ÆäÀÌÁö À̹ÌÁö
PDF
ePub

Ped.

SCENA ULTIMA.

Pedrillo, e detti.

Son quả.

(Comparendo sull'alto delle rovine, avvolto nel suo nero mantello. )

Tuf. Gre. E lai!..

Zer. Coro.

Misericordia !..

Est.

Oh gioia!..

Col.

Che!.. chi!..

(Gas. gli fa rapido cenno di tacersi. )

(Ah!.. ) (Gas. e Col. sono rimasti nel circolo: tutti gli altri retrocedono spaventati, tranne Est. che si precipita verso Ped., e lo conduce sul davanti.)

Insieme.

Est. (Qual delirante.)

Ped.

Non m'inganna l'ardente desio ?..
Ti riveggo!.. tornasti ben mio!..
Tal portento in un sogno d'amore
A crearsi non giunse il pensier!..
Ah non regge... non basta il mio core
All'eccesso di tanto piacer!
Non t'inganna l'ardente desio...
Mi ravvisa... Pedrillo son io...
Alle gioie rinasco d'amore

[ocr errors]

Per te vivo, mio solo pensier...

Ah! non regge... non basta il mio core
All' eccesso di tanto piacer!

Gas. Col.

(Accennando Ped. con tutta la iattanza ciar-
latanesca.)

Ei respira, si muove, ha parlato ;
Egli è d'ossa e di carne formato.
Non è l'opra di vano prestigio,
È Pedrillo risorto davver.

È compiuto il sublime prodigio...
Vi curvate d'innanzi al saper.
Tuf. Zer. Gre. Coro..

Ei respira, si muove,

ha parlato!

Egli è d'ossa e di carne formato ! Non è l'opra di vano prestigio,. E Pedrillo risorto davver! Oh sublime, inudito prodigio!.. Lode, plaaso, trionfo al saper. (La loro maraviglia, il loro entusiasmo al colmo: alcuni toccano Ped. per assicurarsi che non è un fantasma, altri baciano le mani di Gas. e Col. altri finalmente agitano i cappelli, li mandano all' aria, e prendono i personaggi mentovati sulle braccia, come in trionfo. )

che

Gre. Tatto va bene: ma dico, signor morto, cosa pretendi? Estella è mia fidanzata. Est. Non ti voglio... ho conosciuto il tuo pessimo cuore... voglio Pedrillo...

Gre. Io mi oppongo... Alzando la voce.) Gas. Zitto, o sul momento resuscito il vostro pro-zio. Gre. No, no, piuttosto rinuncio ad Estella. — Ma guardate un poco, se i morti hanno da venire dall'altro mondo a portar via le spose ai vivi! Com questa invenzione non si può esser più certi di nulla!

Tuf. Neppure della morte!

Zer. Se non l'avessi visto con gli occhi proprî; non lo avrei creduto!

Col. (Che trovasi al di lei fianco. ) A proposito! Tu sei vedova di quel tale brutto vecchio, zoppo, e guercio?

Zer. Si.

Col. Prima di partire lo resusciteremo.

Zer. No, per carità! Resti nella sua pace, e vi farò un buon regalo.

Est. Pedrillo sarai mio per sempre; un dolce legame ci unirà fra poco.

Ped. Io morirò di piacere!

Gas. Non fare questo sproposito, poichè dubito che le nostre operazioni, non potrebbero resuscitarti la seconda volta !

Ped.

Est.

Ped.

Est.

Ah! no che il mio contento
Lingua mortal non dice! ·
Ah di sognar pavento!..
Troppo son io felice!
È vero il nostro giubbilo...
Un sogno il tuo non è.

Tanto piacer m' inebria,

Che me, non trovo in me.

Ped. Est. Nel sen di lieti amori

Sempre con me vivrai...

E dove tu sarai,

Ogni mio ben sarà.
Come ruscel tra' fiori,

Qual di che non ha sera,
Ben mio, la vita intera
Per noi trascorrerà.

Gli altri. Chi non saria commesso

Gas.

Da tanta fedeltà?

Dir con ragione io posso:
Giovai l'umanità!

FINE.

J

« ÀÌÀü°è¼Ó »