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Libri annunziati nella Gazzetta.

Almanacco de Globi Acoroftatici 40. Avvertimenti per parlare, e fcriver cor rettamente la lingua Italiana ad ufo delle Scuole Pie 112.

Benicanfa il Giovine opera per i dilet

tanti del Lotto 140.

Cabala di Pico della Mirandola 156. Caffè Politico di Roma primo Quader

no 72.

Carteggio tenuto da Habdul-Hamid col Papa Pio VI. 164.

Collezione dell' opere fopra i diritti de'

Preti Tomo II. 68.

Converfione dell' Ebreo Gio. Giuseppe
Keideck 112.

Corriere Europeo Num. I. 44-
Corona di XII. Novene della SS. Vergi-

ne ec. 200.

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Nuovo metodo di leggere Italian 144. Opufcoli intereffanti la Religione T.III. 32. Parnafo Italiano 20.

Progetto di riforma dell'obbligo del di-
giuno in quanto riguarda la qualità,
e quantità de' cibi 68.
Proceffo degli Schiavoni che faccheggiaro-
no la Nave la Granducheffa di To-
fcana 80.

Saggio full' Infiammazione 192.
Sopra il Veleno Venereo opera di Lorenzo
Nannoni ec. 156.

Spirito dell' Europa Letteraria, e Politica Num. 11. 132.

Spirito dell' Europa ec. Num. III. 144. Spirito dell' Europa ec. Num. IV. 160. Spirito dell' Europa ec. Num. V. 192. Spirito dell' Europa ec. Num. VI. 204. Traduzione dell'Iftoria della Decadenza

dell' Imp. Romano d' Educardo Gibbon 32.

Traduzione dell' Inno Ambrofiano del Metaftafio 60.

Traduzione del Lauda Sion 92.

Traduzione dell' Odi d' Orazio Flacco 128.

Vifite al S. Sepolcro 56.

Vita del fervo di Dio Benedetto Giusep pe Labrè 20.

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N. 1.

G A Z ZET TA

TOSCANA

1784.

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S. A. R. il Sereniffing Gran, Mae-. ftro, ordina, che ferma ftante la Giurisdizione del Configlio dell' Ordine nelle Caufe Criminali, e fermo ftante il Difpofto del Motuproprio de' 5. Agofto 1783. s'intenda delegata al Notaro Criminale del Commiffariato di Pifa la Fabbricazione de' Proceffi in detta Città; E. negli altri Luoghi agli altri Notari Criminali de' refpettivi Tribunali. Ordinarj, quando riguardano i Dipendenti dall', Ordine...

Per Refcritto di S. A. R. il Canceli liere di questa Comunitá Sig. Giuseppe Maria Gamucci è paffato Cancelliere a Prato in luogo del Sig. Giulio Porrini, il quale è venuto ad occupare il pofte del fuddetto Sig. Gamucci.

Previo un elegante, e ben ragionato Difcorfo recitato dal P. Bartoli de' Do. menicani di S. Marco, con la confueta pompa, e ceremonia, e con l'intervento del Magiftrato Supremo, e Civico, fu cantato il folennne Te Deum nella Real Bafilica Laurenziana, in ringraziamento all' Altiffimo dei Benefizi compartiti nello fcorfo Anno 1783. Quindi da quell' Illuftrifs. e Reverendifs, Sig. Priore fu data la Benedizione al numerofo Popol ivi concorso. Una fi pia devozione ebbe principio fin dall' Anno 1691. e fu iftituita dal Gran-Duca Cofimo III. allora ' Regnante.

,, S. A. R. il Sereniffimo Gran Maeftro abolisce la Giurifdizione del Giudice delegato dell' Ordine, ed in confeguenza quella del Configlio nelle Caufe d'Appello dalle Sentenze dello fteffo Giu dice delegato. Trasferisce nei refpettivi Giudici Locali Ordinarj la Cognizione di quelle Caufe che interellano i Preti, Cherici, Miniftri della Conventuale, ed i Monafteri dipendenti dall'Ordine; E nel Magiftrato Supremo di Firenze e nell' Auditore del Governo di Siena refpettivamente quelle che interessano le Com-Leonardo Ximenes; altra al Sig. Cononico

mende, o il Patrimonio dell' Ordine, Vuole inoltre che non fia neceflaria in av venire la licenza, che non poteva in alcun calo negarfi, e che fi riduceva ad una pura formalità, per citare al Tribunale competente gl Infiguiti, ed i Miniftri dell' Ordine...

