901) contro gl' Inglesi, che pose fine alle Repubbliche del Transwaal e dell' Orange. 9° La formazione della Rhodesia (Rhodesia Settent. e Rhodesia Merid.) per opera di Cecil Rhodes. 10° La grande enell'ultimo decennio per parte dell' Inghilterra, della Francia, del Belgio, del Portogallo, dell'Italia, e, sopratutto della Germania. Quest'ultima Potenza, che, prima del 1883, non possedeva nulla in Africa, oggi (1904) vi occupa uno dei più import. posti.

Le scoperte geogr. di Stanley sono importanti: L'esistenza d'una immensa foresta nel Congo, grande tre volte l'Italia; rimane ora conosciuto tutto il corso del fiume Aruvimi; il lago Alberto Edoardo (o MoutanNzige), riceve tutti i fiumi dei bacini del Nilo sinistro, e comunica con l'Alberto-spansione delle Colonie europee in Africa Nyanza (o Lutan Nzige); riconosciuti e precisati i Monti della Luna, la cui vetta principale, il Ruvenzori, tocca i 5,600 m. Continuando la serie dei moderni esplor., dobbiamo citare: Cameron (v. Cameron). Schweinfurth, studiò, dal 1869 al 1871, tutta la regione superiore del Nilo; e, dal 1877 al 1878, le oasi del deserto di Libia. Rohlfs, esplorò tutta l'Africa sett., il Sahara, e l'Abissinia. Pogge, Schütt e Bachner (1880), cui dobbiamo gran parte della conoscenza del bacino merid. del Congo. Wissman, attraversò l'Africa da S. Paolo de Loanda sino a Zanzibar. De Brazzà, esplorando (1876-1878) il fiume Ogove, trovò una nuova via fra il Congo medio ed il mare. Poi, con l'aiuto della Franc., fondò, sull'Ogove super., la Col. di Franceville. Nel 1880, egli istitui la staz. di Ntamo-Neuma sul Congo; e, dopo aver ottenuto dal re Makoko la cess. dei territ. fra i f. Impila ed Inè, vi stabilisce la Col. di Brazzaville. E, nel 1883, in nome della Repub. fr., prende possesso d'una

Suolo: Fertile sul declivio sett. del Grande Atlante, fertilissimo tutto il Piccolo Atlante, ed, in generale, lussureggiante dov'è vegetazione ed acqua. Vi si trovano foreste impenetrabili, piante meravigliose con proporzioni gigantesche. Ma, viceversa, l'Africa manca di mari interni, di penisole, di golfi profondi, di coste chiuse, prive di buoni porti.Deserti smisurati, catene montagnose, estesissimi altipiani, irti scaglioni, steppe, fiumi pericolosi, zone paludose, sabbiose, arse dal sole e desolate da un clima micidiale: insomma, meraviglie e tenebre. L'Africa centrale è ancora in gran parte sconosciuta.

Superficie: 40,000,000 di chm. q., circa Largh.mas. 7,500 chil. Lung. mas. 8,000 chil.

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