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L'Illuftre Viaggiatore Conte d' Haga, oltre diverfe generole mance lafciate ai varie perfone, mandò in regálo prime della fua partenza da questa · Capitale, al Sig. Propofto Ferdinando Foffi Biblio tecario della Libreria Magliabecana, e Segretario dell' Accademia Fiorentina una medaglia d'oro; altra al Sig. Ab.

Angiolo Maria Bandini Bibliotecario della Laurenziana, ed altra al Sig. Ab. Luigi Lanzi. Al Sig. Giuseppe Bencivenni gi Pelli Direttore della R. Galleria una fcatola d'oro fmaltata,con più .o. Ungheri per i Cuftodi della medefima, ed un orologio parimente d'oro contornate

di

di perle alla celebre Poetella Sig. Fortunata Fantastici

Un miglio in circa fuori di Porta Romana nel Poggio, che fovrasta alle Cave delle Pietre che fervono per il Lastrico della Città, è stata di frefco icoperta una Cava di Ematite di vari gradi di color rollo. Attefa la fua qualità, quando riefca abbondante, fi fpera poffa efferci di gran vantaggio non folo per l'ufo del disegnare, quanto per le altre Arti, nelle quali s'impiega utilmente un tal Foffile, che la natura ci efibifce in tanta vicinanza.

Nella fera del dì 26. dello scorfo Dicembre furono aperti varj di questi Teatri. In quella di via della Pergola fi rappresentano due Cantate, la prima l' Arifto e Temira, e la feconds l'Orfeo, con Balli rappresentanti le fefte fatte in Vienna dopo la disfatta dei Turchi nel 1683., ed il fecondo il feguito delle vittorie Auftriache, o fa la prefa di Buda. In quello di via del Cocomero un Dramma giocofo per mufica intitolato l' Apparenza inganną tramezzato da Balli, e negli altri diverte Commedie, e Tragedie recitate dule refpettive Compagnie addette ai medefimi, e tramezzate ancor quéfte da Balli, ò Intermezzi in Mufica.

E' stata data parte a quefta Nobiltà, come nel dì 26. del caduto mese era passato da questa all'altra vita il Nobile Sig. Niccolò da Verrazzano nell' etá di anni 57.

Come pure nel dì 28. dell' ifteffo mese avea ceflato di vivere in etá di anni 69 il nobile Sig. Neri Rondinelli giá Scarlatti Antella Canonico di questa Metropolitana.!

Abbiamo notizia da Piftoja come nel paffato tempo dell'Avvento il Rev. P. Giovacchino Gualtieri de Paolotti aveva melia Cattedrale di quella Cittá dispenfata ai fuoi Uditori la divina Parola, e

che i medefimi aveano ammirato nelle di lui inftruttive facre Orazioni non po ca erudizione con una profonda, ed infieme intelligibile Teo logia unita al poffeffo di tutto ciò che richiede l'arte Oratoria.

PRATO:

Continuazione del Motuproprio ee. Vedi Num. 33. pag 131. del 1783.

28. I Patroni delle Chiefe di S. Marco, e di S. Tommafo, che dovranno fop primerfi avranno il diritto di prefentare fra i tre approvati nel Concorfo uno dei Cappellani Curati in quella Chiesa, che piacerà loro di eleggerfi.

29. Tutte le rendite delle foppresse Compagnie, Congreghe, e Parrocch ie della Città, fi uniranne all'Amministra zione della Chiefa del Giglio, il cui Deputato farà di Regia nomina reftando. per ora confermati in detto Ufizio quelli, che attualmente, vi fono per doverfi poi ridurre nella mancanza ad un folo Regio Amminiftratore del detto Pattimonio Ecclefiaftico.

30. Gl' Oratori e Chiefe di Cure, o di Compagnie da sopprimerli, che non dovranno fervire per le refpettive Parrocchie faranno profanati, e refi frutti• feri a prò dell' Amministrazione.

31. I Sacri Arredi pure di dette Compagnie, e Cure che resteranno foppreffe, toltone quello che per le Chiefe de la Città, o del vicino Territorio, giu-. dicherà il Vefcovo di dover feparare, potranno alienarfi a vantaggio del medefimo Patrimonio Ecclefiaftico.

32. Per la foppreffione della Cura di S. Trinita, che fi esercitava nella Chie fa di quelle Monache, rimangono queste fgravate di tutte le fpefe, a cui erano per tal conto foggette. Dovranno però dare annualmente al Patrimonio Ecclefiaftico la fomma di feudi 50.

33. I Priori e Cappellani Carati del Giglio, della Nunziata, e di S. Donato, egual

egualmente che i quattro Cappellani aggiunti del Giglio ritireranno men'ual mente dall' Amministrazione, che ivi fi tiené, l'affegnamento fillato, e da quella pure & penferà al mantenimento di dette Chiefe, e Canoniche, e a tutte le fpefe di cera, Sacri Arredi, e altro che richiegga.

34. Dala medefima Amminstrazione ritireranno i Frati di S. Domenico la fomma di feudi 300. annui.

35. Quando annualmente refti un conveniente avanzo in derse Amministrazio ne dovraimo affegnarfi in ogni Parroc chia delle doti a povere ragazze.

(Sarà continuare.) FOJANO 30. Dicembre. Alla condotta vacante di primo Medico di quefta Terra, nel dì 10. del corrente mese fu eletto a pieni voti dai Sigg. Rapprefentanti quefto Magistrato, il Sig. Dottor Angelo Querci Soggetto già noto nella fua profeflione, e che con fommo decoro ha coperti altri Impieghi di Medico pratico.

CORTONA 29. Dicembre. Finoda' primi del cadente mese dopo breve foggiorno in quefta fua Patria, ove ha lasciato il proprio bel Quadro rapprefentante la morte di Archimede, partì di ritorno a Napoli il March. Cav. Dɔmenico Venuti Intendente, e Dirett. Generale di quella R Fabbrica di Porcellane. Nel fuo paffaggio per Roma, doveva ofservare tutte le Statue, e Antichità, che fi ritrovano non tanto in Città nei Palazzi Farnefi, quanto a Caprarola, per darne un bene intefo ragguaglio a quel Re. Ferdinando IV., che ne è il Padrone. Volendo l'ifteffo Re mandare un faggio dei lavori, che fi facevano in detta sua Fabbrica alla Maeftà di Carlo III. Re di Spagna fuo Padre, con inviarli an intero fervito da Tavola con i fuoi fini. menti per la Credenza, Deffert, e Caffè, ne diede l'incombenza al nostro Venuti Direttore allora Interino, perchè idcaffe perchè ideale

un difegno, e un lavoro, che riefciffe degno di chi lo maniava, e di chi doveva riceverlo. Non credè il Venuti di corrispondere meglio all' Intenzioni Reali, che col far modellare tutti i disegni di detto Servito fulle forme de' vali, bronzi, e altri ornamenti eftratti dalle rovine d' Ercolano, e rappresentare in effi, non capriccio Arabefchi, ma le più vive, iftruttive, e galanti Pitture del Mufeo Ercolanefe, allufive ai fatti più celebri dell' antica Iftoria, e Mitologia. Non può efprimerfi con quanta foddisfazione del Re, e di tutta la fua Corte fia rie feito un lavoro sì ben fiftemato ed ele guito, che propriamente conviene að un Re di Napoli, che poffiede dette Antichitá di Ercolano, e ad un Re di Spa gna, che regnava in Napoli, allorchè fi fece tale fcoperta, e con tanto impegno ne formò un diftinto Reale Mufeo. Siocome però tali monumenti, e figure non fono a portata di chi non è versato nello ftudio dell' Antichità, è ftato opportano an libro ftampato in Napoli da Vincenzio Flauto, che ha per titolo,, Spiega zióne di un sérvigio da tavola, dipinto e modellato in Porcellana nella Real Fab brica di S. M. il Re delle Due Sicilie, fopra la ferie de' vaft, e pitture efiftenti nel Real Museo Ercolanese per uso di S. M. Cattolica. „

"

PISA 31. Dicembre.

L'AA. LL. RR. con tutta la Reale Famiglia godono un ottima falute. La ftagione non è felice per le molte piogge, e venti di libeccio, le prime impedifcono per lo più le piacevoli paffeggia te in questo temperato clim, i fecondi ci annunziano dalla parte di Livorno tre naufragi di Navi cariche di mercanzie andate a fondo e nelle vicinanze di Livorno, e verso Vada con danno dei Negozianti, ed Afficuratori.

Di Sovrano Comando è ftata data la dimiffione agli Operai di quefto nobile Monastero di S. Lorenzo alla Rivolta, e

per

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